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Era venerdì sera. Quella sera ci sarebbe stata la festa a cui avrebbero partecipato tutti e sette i ragazzi. Questi avevano chiamato e mandato messaggi a Taehyung o Jimin, poiché non l'avevano visti a scuola. Il biondo li aveva assicurati che era tutto okay e che al minore serviva soltanto una pausa dallo stress scolastico.
Jungkook non si era fatto vivo, aveva preferito continuare con la sua messa-in-scena piuttosto che capire cosa avesse spinto Taehyung a saltare la scuola quel giorno.

Stava uscendo di casa insieme ad Hoseok, ma la suoneria del maggiore li fece bloccare sulla soglia della porta.

«Era Jimin, ha detto che lui e Taehyung stanno arrivando.» annunciò il rosso riponendo il cellulare all'interno della tasca posteriore dei jeans. Si passò distrattamente una mano tra i capelli e sbuffò. «Kookie, cosa succede tra te e Taehyung? Perché lo odi così tanto?»
Jungkook abbassò lo sguardo verso le converse che indossava. Perché lo odiava? Troppo complicato da spiegare, neanche lui sapeva darsi una motivazione sensata. «Insomma, è stato il primo che hai conosciuto del gruppo e siete sempre andati d'accordo. Non capisco perché d'un tratto tu abbia cominciato a non tollerarlo più. Lui ha sofferto molto per questo.»

«Cosa? Ha davvero sofferto?» il tono sorpreso con cui pose quella domanda fece innervosire il povero Hoseok. Davvero Jungkook credeva che Taehyung stesse bene dopo l'allontanamento del più piccolo? Era così stupido a volte!

«Certo che si Kookie, eri il suo più grande amico dall'asilo.»

La loro conversazione venne interrotta da una dolce e acuta voce che urlò i loro nomi in cerca di attenzione. «Hoseok hyung! Jungkook-ssi! Ho creato un'opera d'arte, guardate ed ammirate!»

Quando Jungkook girò lo sguardo si aspettava di trovare un tatuaggio, magari un piercing o una maglietta fatta a mano, di certo non si aspettava di trovare un ragazzo dai capelli grigi e scompigliati con un'aria decisamente più sexy. Taehyung indossava una camicia bianca che gli ricadeva lenta sui fianchi ed un paio di jeans neri che aderivano perfettamente sulle sue cosce toniche. Il respiro mancò al povero corvino non appena vide quella meraviglia.

Jimin hyung ha davvero fatto un'opera d'arte.

«Taehyungie! Sei bellissimo, i capelli ti stanno da Dio!» Hoseok abbracciò l'amico, mantenendo sempre il solito sorriso sulle labbra che lo distingueva dalle altre persone.
Il minore non fece niente, semplicemente si limitò ad un cenno ai due ragazzi, mentre non distoglieva gli occhi dalla figura eterea del grigio. Quest'ultimo non lo degnò neanche di uno sguardo. Sorrideva, sembrava rilassato e felice e questo urtò il sistema nervoso di Jungkook. Perché si comportava così? Perché lo stava ignorando? E soprattutto perché questa cosa lo infastidiva così tanto?

Sospirò e scosse la testa. Salirono tutti e quattro sulla macchina del rosso, diretti verso la festa. Che la serata abbia inizio.

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«Ehi Youngjae!»

Un ragazzo con capelli castani e un sorriso luminoso sul volto si avvicinò ai sette ragazzi, abbracciandoli uno ad uno.

«Ciao ragazzi, alla fine siete venuti.» mantenne il sorriso sul volto. «Wow Taehyung, stai benissimo!» circondò le spalle del grigio con un braccio. Jungkook si irrigidì immediatamente, serrò la mascella e si voltò da tutt'altra parte evitando di guardare quei due. Si concentrò sull'enorme sala che ospitava centinaia e centinaia di ragazzi ubriachi o fatti e cercò con lo sguardo dove potesse prendere dell'alcool.

«Scusate ragazzi, torno subito.»

Si allontanò dal gruppetto e andò in quella che dovrebbe essere la cucina. C'era una coppia sul bancone intenta a scambiarsi effusioni, un altro ragazzo era seduto nell'angolo della stanza con gli occhi chiusi e una canna tra le dita e una ragazza era chinata davanti al lavandino per vomitare. Rimase disgustato da quella scena, ma decise di sorvolare o avrebbe rischiato di rigurgitare anche lui.

Trovò una bottiglia mezza vuota con uno strano liquido verdastro all'interno. Jungkook era incerto se berlo o no. Si appoggiò al tavolo della cucina e guardò davanti a sé. Sulla soglia della porta due ragazzi si stavano baciando intensamente, quella scena fece accapponare la pelle al corvino. Taehyung e Youngjae.
Afferrò la bottiglia e bevve il contenuto tutto in un sorso prima di abbandonare la cucina e raggiungere gli altri ragazzi.

«Jungkook è tutto okay?» Jimin gli circondò le spalle notando il suo sguardo accigliato.

«Si, cioè no. Cazzo, non lo so!» esclamò prima di sedersi su un divanetto in mezzo al biondo e Seokjin. «Ho visto Taehyung baciare un altro ragazzo.» abbassò lo sguardo.

«Pensavo tu lo odiassi.»

«Perché siete tutti convinti che io lo odi?!» il nervosismo era palese nel suo tono. Strattonò il bicchiere dalle mani del maggiore e ingoiò in contenuto velocemente. Cazzo quanto brucia.
La testa incominciò a girare e fu costretto a chiudere gli occhi per qualche istante.

«Jungkook non fai altro che infastidirlo da ormai mesi, cos'altro potremo pensare?» Jimin lo guardò male quando il minore lo privò della sua bibita. «Perché adesso sei improvvisamente geloso di lui?» il tono del biondo cambiò e il suo tono divenne malizioso.

«Non lo so.»

«Ti conviene saperlo amico, o lo perderai.»

Jimin indicò davanti a loro e Jungkook alzò lo sguardo verso la pista da ballo. Taehyung stava ballando con un altro ragazzo, Baekhyun. Sorrideva mentre si strusciava su di lui e sembrava felice. Il corvino schiacciò il bicchiere di plastica che teneva tra le mani facendo cadere tutto il liquido per terra.

Doveva capire cosa voleva o avrebbe perso il ragazzo dei suoi sogni.

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