Allison Parrish nasce e cresce in Canada.
Un tragico evento la porta a New York, accanto ad una persona importante che ha bisogno della sua protezione.
Si aggrappa all'unica cosa che ha, il lavoro che le consente di coprire tutte le spese.
Ma quando...
Fisso il mio riflesso nello specchio della toeletta del camerino del Plaza Hotel, dove si sarebbe svolto il matrimonio. Continuo a pensare che il matrimonio non è reale, che lui non mi ama come lo amo io. Continuo a pensare al modo in cui ha tenuto testa a mio padre, come si è comportato con Cloe, come si è comportato con me... Daniel davvero è tutto per le azioni dell'azienda?
-So cosa ti farebbe stare meglio!- mi dice Stella all'improvviso facendomi saltare.
-Cosa?- rispondo
-Indossare l'abito da sposa!-
Lori e Stella, le mie damigelle d'onore, mi aiutano ad indossare l'abito mentre Cloe continua a guardarmi incantata.
-Allison sei una principessa.- mi dice la mia sorellina
-Grazie Cloe, anche tu sei una principessa con questo abito bellissimo.-
Dopo aver indossato l'abito mi guardo allo specchio e non riesco a tenere a freno le lacrime. Non mi sembra vero che sposeró l'uomo che amo, senza che lui lo sappia.
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Immortalo l'immagine di me con l'abito allo specchio. Per poterla guardare in futuro.
Dopo poco Lori mi dice che è arrivato il momento. Esco di fretta dal camerino con il mio bouquet e mi posiziono all'entrata del salone dove si sarebbe svolta la cerimonia. Quanto vorrei che mia madre fosse qui, con me. E invece farò questa cosa da sola, come tutte le altre cose importanti della mia vita.
-Allison.- qualcuno mi chiama Il signor James è dietro di me con la testa bassa in abito da cerimonia che mi guarda. -Signor James, che sorpresa!-
-Allison volevo chiederti scusa, ancora una volta. So che sono l'ultima persona che vorresti vedere.-
Stringo gli occhi e lo fissò diffidente.
-Mi sbagliavo su di voi, pensavo fosse una farsa per le azioni. Ma guardando Daniel so che non è così, ci tiene a te.- Arrossisco e non so cosa dire. -So che tua madre è morta mettendo alla luce tua sorella, saremo una famiglia presto e volevo offrirti il mio braccio per accompagnarti all'altare.- In quel momento apprezzo il fatto che voglia farsi perdonare, sarebbe bello non affrontare la navata da sola ma mi torna in mente che pochi giorni fa era pronto a buttarmi per strada. Non posso fargli credere di aver potere su di me.
-La ringrazio Signor James, ma preferisco farlo da sola con mia sorella.- Gli passo accanto e vado da Cloe la quale mi aspettava con un cestino di rose da spargere. Parte la marcia nuziale e faccio il mio ingresso.
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