Annullamento

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Avevo dimenticato quanto fosse alto il tavolo della mia cucina, quanto fossero scomode le sedie e quanto fosse malconcio il mio divano.
I mesi trascorsi all'attico mi avevano fatto dimenticare il mio vecchio appartamento, eppure mi sento stranamente sola nonostante Cloe.
La guardo giocare con i suoi giocattoli, portati via dall'attico ovviamente, non avrei voluto che li portasse ma non avevo abbastanza denaro per poterne comprare di nuovi.

È passata una settimana ormai e di Daniel neanche l'ombra, nè una chiamata nè un messaggio.
Di notte spesso controllo i siti di gossip per cercare tracce di lui, ma nulla.

Lo squillo del mio cellulare mi fa balzare, lo cerco sul tavolo della cucina con le mani tremanti e con la speranza che fosse lui.
"Chiamata da Edward Lowe"
Edward... forse vuole parlarmi dell'annullamento.

-Sì, pronto...-

-Ciao Allison, come stai?- mi chiede

-Edward... sto bene, tu?-

-Sono stato meglio... ti va di vederci? Ho bisogno di parlarti.-
Titubante mi prendo qualche secondo per pensare... vederci, per cosa?

-È successo qualcosa Edward?-

-Non esattamente... facciamo al Roji alle 15?-

-Va bene, ci sarò.-

Non faccio altro che pensare al perché mi voglia vedere, e se ci fosse anche Daniel?
Questo pensiero mi porta un'ondata di calore su tutto il corpo. Forse è più una speranza quella che sento. Per quanto volessi convincermi di star bene, sentivo la sua mancanza.
Chiamo la mia vicina Keeyce, lei e Cloe avevamo subito legato e la lascio a giocare con lei.

Arrivata al Roji Edward è seduto ad un tavolino in un angolo accanto ad una grande vetrata che da direttamente sulla strada, con le gambe incrociate e sta leggendo un giornale.
Mi guarda e io sollevo la mano in segno di saluto.

-Ciao Allison- mi saluta sorridendo

-Ciao... è bello rivederti...-

-Lo è anche per me.
Dove è la piccola peste?- mi chiede

-È con la mia vicina, ho pensato dovessi parlarmi e non avrei avuto tregua se l'avessi portata con me.- sorrido a queste parole, certe volte più che sorella mi sento quasi una mamma con Cloe.

-Allora, siamo qui per il divorzio?- chiedo strofinandomi un occhio, dimenticando di aver applicato un filo di mascara prima di uscire di casa, così magicamente mi trasformo in una specie di panda.
Edward mi risponde cercando di restare serio guardandomi ma non ci riesce e scoppia a ridere.
-Scusami Allison, ma non riesco a parlare con un Panda.- la sua risata si fa sempre più forte, poi prende un tovagliolo lo inzuppa nel bicchiere con l'acqua e mi toglie delicatamente il nero del mascara dall'occhio.

-Oh!- esclamò imbarazzata, guardando le mie dita sporche di mascara.

-Sono proprio un'imbranata- esclamo sbuffando.

-Tranquilla Allison... -

-Torniamo a noi... Daniel non ha detto a nessuno che sei andata via, per evitare che la stampa ti stia addosso. Stasera deve fare un' apparizione in un museo, importante apparizione... e sarebbe opportuno che tu lo accompagnassi.-

Le sue parole mi stordiscono, davvero è per questo che mi ha chiamata?

-È uno scherzo?- chiedo

-No Allison-

-Ti ha mandato lui?-

-In verità no... non voleva che io te lo chiedessi, ho pensato che potevo aiutarlo, è in un brutto stato e vorrei evitare che la stampa lo stia addosso per la tua assenza....-
Lo interrompo bruscamente
-Hai pensato male, per me è già difficile così.
Mi dispiace Edward ma non posso.-

-Beh... non posso nasconderti di aver sperato in una risposta migliore, ma capisco la tua decisione.-
Nel frattempo ci viene servito del caffè con dei pasticcini.
-Lui sta bene?- gli chiedo preoccupata

-Peggio di quanto lui voglia ammettere- risponde mangiando un pasticcino al cioccolato

-Dovresti assaggiare questo, è molto buono.- mi dice

-Edward, che m'importa dei pasticcini.
Cosa ha?-

-Penso che senta la tua mancanza, anzi, la vostra mancanza.
Certe volte lo trovo seduto sul letto di Cloe a guardarsi intorno, altre volte l'ho beccato nella tua vecchia stanza con in mano una tua felpa.
È difficile per lui esprimere certi sentimenti.-

-Sempre ammesso che li provi sul serio.- rispondo con freddezza sorseggiando il mio caffè

-Allison, entrambi avete sofferto molto in passato.
Tu pensi all'amore come un antidoto, lui pensa all'amore come un veleno che ti consuma.
Forse ha solo bisogno di tempo...-

-Tempo, già... ho già sprecato abbastanza tempo nella mia vita Edward.-

-Non biasimo le tue scelte, anzi ti ammiro.
Sei sempre stata leale dall'inizio e il non aver preso neanche 1centesimo dei suoi soldi dimostra quanto tu sia corretta e quanto tu sia innamorata di lui.-

-Non avrei mai potuto prendere i soldi del contratto, quel contratto è stato la mia rovina.-

-Tutto si risolve Allison... ora però devo proprio scappare, ho detto a Daniel che passavo a salutare mia madre e sa bene che mi trattengo sempre poco da lei.
Per qualsiasi cosa chiamami, ti aggiornerò poi io per l'annullamento.-

Si alza e mi da un colpetto sulla spalla

-Sei una grande donna Allison, non dimenticarlo.-
Edward Lowe lascia il Roji iniettandomi una dose di autostima e coraggio ma lasciandomi anche un retrogusto di angoscia.
Mi alzo e prendo un taxi per tornare a casa.
Appena scendo vedo un'auto troppo di lusso per essere nel mio quartiere.
Oh no! È l'auto di Daniel.
Il mio cuore inizia a battere più velocemente del solito, sento l'ansia farsi spazio in ogni centimetro del mio corpo.
Daniel scende dall'auto con un volto più corrugato del solito.

-Bene, come hai detto all'inizio così hai fatto vero Allison?-

-Ciao innanzitutto, come stai?- rispondo sarcastica

-Ti ho vista sai? Con Edward al Roji.
Ho ascoltato per caso la sua telefonata con te e l'ho seguito.-

Santo cielo, ora penserà chissà a cosa.
Maledetto Edward aveva anche mentito sul dove andasse.

-Daniel guarda che non è come credi-

-Ah no? Lui che ti accarezza il viso non è come credo?-
Mi viene in mente l'episodio del mascara e cerco invano di spiegare l'accaduto.

-Lascia stare Allison, pensavo fossi diversa che fossi fedele e che mi amassi. Invece è bastato poco perché tu ti scordassi di me e andassi oltre con Edward!
Lui mi sentirà, anzi lo licenzio.-

-Daniel non essere idiota, sto cercando di spiegarti che mi ero strofinata gli occhi e sporcata con il mascara e lui...-
Vengo interrotta dalle sue parole
-Spero che tu sia felice con lui, ti farò avere i documenti per l'annullamento del matrimonio.
Sentiti libera di andare avanti con la tua vita.-
Sale velocemente in auto senza neanche darmi il tempo di replicare

Daniel era convinto che io avessi un'altra relazione.
Senza rendersi conto che ero incondizionatamente, follemente ed eternamente innamorata solo di lui.

Il Re dell'atticoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora