Festa di fidanzamento

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La festa di fidanzamento si terrà nel cortile dell'edificio di Daniel.
Ho trascorso tutta la mattinata ed il pomeriggio con Cloe, avevamo deciso di non portarla alla festa per non portarla davanti a tutte quelle persone.
Non volevo coinvolgerla fino a quel punto.
Arriva Stella e inizio a prepararmi per la serata.
Scegliamo un abito rosso, stupendo.
Mentre sono in camera mia con trucco e capelli già fatti mi siedo sul mio letto, la mia testa è invasa da pensieri. Non devo dimenticare che è tutto una finzione. Un accordo per Cloe, l'ho fatto
solo per lei.
Lori entra in camera con un sorriso dolce è rassicurante.
-Ricordo il giorno del mio fidanzamento, ero così emozionata.- mi dice

-Il tuo era reale, tra noi è finzione. C'è una grossa differenza Lori.-
Lori mi mette delicatamente una mano sulla spalla.
-Allison, Daniel non ti guarda come se stesse recitando una parte.- mi dice facendomi l'occhiolino e uscendo dalla camera.
Adoro questa donna.
Alle 19 in punto esco dalla mia stanza, saluto Cloe e vado in salone dove Daniel mi sta aspettando.

Alle 19 in punto esco dalla mia stanza, saluto Cloe e vado in salone dove Daniel mi sta aspettando

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Vedendolo mi manca il respiro, è così bello.
-Allison sei meravigliosa.-

-Anche tu sei niente male sai?-

-È un complimento signorina Parrish?-

-Direi di sì.. e signorina Parrish ancora per poco signor James.-

-Giusto.. ancora per poco.- mi dice facendomi entrare in ascensore
La festa si svolge nel cortile sontuosamente decorato. Candele, tovaglie pregiate, posate d'argento e una folla di gente  ricca che neanche conosco.
Il sorriso fresco di Daniel non ha vacillato neanche una volta mentre disinibito parla con  gli ospiti.
Io mi tengo stretta a lui, stringendo la mano e presentandomi.
Daniel si allontana con Edward mentre una mano mi tira a se. È il padre di Daniel.

-Allora, hai intenzione di andare fino in fondo?- mi chiede.
Il signor James si sposta dandomi l'occasione di vedere il suo ospite. MIO PADRE con un sorriso trionfante.

-Mi ha raccontato tutto del tuo atteggiamento e di come hai mentito per farlo andare in carcere per  portarti via tua sorella e poter prendere tutti gli assegni di sussidi familiari.
Non mi sorprende che una ragazza bugiarda e manipolatrice abbia scelto mio figlio.
Daniel ha partecipato a questa farsa fin troppo.- mi dice.

Non riesco a frenare le lacrime, dopo tutti i sacrifici ero vista come una manipolatrice senza scrupoli.
-Daniel annullerà il matrimonio che lo voglia o no. Digli che  o si tira indietro lui o la farai tu.
Non mi importa chi lo faccia, l'importante è che tu sparisca insieme alla mocciosa.-
incalza il signor James alzando il tono della voce.

-Signore non sono io la manipolatrice, mio padre lo è. Non ha detto la verità.
E davvero crede che suo figlio possa essere ingannato così?- rispondo singhiozzando

-Certo, si è lasciato ingannare da una donnaccia da quattro soldi. Ha cercato di cacciarmi dalla mia società, non è capace di gestire la sua vita. Figurati la società. Che fallito.- risponde il signor James

-Bene, sono stato raggirato da un uomo che avevo già abbondantemente avvertito.- dice Daniel comparendo alle mie spalle.

-Signor Parrish io e lei avevamo già parlato delle ripercussioni di un altro tentato ricatto alla mia futura sposa. Il mio avvocato ha già  emesso un ordine di custodia a Allison per Cloe e farò emettere altre misure cautelari per tenerla lontano dalla mia famiglia.- dice Daniel senza scomporsi minimamente.
-E siccome è stato lei a farsi versare assegni familiari su altri conti, togliendoli alle sue figlie le consiglio di trovarsi un avvocato.-

Mio padre e il signor James iniziano a discutere tra di loro. Il signor James odia essere raggirato è mio padre lo aveva appena fatto.

-Sono sicuro che ha raccontato a mio padre la stessa lista di bugie che ha raccontato a me. L'ho incontrato quando siamo tornati dallo zoo. Non ho creduto ad una sola parola.
Sei una donna meravigliosa Allison, e hai sacrificato te stessa per tua sorella. È tutto ciò che devo sapere di te.-

Suo padre si avvicina a noi con fare dispiaciuto
-Allison, pensavo di agire nell'interesse di mio figlio, voglio che abbia solo il meglio. Daniel Se tua madre fosse stata qui...-
Daniel si raddrizza e i suoi occhi si accendono di una rabbia improvvisa interrompendo le parole del padre.

-Non osare parlare di lei.-
Metto una mano sul petto di Daniel e mi frappongo tra lui e suo padre.

-Allison ora è la mia famiglia.-

Con queste parole Daniel mi afferra e mi allontana da lui lasciandosi alle spalle i fantasmi del nostro passato.
Visto che ci troviamo nel suo edificio, ci basta prendere l'ascensore per tornare a casa.

-Va tutto bene?- gli chiedo

-Dovrei chiederlo io a te.- mi risponde

-Non posso dire di non essere contenta che la serata sia finita. -
Ho temuto mio padre per anni, sapevo che prima o poi si sarebbe precipitato a rovinarmi la vita.
Sui miei occhi affiorano delle lacrime di conforto, mentre questo peso, finora sempre presente si solleva dalle mie spalle.
Daniel non aveva bisogno di gestire la situazione con mio padre, ma lo ha fatto lo stesso di sua spontanea volontà.
Nessuno di noi dice una parole fin quando non si riaprono le porte dell'ascensore.
Lui va a togliersi il vestito e io faccio lo stesso.
Non so se mi ama, ma mi rispetta. Tutto questo che sta facendo per me non fa parte dell'accordo.

Incapace di non far nulla, vado a cercarlo.
Daniel è al suo solito posto bevendo del whisky, mi guarda sollevando un sopracciglio in modo interrogativo ma restando in silenzio.
Forse dovrei dirgli che voglio sposarlo davvero.
Lui mi offre la sua mano e io la stringo nervosamente, cerco di tirarla indietro ma Daniel stringe la presa e mi porta al suo petto.

-Non sono un uomo infedele Allison. Una volta sposati sarò tuo.- mi dice
Un desiderio ardente mi attraversa tutto il corpo.
-Forse dovremo rivedere le clausole sul contatto fisico.- mi sorride.

-Non sono una prostituta Daniel.-

-Non l'ho mai pensato Allison, per questo sei qui.-
Mi da un bacio sulla fronte e si accomoda accanto a me mettendosi a dormire.

Il Re dell'atticoWhere stories live. Discover now