30 - Prigioniero di una sedia

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[81 giorni dall'arrivo di Osamu Dazai]

Un libro cadde a terra con un tonfo sordo dalla pila che Chuuya teneva tra le mani.

- Attento, Chuuya-Kun.

- Scusa, scusa.

Chuuya appoggiò la pila di libri su una sedia rovinata dal tempo e dall'uso, si chinò e raccolse il libro poi si girò nella direzione di Dazai, che stava passando uno straccio umido su uno dei ripiani più alti della biblioteca per togliere la polvere.

- Non ho ancora capito cosa ci faccio io qui...

Sbuffò Chuuya accucciandosi per terra e cominciando a infilare i libri in ordine alfabetico su gli scaffali più bassi.

Il preside non era stato troppo cattivo alla fine.

La punizione sarebbe durata solo due o tre ore, quel pomeriggio, il tempo per riordinare la piccola e polverosa biblioteca della scuola. In più non li aveva separati.

Dazai diversamente dalla prima volta nella quale si erano trovati in punizione insieme, stava facendo un buon lavoro e si stava dando parecchio da fare.

- Sei qui perché hai inviato la rogna e in più perché mi piace farmi punire con te.

- Che fortuna... Comunque mi è andata bene che sia martedì e non ho lavori nel pomeriggio...

Dazai gli sorrise e tornò a liberare e spolverare gli scaffali.
Chuuya lo fissò un breve istante prima di tornare al suo lavoro... Ripensò a quella mattina e alla litigata con la professoressa.

- Grazie...

Disse piano con noncuranza, mentre infilava viaggio al centro della terra accanto a vita di Pi.
Dazai continuando il suo lavoro rispose con un'alzata di spalle:

- Non ringraziarmi... Quella lì si meritava una strigliata da una vita, oggi ho avuto solo il pretesto per dire ciò che pensavo da sempre...

Chuuya si alzò e andò a recuperare un'altra pila di volumi lesse distrattamente il titolo e gli lasciò cadere dalla sorpresa poi scoppiò a ridere. Dazai si girò a guardarlo perplesso:

- Che c'è?

- Non ci credo! La biblioteca ha almeno una trentina di ricettari e riviste di cucito! Ma chi è che legge sta roba? Non mi stupirei se adesso trovassi qui pure riviste porno.

- Non fare lo scemo, Chuuya-Kun. E raccogli quei poveri libri.

Chuuya continuando a ridacchiare si mise a raccogliere le riviste ed ad osservarle con attenzione.

- Guarda qui Dazai, questa qui risale a più di trent'anni fa... Si sta praticamente decomponendo.

- Allora fai attenzione!

Disse Dazai, ma senza tono di rimprovero, sembrava stesse reprimendo le risate.
Chuuya continuando a ridacchiare cominciò a sistemare le riviste.

- Dopo mi dai un passaggio, Chuuya-Kun?

- No.

- Grazie.

Chuuya sapeva che alla fine lo avrebbe fatto, lo faceva sempre, anche se ogni volta rispondeva così. Ad un certo punto Chuuya si ritrovò tra le mani un libro che aveva letto anni prima, lo aprì lo sfogliò poi lo risistemò negli scaffali... Gli sarebbe piaciuto rileggerlo un giorno.

- Sai, Chuuya-Kun. Senza te che rompi sempre le scatole, a casa mi sento più solo.

Chuuya si girò a guardarlo, con il polso sospeso a mezz'aria che stringeva una delle tante riviste.
Sentì stringersi il cuore, alla fine Dazai non era altro che una persona sola, un po' come lui, solo che l'amico lo era da molto, molto più tempo di Chuuya.

We are falling like the stars - SoukokuWhere stories live. Discover now