Capitolo 22

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<Astraaaaaaaaaaaal...ti devi muovere>grido come una pazza.

<Sì eccomi, sono pronta>compare.

<Dai che ci aspettano>continuo, lei prende la giacca e la indossa. Insieme corriamo per le scale e avvisiamo i Whittemore che stiamo uscendo per la partita.

Un'auto frena davanti al cancello di casa.

<Entrate forza, altrimenti ci perderemo il primo tempo> urla la voce di Asia, che caccia la testa dal finestrino. Saliamo in macchina, la quale inizia a sfrecciare per le strade.

<Ricordatemi di non chiedere mai più un passaggio ad Asia> affermo alle altre, che cominciano a ridere.

La ragazza parcheggia il veicolo e una volta scese, ci avviamo verso uno stadio, brulicante di gente.
Sediamo sugli spalti, nelle prime file che ci hanno premurosamente conservato i nostri amici.

Ad un certo punto vedo un ragazzo verso di me. Veste una divisa rossa, con un numero gigante sull'addome di color bianco...numero 16. Il viso è coperto da un casco altrettanto bianco. Tra le mani stringe una maglietta, dello stesso tono della sua. Questo si piazza davanti a me e con la mano libera alza la maschera dell'elmo. Io riconosco all'istante quel volto.

<Ciao quarterback> strillò per farmi sentire.

<Ciao...ti ho portato una cosa> dice vicino al mio orecchio, in modo da farmi sentire la sua voce e non quella di tutta la gente che parla, tifa e grida. Lui mi porge la maglia sgualcita. Inizialmente non capisco il motivo per cui mi avesse dato una T-shirt, ma poi realizzò che quella era la stessa maglietta che indossava: rossa e con un 16 bianco stampato sul petto. I miei occhi si illuminano, e non perchè sono la fan più sfegatata della squadra, ma per il magnifico gesto.

<Tieni, indossala!> dice. Io la prendo e faccio come mi dice.

<Grazie tante> mi alzo e lo abbraccio <Buona fortuna> gli soffio all'orecchio.

Il ragazzo fa un cenno convinto con la testa e abbassa la maschera del casco, per poi raggiungere i suoi compagni e il coach.

<Eccoliiii...arrivano!> esulta Sharon, indicando il campo verde.

Da un ingresso entrano due squadre: la rossa, ossia la nostra, e poi la squadra blu, quella avversaria. Un boato di voci e urli rimbomba nelle orecchie. L'arbitro segna l'inizio del primo tempo: Wolves attaccanti; Rioters difensori. Non ne conosco molto di football, so solo che il pallone deve arrivare oltre la end zone, cioè l'estremità campo e che a capitanare l'attacco è il quarterback.
La palla vola di qua e di là e passa tra le mani di diversi giocatori; i placatori rallentano l'attacco della squadra rossa, ma nonostante tutto i Wolves si avvicinano sempre più  alla linea di meta eeeeee............touchdown!!! Vittoriaaa! Primo tempo finito in bellezza direi. Ne aspettano altri 3. Le cheerleader intrattengono il pubblico mentre i giocatori si prendono il loro tempo di pausa.

<Sono stati davvero bravi!> esclama Asia.

<Solo io ho notato un po' di indecisione nella nostra squadra? Nel senso tra il giocatore 8 e il 16...> faccio presente, le ragazze mi guardano interessate.

<Cara Ocean, l'8 è Benjami; il 16 è Logan. Si contendono il ruolo di quarterback dall'alba dei tempi...e detto chiaramente, Benji odia il tuo amichetto> spiega Sharon. Io alzo un sopracciglio sorpresa.

Ecco che inizia un nuovo match. Questa volta, i Rioters fanno il culo ai nostri, i quali si riprendono presto nel round successivo e quello dopo ancora. L'arbitro fischia la fine della partita e i vincitori sono i Rossiiii. Suppongo sia stata dura, però ce l'hanno fatta.

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