19.

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Mi sorrise e il mio cuore perse 10 battiti, con fare deciso mi avvicinai a lui mentre mi continuava a sorridere.
<<Ciao.>> mi salutò.
<<Ciao..>> sorrisi timidamente<<Ti ha mandato mio fratello?>> chiesi e lui annuì aprendomi la portiera della macchina.
Durante il viaggio regnava un silenzio a dir poco imbarazzante, lo guardavo di nascosto pensando che riuscivo a capire perché fosse sempre pieno di ragazze, ma mi schiaffeggiai mentalmente per esserci cascata proprio come tutte le altre.
<<Comunque grazie per avermi invitato sta sera.>> spezzò il silenzio il moro.
<<Ringrazia Jisung, ti vuole molto bene.>> risposi.
<<E tu?>> mi girai a guardarlo dubbioso <<Mi odi ancora?>> domandò.
<<Forse.>> scherzai facendolo ridere.
Durante il resto del viaggio ci scambiammo qualche occhiata e scoppiavamo a ridere, quando arrivammo fuori casa però cambiai totalmente atteggiamento e il ragazzo sembrò accorgersene.
<<Che ti prende?>> domandò mentre bussavamo alla porta.
<<Lo capirai a breve.>> risposi per poi mettere su uno dei miei sorrisi più falsi quando mia madre ci venne ad aprire.
<<Minho! Da quanti anni non ti vedo!>> mia madre si precipitò ad abbracciare stretta Minho come se io fossi invisibile, tanto per cambiare.
<<Buon Natale signora Han.>> rispose Minho porgendo a mia madre una bottiglia di Champagne <<Mi scusi, non ho avuto il tempo di incartarla.>>
<<Oh non ti preoccupare, la tua presenza è già un regalo per noi!>>
<<Ciao mamma, buon Natale anche a te.>> entrai anche io in casa salutando mia mamma.
<<Oh ciao stellina!>> ricambiò il saluto, le demmo i nostri cappotti <<Andate in salone, sono tutti lì. Mancavate solo voi.>> disse per poi andarsene in camera a posare i cappotti.
<<Che la fine abbia inizio.>> dissi a bassa voce tra me e me, entrammo in salone e venni accolta tra le grandi braccia di mio padre, che riservò invece un occhiataccia a Minho. Ci andammo a sedere sul divano dove notai mia zia Aimi ridere con quella vipera di mia cugina Sana, già le loro risate mi stavano dando sui nervi.
Dopo un attimo sentii gli occhi coprirsi da due mani <<Indovina chi sono.>> disse, tolsi le mani per poi alzarmi e abbracciare il ragazzo.
<<Yuto! Mi sei mancato!>> mio cugino ricambiò l'abbraccio, e dopo che chi si staccò si presentò a Mimho.
<<Sono Yuto, il cugino di Y/N.>> disse stringendo la mano al moro che sorrise.
<<Io sono Minho.. un amico.>>
<<Minho è più di un semplice amico!>> apparve dal nulla Jisung col suo solito sorrido a 32 denti <<Ciao sorellina.>> aggiunse lasciandomi un bacio sulla guancia <<Piaciuta la sorpresa?>> bisbigliò al mio orecchio lasciandomi di stucco, l'aveva fatto apposta?!
Purtroppo mi toccò salutare anche il resto dei miei parenti, a malincuore mi vietarono di sedermi a tavola con i miei nipotini dicendo che ero troppo matura. Ci sedemmo a tavola nel momento in cui mia madre ci avvertì che la cena era pronta, presi posto tra mio cugino e Minho che era seduto al fianco di mio fratello, con mio grande dispiacere avevo seduta di fronte a me la mia adorata Sana che non toglieva gli occhi di dosso da Minho, l'avrei uccisa.
<<La lasagna è servita!>> urlò mia madre portando a tavola il grande contenitore con la pasta.
<<Quest'anno Yi-Seo ha seguito un corso di cucina italiana solo per servire sta sera questo piatto.>> disse mio padre sorridendo a mia madre, erano così innamorati quei due. Cominciammo a mangiare e devo dire che quel corso di cucina era servito e anche molto, era strabiliante.
<<Zia è buonissima!>> esclamò Yuto ricevendo un occhiata amorosa da mia madre.
