Capitolo 16

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 Fa una smorfia compiaciuta e aggiunge <L'unica cosa dobbiamo sbarazzarci degli adulti, perciò stammi al gioco> fa un occhiolino.

<A tavolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa> sentiamo il richiamo della foresta...cioè volevo dire il richiamo di Alice, che ci informa che dobbiamo scendere, perché è pronto il pranzo.

Mangiamo il nostro piatto mentre chiacchieriamo del più e del meno. Una volta finito, ci diamo da fare per sparecchiare e lavare la seconda ondata di piatti del giorno.

<Alice e Michael, immagino la vostra stanchezza dovuta a d'un intera settimana lavorativa...> dice sornione Astral, i signori continuano a guardarla senza capire.

<Vero, penso che dovreste proprio andare a riposare> appoggio la tesi della mia amica.

<Cosa avete in mente?> ci sgama l'uomo.

<Nulla, assolutamente, solo che penso che voi dovreste prendervi qualche ora, si vede da un miglio che siete stanchissimi> continua la riccia. I due ci guardano male.

<Va bene...volevamo preparare un dolce e vi dovevamo costringere a levarvi dai piedi> dichiaro, Astral si sbatte una mano in faccia disperata; Alice e Michael spalancano gli occhi, stupiti.

<Ricordate l'ultima volta che è successo?> domanda retorica la donna, ma io non la seguo.

<C'era sporcizia ovunque, la torta ha preso fuoco e siamo stati costretti a sopportare la puzza di bruciato per tre giorni> spiega...adesso è più chiaro.

<Non vi preoccupate...sono una pasticciera professionista, ci so fare con queste cose, poi stamattina ho già lavato una volta, posso farlo di nuovo> li imploro, sfoggiando la mia espressione più tenera e convincente, così come tutti gli altri ragazzi che hanno seguito i miei passi.

<D'accordo...> inizia Alice, noi esultiamo, ma subito veniamo interrotti dalla sua voce minatoria <Ma se trovo la casa impanata, giuro che ve la faccio pulire con la lingua>.

<Promettiamo solennemente che troverete la casa così come l'avete lasciata> pronostico.

<Perfetto ora potete andare, shoo shoo> li scaccia Astral, spingendoli fino alle scale.

Una volta assicurati che fossero ormai chiusi in camera loro, ci diamo da fare.

<Ocean, seguiamo i tuoi ordini> parla Ace.

<Ehm, vediamo...potremo preparare una torta che facevo sempre quando ero piccola: base al cioccolato, rifinita con panna e gocce di cioccolato, vi piace?>dico...ovvio che piace, a chi è che non piace?! Infatti tutti acconsentono.

<Allora, Benjamin prendi le uova; Ace, tu il burro; Astral prendi lo zucchero e il cacao amaro nella dispensa; Josie e Tommy prendete le scodelle io prenderò il lievito, il latte e la panna...dai all'opera!> sbatto le mani e i piedi, ognuno corre per prendere le cose e le appoggiamo sul tavolo.

<Ora: Ace imburra il ruoto e poi infarinalo; Astral svuota il forno e impostalo a 180°C; Benji, monta la panna e dopo che sembrerà una soffice nuvola aggiungi lo zucchero; Josie e Tom con me, prepareremo la base al cioccolato> iniziamo a lavorare. Mi rendo conto di essere brava ad organizzare e a dare gli ordini!

Io e i piccoli ci disponiamo da un lato del tavolo rettangolare, Ace è di fronte a noi, Benjamin vicino al lavandino e Astral inevitabilmente vicino al forno.

Ad un certo punto sentiamo un boato, ci giriamo tutti verso Astral, che ha fatto cadere tutti i ruoti a terra. Poi sentiamo una tosse forte dalla parte di Ace, che è immerso in una nebbia bianca, dovuta al fatto che gli è scivolato di mano il pacco di farina per lo spavento. Io, intenta a guardare Ace, che dovevo aggiungere le uova all'impasto, spacco il guscio, butto la parte mangiabile e conservo l'involucro, che unisco al miscuglio, e appena metabolizzo di aver commesso un errore urlo disperata, attirando tutti gli sguardi su di me. Infine Benjamin, al quale toccava montare la panna, preoccupato per il mio grido, accende accidentalmente la frusta elettrica e un mare di goccioline bianche volano per tutta la cucina.
Che disastro!!!!

Dal Dolore Alla FelicitàWhere stories live. Discover now