venti - end

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«Ragazzi, non pensavo stavate insieme.»

Jungkook allontanò con una spinta Taehyung e allarmato guardò il ragazzo di fronte a loro. Jackson, un loro compagno di classe, aveva appena assistito al loro bacio. Il corvino entrò nel panico; adesso Jackson sarebbe andato a dire a tutti quanti che era gay e si sarebbe rovinato tutto.

Si alzò velocemente, neanche lui sapeva come era riuscito a fare date le sue scarsi doti nel pattinaggio, e si piazzò davanti al suo compagno. Taehyung si fermò qualche passo indietro rispetto al minore non sapendo come comportarsi.

Jungkook scoppiò a ridere nervosamente e si grattò la nuca «N-noi non stiamo insieme, Taehyung era solo inciampato sopra di me. È stato solo uno scherzo tra amici

Il respiro di Taehyung si mozzò a sentire quelle parole. Jungkook si ostinava ancora a credere che gli altri non si sarebbero mai accorti della loro relazione, era convinto che agli occhi della gente sarebbero solamente rimasti amici e nient'altro. Questo faceva molto soffrire il grigio, che aveva lottato ogni giorno contro sé stesso per assecondare ogni sciocchezza del corvino e mantenere stabile la loro relazione. Tutto quello che riusciva a fare Jungkook, però, era solamente nascondersi, nascondere Taehyung, nascondere il loro fidanzamento, nascondere la sua sessualità. Il maggiore lo detestava; detestava questo suo lato di carattere, aveva cercato in tutti i modi di cambiarlo ma non ci era riuscito e quello ne era la prova.

«Uno scherzo tra amici.» il grigio rise amaramente mentre osservava tristemente Jungkook. Quest'ultimo si voltò immediatamente verso di lui come per zittirlo, ma non appena i loro sguardi si incrociarono al piccolo si gelò il sangue; Taehyung era sull'orlo del pianto che lo guarda deluso e il corvino non poté non sentirsi male in quel momento.

«Io me ne vado a casa.» annunciò il più grande prima di pattinare verso l'uscita della pista.

I loro amici avevano assistito alla scena increduli, Jimin stava per rincorrere Taehyung ma Namjoon lo bloccò accortosi che Jungkook già aveva cominciando a seguirlo.

«Taehyung! Aspetta!»

Il grigio si tolse velocemente i pattini ed uscì dall'edificio ormai con il volto pieno di lacrime.
Jungkook imprecò non riuscendo a togliersi facilmente i pattini. «Porca puttana.»

Finalmente tolti quegli affari dai piedi, corse dietro al suo ragazzo che ormai aveva attraversato l'intero parcheggio.

«Taehyung, ti prego!» Jungkook lo afferrò per un polso facendolo voltare. Avevano entrambi il respiro affannato, chi per la corsa e chi per il pianto. Si guardarono negli occhi e il cuore del corvino si spezzò alla vista del grigio in quelle condizioni.

«Perché adesso stai reagendo così? Sai che io ancora-»

«Non sei ancora pronto, lo so! Dannazione Jungkook, me lo ripeti cento volte al giorno.»

«Se lo sai allora perché ti stai comportando così?» chiese incredulo Jungkook non riuscendo a capire sul serio il motivo di quella reazione che ai suoi occhi risultava esagerata.

«Perché sono stanco! Stanco di te, del tuo continuo nasconderci e dire che siamo solo amicil!» urlò furioso Taehyung «Continui a nasconderci dietro l'amicizia, è questo quello che fai ed io non credo di riuscire più a sopportarlo.»

«Taehyung, lo sai che io ti amo.»

«Continui a dire di amarmi, ma la realtà è che non puoi amarmi se prima non ami te stesso Jungkook e questo tuo comportamento dimostra solo che ti vergogni di quello che sei.»

More Than Friends Where stories live. Discover now