nove

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Quella mattinata era strana. Non appena Taehyung aveva aperto gli occhi, una serie di immagini cominciarono a farsi vive nella sua mente. La testa gli scoppiava e lui ricordava vagamente la sera precedente. Si massaggiò le tempie, cercando invano di calmare l'emicrania. Ricordava solamente un paio di labbra rosse che lo baciavano e due possenti mani che lo toccavano ovunque. Ricordava il calore, le risate, l'amore che avevano costituito la notte precedente e tutte conducevano ad una sola persona: Jungkook.

Erano andati di nuovo a letto insieme.

Si accorse, però, dello spazio vuoto al suo fianco. Lui aveva dormito lì, ma se ne era andato prima che il grigio fosse sveglio.
Taehyung controllò il telefono sperando di trovare una sua notifica, invece trovò soltanto messaggi di Jimin.

Jiminie
Spero che tu e Kookie
vi siate chiariti.

Presumo di sì dato che nessuno
dei due risponde.

Allora buona serata^~^

Decise di alzarsi per andare a mettere qualcosa sotto i denti. Il suo stomaco lo implorava di riempirlo e la sua testa chiedeva un'aspirina.
Arrivò in cucina, notando la figura di sua madre seduta sullo sgabello della penisola, intenta a leggere qualcosa sul suo cellulare.

«Buongiorno mamma.» le schioccò un bacio sulla guancia e aprì lo sportello della dispensa, afferrando una brioche.

«Buongiorno tesoro, tutto ok? Stanotte sentivo dei lamenti venire dalla tua camera.»

La madre lo guardò preoccupata e il grigio rischiò di far andare di traverso la sua colazione. Cominciò a tossire e subito sentì le sue guance diventare rosse. «Ehm, n-no sta' tranquilla, avevo solo un po' di mal di pancia, si.» ridacchiò nervoso, evitando lo sguardo della madre.

«D'accordo, farò finta di crederti. Ah! Ti saluta Jungkook, l'ho incontrato questa mattina che cercava di svignarsela.» rise e rivolse al figlio uno sguardo malizioso.

«Cosa? Oh mio Dio, sei imbarazzante.»

«Non ho detto nulla di male tesoro.» sorrise innocentemente. Taehyung in risposta ridacchiò e ritornò in camera. Era sabato, ciò vuol dire che aveva tutta la giornata a disposizione per potersi rilassare e cercare di non pensare al corvino.

Era così confuso.

Un minuto prima litigavano come cani e l'attimo dopo erano intenti a scambiarsi effusioni. Il loro rapporto era così contorto e sbagliato. Dovevano assolutamente parlarne, dovevano mettere in chiaro tutta quella storia. Taehyung voleva capire se potevano essere più di semplici amici. Lui lo desiderava così tanto, ma non sapeva se Jungkook volesse lo stesso e questo lo terrorizzava. Va bene, era stato lui il primo a baciarlo la scorsa sera, ma il maggiore aveva comunque il timore di poter essere solo un passatempo per l'amico.

«Porca troia, che disastro.»

Esclamò a gran voce ed uno sbuffo abbandonò le sue labbra. Voleva sentire la voce del corvino e voleva capire perché quella mattina non aveva aspettato che si svegliasse prima di andare via.

Prese il telefono e, senza neanche pensarci, digitò il numero del minore e chiamò.
Ci furono svariati squilli e poi subentrò la segreteria telefonica.

«Fantastico, quel coglione mi sta ignorando.»

꧁꧂

Erano passati due giorni e Jungkook non aveva risposto a nessuna delle chiamate di Taehyung. Quest'ultimo si arrese. Era stanco dei suoi continui sbalzi d'umore. Era sicuro che con l'inizio della settimana scolastica tutto sarebbe ritornato come prima, ovvero con il minore che disturba e prende di mira il grigio.

Sbuffò quando uscì da casa sua e trovò la macchina di Yoongi ad aspettarlo. Sperava di non trovare Jungkook su quell'auto e, stranamente, così avvenne.

«Buongiorno Yoon.»

«Ehi Tae, trascorso bene il weekend?» domandò il maggiore, prendendo un tiro dalla cicca che aveva tra le labbra.

«Non proprio.»

«Che succede?»

«Jungkook mi ha ignorato per tutto il tempo.» sembrava un bambino in quel momento. Aveva messo il labbruccio e il tono della sua voce era fin troppo infantile.

«Amico, voi due siete così strani! Prima siete amici per la pelle, poi vi odiate e adesso vi comportate come due fidanzatini tossici. Dovete prendere una decisione!»

«Come se non ci avessi provato Hyung! Solo che lui è così bipolare, cambia continuamente.»

«Magari ha solo paura.» Yoongi a volte era così serio e saggio che lo spaventava. Non riusciva a intendere come il suo hyung potesse capire gli stati d'animo di ogni singolo ragazzo o ragazza che sia.

«Paura di cosa?»

«Paura di sé stesso Tae. Non ti è mai capitato di sentirti come se non avessi più il controllo delle tue emozioni? Probabilmente Jungkook sta attraversando quella fase dove rinnega i suoi sentimenti. Devi solo avere pazienza e stargli accanto, presto capirà quello che vuole davvero.»

«Hyung sei così saggio, come fai a sapere sempre tutto di tutti?» Taehyung lo guardava con ammirazione. Adorava tutti i suoi hyung, ma per mentina era diverso. Invidiava davvero così tanto quel suo carattere saggio e tranquillo. Si chiedeva come facesse a mantenere il controllo in ogni singola situazione. Probabilmente era un angelo sceso dal paradiso.

«Taehyungie qui non c'è tanto da sapere. È palese che qualcosa con voi due, con Jungkook, non va. Dovete soltanto essere entrambi pazienti.» sorrise prima di scendere dall'auto. Solo pochi attimi dopo Taehyung si accorse di trovarsi nel parcheggio della scuola e che la campanella stesse suonando.

Cazzo, farò tardi!

More Than Friends Where stories live. Discover now