Il Re dell'attico

Il segreto

-Allison dimmi cosa succede- mi dice Daniel porgendomi una tazza di camomilla per farmi calmare .
Non riesco a parlare,il mio viso è inondato dalle lacrime e tremo come una foglia che sta per essere portata via dal vento.
Mi prende il viso tra le sue mani grandi
-Allison,ti prego calmati e parla con me-
Riesco a trovare la forza per calmarmi.
-Va tutto bene,è solo il mio passato che torna-

-Sono qui,e non da contratto. Ti prego dimmi cosa succede-
In quel momento razionalizzo e decido di dirgli la verità.

-Riguarda la mia famiglia- gli dico tenendo la testa bassa.
Lui si siede a terra prendendomi le mani.
-D'accordo cosa succede alla tua famiglia ?-

-Vedi mio padre è sempre stata una persona molto violenta.
Lui e mia madre si sono conosciuti ad una festa quando lei aveva 16 anni e quella sera è rimasta incinta. All'inizio sembrava una persona buona così si sono sposati e sono andati a vivere insieme in attesa della mia nascita. Dopo poco lui ha iniziato a rivelare la sua natura. La picchiava,la teneva chiusa in casa senza farle vedere nessuno.
E così inizió a fare anche con me.
Non mi faceva studiare voleva che lavorassi come cameriera nel ristorante di un suo amico.
Studiavo di notte mentre lui dormiva,amavo studiare ma non mi ha neanche dato la possibilità di andare al college.
Decisi che a 18 anni sarei fuggita,ma non ne ho avuto il coraggio.
Non potevo lasciare sola mia madre con quel mostro. Così ho iniziato a denunciarlo,ma mia madre aveva paura e ogni volta che interveniva la polizia lei diceva che andava tutto bene e io finivo nei guai- scopro così la mia schiena per fargli vedere i segni lasciati da quel mostro .

-Dio mio Allison- mi dice con le lacrime agli occhi accarezzandomi la schiena.

-5 anni fa mia madre mi disse che era incinta di nuovo.
Lui la costringeva ad avere rapporti sessuali quasi tutte le sere.
Volevo che abortisse,non reggevo l'idea che un'altra anima innocente passasse ciò che io avevo già passato.
Così decidemmo di denunciarlo,questa volta eravamo convinte entrambi.
Lui ci scoprì e inizió a picchiare sia me che mia madre. Riuscii a chiamare la polizia entrarono e lo colsero in fragrante. Fu arrestato e mia madre portata in ospedale.
Era incinta di quasi 9 mesi,salvarono La bambina ma lei aveva perso troppo sangue e morì.-

Daniel mi guarda pietrificato mentre io racconto,per l prima volta in vita mia,la verità a qualcuno.

-Volevo tenere mia sorella con me ma non avendo un lavoro stabile e una casa mia non ho potuto. Così mia sorella è stata portata in una specie di orfanotrofio qui a New York .
Per questo mi sono trasferita qui,inizialmente ho lavorato come cameriera.poi 2 anni fa sono stata assunta nella tua società .
Guadagnando un poco in più ho fatto trasferire mia sorella in una casa famiglia,pago 2000$al mese per tenerla lì. So che la trattano bene.
Vado a trovarla 3 volte a settimana e ogni volta le prometto che andrò a prenderla.
Inoltre pago la sua assistente sociale 500$al mese per non farle dare in affidamento mia sorella a nessuno.
I soldi mi servono a questo.
Trovare una casa e farmi affidare mia sorella.-

Daniel gira la testa,le luci della città gli illuminano il viso tanto da notare che la sua espressione è triste.
-Potevi dirmelo Allison,avrei potuto aiutarti.-
-Non puoi aiutarmi,nessuno può -
-E i messaggi? Parlami dei messaggi-
-Credo che mio padre sia uscito di prigione,e ora vuole dare la colpa a me del suo arresto. Ho paura di lui e ho paura per mia sorella .-

Mi stringe un braccio intorno alle spalle.
-Sta tranquilla Allison. Risolveremo tutto.-
I suoi occhi incontrano i miei e ci sciogliamo in un lungo abbraccio,io scoppio di nuovo in lacrime.
Non mi ero mai sentita così al sicuro .
Il mio respiro si calma e mi concedo un momento per abbandonarmi a quel gesto.
Con un gesto mi fa sdraiare sul divano accanto a lui.
-Ora cerca di dormire,domani penseremo a tutto.-
Sono sua,resterò fra le sue braccia finché il sole non farà capolino sopra i grattacieli.
Mi lasciai accarezzare dalle sue mani fin quando non mi addormentai tra le sue forti braccia.