otto

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Quando Jungkook se ne andò Taehyung si sentì davvero triste. Era scappato per l'ennesima volta da lui e questo lo distruggeva.

Baekhyun era un ragazzo simpatico e gentile, ma in quel momento voleva tanto tirargli un pugno in pieno viso per aver interrotto il corvino.

«Vieni con me, così potremo parlare tranquillamente.» urlò il ragazzo per sovrastare la musica e afferrò il grigio per un braccio, trascinandolo al piano di sopra.
Si infilarono dentro la prima stanza libera che trovarono, il bagno.

«Baekhyun perché mi hai portato qua?»

La voce di Taehyung si era ridotta in un sussurro, era confuso e aveva mal di testa. Il suo unico pensiero era il minore. Sospirò e abbassò lo sguardo, ignorando la mano del ragazzo di fronte a lui che gli accarezzava una guancia.

«Volevo stare un po' con te.»
Baekhyun baciò Taehyung, gli strinse i fianchi e cercò di sbottonare i suoi pantaloni. Il grigio era paralizzato, non sapeva come comportarsi. Non voleva scopare con Baekhyun, aveva già rifiutato Youngjae e di certo non voleva concedersi a lui.

«No, Baekhyun fermati.»

Allontanò il castano dal proprio corpo e lo guardo negli occhi. Erano entrambi ubriachi e forse anche un po' fatti, il grigio non voleva fare niente di cui poi si sarebbe pentito. Baekhyun non è mai stato il suo obiettivo, voleva solamente provare Jungkook ma quest'ultimo lo aveva lasciato per l'ennesima volta da solo.

«Perché no? Ci stavamo divertendo insieme.» chiese confuso, non capendo il cambiamento d'umore del grigio.

«Non posso, i-io.. non ce la faccio Baekhyun.»

«È per Jungkook, non è vero?»

Baekhyun aveva centrato il problema. Scoppiò a ridere, ma la sua era più una risata amara. Si allontanò definitivamente dal minore e si passò una mano tra i capelli. «D'accordo, fa' come vuoi.»

«Mi dispiace.»

Taehyung gli lanciò un'ultima occhiata prima di aprire la porta ed uscire fuori dal bagno.
Quando fu fuori, non si aspettava di trovare davanti a sé Jungkook con un espressione mista tra il disgusto e la tristezza. Spalancò lo sguardo, capendo un un secondo momento quanto poteva essere fraintendibile quella situazione.

«Porca puttana, Taehyung!»

«Jungkook aspetta, non è come sembra!» cercò di seguirlo, ma il corvino fu più veloce e corse fuori da quell'enorme villa.

«Taehyung mi spieghi che cazzo hai fatto?!» Si accorse solo ora della presenza di Jimin, il quale lo guardava furioso. «Hyung non ho fatto nulla, te lo giuro! I-io l'ho rifiutato Baekhyun, per Jungkook!» urlò frustato.

«Jungkook ti stava cercando, ti conviene seguirlo se non vuoi che chiuda con te definitivamente.»

Il grigio non se lo fece ripetere due volte e corse nella stessa direzione in cui era andato il corvino. Fortunatamente lo raggiunse in poco tempo, aveva rallentato il passo e adesso stava cercando di richiamare la sua attenzione.

«Jungkook, vuoi fermarti?!»

«Lasciami stare, sfigato.»

«Fammi spiegare almeno!»

Il minore si voltò verso di lui, il suo sguardo era iniettato di sangue, era rosso in viso e si stava trattenendo da non prenderlo a pugni.

«Non c'è niente da spiegare, ti sei scopato quello lì dopo avermi detto quelle cose!» urlò.

«Cazzo, vuoi stare zitto?! Non me lo sono scopato, idiota!» «Si, certo.» rise amaramente e riprese a camminare verso casa sua. Taehyung non si arrese e gli afferrò un braccio facendolo voltare violentemente.

«Perché non mi credi?!»

«Senti Taehyung, non me ne fotte un cazzo. Scopati chiunque tu voglia, non mi importa nulla di te.»

«Sei solo un coglione. Non so nemmeno perché sono qui a giustificarmi con te! Dopo quella notte hai cominciato a trattarmi di merda, non capisco perché io abbia rifiutato Youngjae e Baekhyun per uno come te.» la sua voce si ridusse in un sussurro e i suoi occhi si fecero più lucidi. Jungkook l'aveva ferito, ma stava cercando di restare forte.

Quelle frasi, in quelle parole, fecero scattare qualcosa all'interno del minore. Prese ad avvicinarsi velocemente al grigio e in un attimo fece unire le loro labbra per la seconda volta in quella serata. Avvertì le lacrime salate di Taehyung scendere dalle sue guance e si affrettò ad asciugarle. Picchiettò il suo labbro inferiore con la lingua chiedendo l'accesso, ricevendolo pochi secondi dopo.

In quel momento esistevano solo loro due. Tutti i rumori, la musica, gli schiamazzi dei ragazzi ubriachi scomparvero, lasciando i due ragazzi soli nel loro mondo pieno di confusione, amore, rabbia e tristezza.

Quei due ragazzi erano un disastro, si ferivano a vicenda per poi tornare l'uno dall'altro ogni volta. Si amavano, ma non volevano ammetterlo a loro stessi. Avevano paura di perdersi e non ritrovarsi più.

«Jungkook questo cosa significa?»

«Non lo so Tae, non lo so.»

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