Il pranzo

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La mattina seguente sono frastornata, ho dormito davvero male ripensando a quella maledetta clausola.
Per quale motivo mi sentivo così offesa?
È un contratto e come ogni contratto che si rispetti ci sono delle condizioni.
Mi alzo e scelgo accuratamente l'outfit cercando di essere elegante ma allo stesso tempo semplice.
Scelgo il colore bianco, e non ho difficoltà a creare l'outfit perfetto.

Ho sempre avuto buon gusto ma mai un portafoglio che mi permettesse di sfruttare al meglio questa mia qualità.

Ho sempre avuto buon gusto ma mai un portafoglio che mi permettesse di sfruttare al meglio questa mia qualità

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Daniel mi scrive che sta per arrivare allora inizio a scendere.
Appena apro la porta scopro che lui stava salendo nel mio appartamento.

-Oh ! Non pensavo fossi già qui.-

Mi fissa senza dire una  parola.

-Daniel va tutto bene?-

-Sei assolutamente straordinaria.. questo colore ti sta davvero bene.-

-Si ok grazie ma ora andiamo.
Non c'è nessuna clausola che vieta complimenti in privato?- chiedo

-No.. quella l'ho evitata -

In macchina accendo lo stereo e inizio a canticchiare una canzone dei Coldplay che dopo poco inizia a cantare anche lui. La cosa mi fa sorridere , è strana la sensazione che provo quando sono con lui.
-C'è qualcosa che dovrei sapere prima di incontrare tuo padre?- chiedo

-Dobbiamo inventarci il come ci siamo conosciuti-

-Giusto... vediamo... ah si! Ci sono, in un locale tu per sbaglio hai versato un drink sulla mia borsa e io mi sono arrabbiata ma appena ci siamo guardati è scattato qualcosa. -

-Credibile! Ok va bene. Mi sarebbe piaciuto incontrarti così.-

-Non mi avresti mai neanche guardata!-

A questa affermazione non c'è risposta, lui più di me sapeva quanto fosse vero .
Arriviamo in un ristorante lussuoso, appena entriamo resto incantata dall'argenteria.
Guardando sui tavoli penso che non saprei neanche da quale forchetta iniziare, ce ne sono troppe accanto ad ogni piatto. Dio mio! Questo mondo non fa proprio per me...
Suo padre non è ancora arrivato quindi ho tempo per capire come comportarmi, deve andare bene questo Pranzo altrimenti l'accordo potrebbe già saltare.

-Ehi Daniel- lo tiro per la manica del suo costoso vestito.

-Dimmi-

-Quale forchetta dovrei usare per prima?-

Non lo biasimerei se scoppiasse a ridere.
Daniel mi spiega portata per portata quale posata usare.
-Se sei in difficoltà guarda me, sono qui accanto a te-
Prima di poterlo ringraziare sento la porta aprire  ed entra il signor James.

-Scusate, sono in ritardo!-

-Tranquillo papà! Se avevi problemi potevi rimandare.-

-So che speravi che avessi altri piani.
Ma non mi sarei mai fatto scappare l'occasione di conoscere la fidanzata di mio figlio.-
Mi rendo conto che tra di loro c'era un rapporto ben solido, anche se molto strano, a tratti gelido.
Il signor James siede proprio di fronte a me.
-Ora capisco da chi Daniel abbia preso il suo fascino e la sua postura quasi regale.
Salve signor James io sono Allison Parrish.-

Il signor James mi scruta attentamente.
-Postura regale eh? Beh Daniel, non so dove tu abbia trovato questa ragazza ma è sicuramente diversa dalle altre. Piacere mio Allison Parrish.-
Daniel mi da un colpetto alla gamba sotto al tavolo come se volesse dirmi "ottimo lavoro".
-In cosa sarei diversa signor James?-

-Sei sincera, si vede.-
I due si scambiano uno sguardo pieno di complicità.
A questo punto non so più se per sincera intenda sincera sul serio o ingenua.
Arriva il cibo e dopo chiacchiere di circostanze il signor James mi chiede:
-Allora Allison, cosa ne pensi del contratto prematrimoniale di mio figlio?-

A quel punto Daniel sta per strozzarsi con il vino rosso. Cazzo Dan non abbiamo parlato di questo, non so cosa dire. Avrei dovuto pensarlo che un uomo così ricco avesse un contratto prematrimoniale.
Alzo le spalle con delicatezza e poso la forchetta

-Non ho problemi con il contratto, sono d'accordo-

Il signor James è spaventosamente sorpreso.

-Cavolo! Daniel è lo stesso che hai usato per spaventare le altre ragazze?-
Daniel assume un tono triste che sembra incoraggiare il padre.
-Quindi ti sta bene non ricevere neanche un centesimo se dovesse finire? Qualsiasi sia la motivazione?compresa l'infedeltà e la morte?-

Il mio stomaco va sottosopra.
Ok questa clausola è davvero esagerata ma non posso ammetterlo.
-In realtà non mi importa.

Sposerei Daniel anche se non avesse un centesimo.- rispondo
-Non lo useró con lei papà. Quello mi serviva per allontanare le donne che volevano solo il mio denaro. Allison non è così.-
Arrossisco lusingata, ma poi mi torna in mente che prendo soldi da lui per fingere e questo mi riporta alla realtà. L'aria tagliente viene smorzata dall'arrivo del dessert.
Assaggio questa mousse che è talmente deliziosa da farmi fare un gemito.
-Wow è talmente buona che sembra un afrodisiaco.-
Sento la mano di Daniel sulla mia gamba, forse vuole dirmi di contenermi anche se non mi sembra un avvertimento.
Lo guardo con la coda dell'occhio e lui mi da un bacio sulla fronte. Sembra affamato guardandomi come se volesse inghiottirmi.
Arrossisco dall'imbarazzo. Dio che buon odore ha.

-Devo lasciarvi, è stato un piacere Allison- il signor James va via all'improvviso.

-Fa sempre così - mi dice Daniel

-Pensi ci sia cascato?-

-Andiamo ne parliamo per strada-

-Dopo questo pranzo credo davvero che questo folle piano possa funzionare -

-Beh allora il primo pranzo è andato. Ne mancano solo altri 10!- scoppiamo a ridere

-Magari ne saranno di più, chi lo sa-

Stranamente la cosa mi rincuora , vorrei davvero ne fossero tanti.
Ma perché? Non è che Daniel inizia a piacermi? Non posso permettere che accada questo.
Sono a New York altro, sono solo affari, mi servono solo i suoi soldi.
La clausola 6 serve a questo Allison, continuo a pensare.
È SOLO UN LAVORO!

Il Re dell'atticoWhere stories live. Discover now