17 - Un Halloween come tutti gli altri

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Hogwarts, 31 ottobre 1998

Harry Potter


Il litigio con Hermione sembrava perdurare, nonostante Harry avesse tentato la strada che gli aveva suggerito Severus, scrivendo a Molly per chiedere il suo aiuto, nel far capire all'amica che lui non era un mostro.

Harry non era sicuro di quando, o cosa, la signora Weasley avesse scritto a Hermione ma, al momento, non aveva notato cambiamenti nell'atteggiamento della ragazza.

Se non fosse stato per quell'unico neo, la felicità di Harry sarebbe stata completa e totale.

Lui e Severus stavano bene insieme.

Harry, quando lo vedeva concentrato su qualcosa, serio e scuro in viso, faticava ancora a raccordare l'immagine del suo professore bastardo con quella del suo Omega che, sempre più spesso, sollevava gli occhi verso di lui con un sorriso sulle labbra.

La gravidanza andava bene, e anche quello era un miracolo che per Harry aveva dell'incredibile: i suoi figli stavano crescendo nel ventre del suo Omega e, presto, li avrebbero tenuti in braccio... voleva per loro tutto quello che lui, e molto probabilmente anche Severus, non avevano mai avuto.

Sarebbero stati dei bambini amati alla follia, e tutte le preoccupazioni che aveva avuto, sul fatto che Severus inizialmente non volesse quei figli, erano scomparse come neve al sole.

Nonostante tutto fosse quasi perfetto, Harry quel mattino si svegliò di pessimo umore, e il suo Omega con lui.

Halloween chiaramente non era la loro giornata preferita, quindi cercarono di parlare il meno possibile perché, tesi com'erano entrambi, si sarebbero azzannati alla gola per un nonnulla.

Harry lasciò gli appartamenti di Severus diretto alla Sala Grande per la colazione, e sperò che, almeno per quella mattina, Hermione lo graziasse dai suoi sguardi accusatori.

Si sedette al tavolo e cominciò a mangiare dopo un secco 'buongiorno' a Neville e Ron, e non rivolse volutamente gli occhi verso Hermione, che era seduta poco più in là.

I gufi con la posta arrivarono planando come sempre ma Harry non li degnò di attenzione: riceveva troppe missive da troppa gente, da quando la guerra era finita, così aveva fatto in modo che tutti i gufi indirizzati a lui deviassero a Grimmauld Place, dove Kreacher si sarebbe tenuto impegnato, in sua assenza, cercando di valutare cosa fosse importante e cosa meno, portandoglielo poi a mano.

Con Molly e Andromeda si sentiva di solito via camino, e le altre persone che avrebbero potuto scrivergli erano tutte lì a scuola con lui, così rimase sorpreso quando un allocco lasciò cadere una busta nel suo piatto.

Era indirizzata solo 'all'Alpha di Severus Piton'.

Harry nascose l'indirizzo con la mano e si alzò di scatto, per leggere in privato la pergamena.

I pettegolezzi su lui e Severus stavano infiammando la scuola, ma quasi nessuno, esclusi i pochi che sapevano e che, rispettando il galateo del Mondo Magico, tacevano, sembrava aver capito esattamente il loro tipo di relazione.

Certo, c'erano stati alcuni motteggi ma erano stati piuttosto bonari rispetto alle cattiverie che Harry si era aspettato. Probabilmente il fatto che avesse sconfitto Voldemort era ancora chiaramente impresso nella mente di molti, e nessuno era troppo ansioso di inimicarsi il Salvatore del Mondo Magico.

Harry sapeva che a un certo punto, con la nascita dei bambini, le cose sarebbero diventate piuttosto chiare a tutti, ma lui e Severus avevano deciso di comportarsi come se niente fosse: per allora la loro relazione sarebbe stata di pubblico dominio, e la gente avrebbe avuto il tempo di abituarsi, e se non l'avessero fatto, loro si sarebbero limitati a ignorarli e vivere la loro vita.

Il premio del Mangiamorte (Snarry Omegaverse)Where stories live. Discover now