<<Sei cresciuto così tanto Yuto! Dimmi un po' ce l'hai la fidanzatina?>> domandò mio padre, a quanto pare era un vizio di tutti impicciarsi dei fatti altrui.
<<Si zio ce l'ho.>> ammiccò a un sorriso mio cugino <<Si chiama Kotoko, è bellissima.>> aggiunse con occhi sognanti.
<<E tu Sana?>>
<<Oh la nostra Sana ha la fila dietro, ma nessuno è degno di lei!>> rispose la streg- mia zia al posto della figlia.
<<Già, credevo che nessuno attirasse la mia attenzione>> si voltò verso Minho <<O almeno lo credevo fino ad ora.>> girai per vedere la reazione di Minho, ma era troppo impegnato a mangiare la sua lasagna e parlucchiare con Jisung, a volte quei due erano una cosa sola.
<<Magari anche la nostra Y/N avesse la fila dietro! Pensa solo a stare davanti al computer!>> si lamentò mia madre.
<<Si chiama lavoro mamma, e mi permette di vivere sotto un tetto tutto mio e di mangiare. Non penso che l'amore me lo possa permettere invece.>> risposi seriamente.
<<Sono d'accordo con te Y/N, i giovani d'oggi pensano troppo a divertirsi, menomale che ci sono ancora ragazzi come te.>> disse mio zio Wosok, menomale che avevo ancora persone sane di mente in famiglia.
<<E tu Minho? Cosa fai nella vita?>> domandò un'altra mia zia mentre strapazzava le guance di Jisung, l'attenzione di tutti i partecipanti a tavola si rivolse verso il ragazzo in questione.
<<Conduco una stazione radio.>> rispose <<Può non essere uno dei migliori lavori al mondo, ma devo dire che mi piace molto.>> aggiunse guardando le facce di tutti i presenti.
<<Io sono dell'opinione che quando ti piace una cosa e la fai con piacere i risultati sono straordinari.>> cercò di attirare l'attenzione Sana.
<<Oh Sana le tue parole sono così riflessive, dimmi un pò da quale giornale di gossip l'hai letto?>> scherzò Yuto, ora mi capite perché dico che era il migliore? Cercai di trattenere le risate, e a quanto pare non ero l'unica dato che girandomi vidi anche Minho trattenersi, forse aveva capito anche lui quanto la ragazza ci stesse provando spudoratamente.
<<Yuto smettila di screditare tua sorella Sana, dovresti sapere quanto in realtà sia intelligente, simpatica e bella.>> la elogiò zia Aimi.
Seguì poi una conversazione sullo sport, sulla politica e sul gossip da parte della mia famiglia mentre io e Yuto non facevamo altro che ridere per il parrucchino di nostro zio Seok o per le continue lamentele di Jisung riguardo alle tirate di guance dei parenti. Minho sembrava divertirsi alle scene che gli si presentavano davanti <<Ora capisco da chi Jisung abbia preso la sua stranezza.>> mi bisbigliò ridendo, contagiandomi.
Nel frattempo le cena stava per finire, mancava solo il dolce e sembrava che fino a quel momento sia andato tutto bene; aiutai mia madre a servire le fette e ne portai anche al tavolo dei miei nipotini, mentre me ne andavo però la mia nipotina preferita Mi-Rae si aggrappò alla mia caviglia pregandomi di stare con lei, così senza la presi in braccio e la portai al tavolo tra noi adulti.
<<Mi-Rae ma come sei bella con questo vestitino.>> si complimentò mio padre con occhi innamorati, era innamorato dei bambini, e per quanto fosse geloso di me sapevo che sotto sotto non aspettava altro che avere dei nipotini. La bambina cominciò a riempirmi la faccia di baci mentre aveva le labbra sporche di panna, sporcandomi l'intera faccia; cominciai a ridere, cosa che fece anche Minho quando si accorse delle condizioni in cui ero, non perse molto tempo però a prendere un tovagliolo per cominciare a pulirmi la faccia, se non fosse stato per tutta la mia famiglia seduta intorno a me, ero sicura che lo avrei baciato.

~The magic of Christmas ~Lee Minho • readerWhere stories live. Discover now