diciotto

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Le prime luci dell'alba entrarono nella camera di Taehyung illuminando così il suo viso. Si detestò per non aver chiuso la finestra la sera prima, ma al ricordo di quello che era successo si svegliò con un sorriso smagliante. Aprì lentamente gli occhi e sbatté più volte le palpebre per abituarsi alla luce solare. Si guardò intorno e vide i suoi vestiti, e quelli di Jungkook, sparsi sul pavimento. Quest'ultimo dormiva profondamente poggiato sopra al petto del grigio, stringendogli il busto come se avesse paura che potesse scappare via.

Abbiamo fatto l'amore pensò Taehyung mentre ammirava il ragazzo dormiente su di lui. Era così bello anche con i capelli sparpagliati su tutto il viso e con solo un lenzuolo addosso. Era la creatura più bella che Taehyung avesse mai visto e lo amava, lo amava da impazzire.

Gli accarezzò i morbidi e profumati capelli e lasciò un dolce bacio su di essi.

Ancora non riusciva a realizzare che Jungkook fosse proprio lì con lui e che gli aveva detto, anche se non direttamente, che lo amava. Si, Taehyung ne era convinto ormai. Non aveva mai visto il minore così triste e a pezzi per qualcuno e si sbalordì quando quel qualcuno era proprio lui. Credeva di poter scoppiare dalla felicità. Un dubbio esistenziale però invase la sua mente, procurandogli così ansia che quasi rischiò di svegliare il minore a causa dell'improvviso acceleramento dei suoi battiti cardiaci.

Adesso cosa erano lui e Jungkook? Amici? Fidanzati? Scopamici?

Aveva timore a fare una tale domanda al corvino, temeva che potesse metterlo in soggezione e perciò rovinare di nuovo tutto, così si trattenne da svegliarlo e chiedergli cosa erano diventati loro due.

«Mh.» Jungkook mugugnò come un bambino e si strinse ancora di più al petto del maggiore.
«Sei così profumato e morbido.» mormorò con ancora gli occhi chiusi «sei meglio di un cuscino.»

Taehyung sorrise a quelle affermazioni. Sembrava così piccolo e tenero in quel momento, l'opposto del ragazzo della notte precedente, il quale lo aveva sedotto con così tanta facilità. Adesso, però, sembrava più un bambino da proteggere.

«Buongiorno Kookie.» ridacchiò il grigio non smettendo di accarezzargli i capelli.

Jungkook in risposta alzò la testa dal petto del suo hyung e, con ancora una faccia mezza assonnata, stampò un dolce bacio sulle sue labbra. Taehyung si sentì andare a fuoco, ma cercò di essere il più naturale e tranquillo possibile.

«Buongiorno anche a te.» sorrise Jungkook mostrando la sua dentatura perfetta. Poi si riaccucciò sulla spalla di Taehyung e si beò di quella sensazione di pace e serenità che solo il grigio riusciva a dargli. Quest'ultimo, invece, prese il telefono notando parecchie notifiche da parte dei loro amici, in particolare Jimin, i quali sia a lui che a Jungkook ormai davano per dispersi.

«Credo che siamo ricercati.» ridacchiò Taehyung leggendo gli innumerevoli messaggi che aveva ricevuto.

«Eh?» il minore si incuriosì e alzò il capo dalla spalla del maggiore per poter sbirciare anche lui nel telefono del suo hyung. «Oh.» si limitò a dire non appena capì la situazione.

«Qualcosa non va?» domandò Taehyung, vedendo l'espressione assente del più piccolo.

«È solo che- ho paura per la reazione degli altri.» abbassò lo sguardo imbarazzato, era la prima volta che parlava così spontaneamente con Taehyung senza giri di parole.

«Kookie, sono i nostri amici da una vita, non ci giudicheranno mai e poi Jimin e Yoongi hyung già lo sanno e Jin hyung sospetta qualcosa. Andrà tutto bene, non devi lasciarti prendere dalla paura.» il grigio gli accarezzò il viso dolcemente, facendolo sentire immediatamente molto meglio. Quello che si sentì un po' di giù di morale adesso era lui, che ancora non aveva capito cosa c'era tra loro due.

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