26 - Tutto andrà bene

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Villa Malfoy, 21 Dicembre 1998

Astoria Greengrass


Era strano e allo stesso tempo eccitante trovarsi nella casa di Draco, insieme a lui e senza che nessuno lo sapesse, né sua sorella né i suoi genitori.

Aveva raccontato a Daphne che era stata selezionata per un corso di specializzazione in incantesimi che si sarebbe tenuto a Londra.

Ovviamente ne aveva anche scritto a casa, parlandone in tono entusiasta come se fosse una magnifica opportunità che nessuno avrebbe mai voluto lasciarsi sfuggire e, grazie a Merlino, il professor Piton era riuscito a darle alcuni incartamenti che sostenevano la sua storia.

Avrebbe dovuto sentirsi almeno un po' in colpa ma dopotutto non era davvero da sola e, in realtà, erano molte le persone che sapevano dove si trovava, a partire dai Malfoy fino al professor Piton e a... Potter.

Era strano pensare che Potter fosse l'Alpha del suo professore ma Draco le aveva assicurato che erano una coppia splendida e lo aveva detto anche in un tono piuttosto ammirato, cosa che l'aveva leggermente ingelosita, forse perché tra lei e il suo ragazzo le cose erano... strane...

Quando Draco si era inginocchiato ai suoi piedi, chiedendole di sposarlo, lei aveva toccato il cielo con un dito ma ora, dopo che aveva avuto una ventina di giorni per abituarsi all'idea, tutto le sembrava leggermente sbagliato.

Viveva nella stessa casa di Draco da più di una settimana e anche solo quello... non c'era stato nessun corteggiamento, nessun appuntamento romantico: si era ritrovata sbalzata dal ruolo di ragazza single a quello di fidanzata a pochi giorni dal matrimonio, senza frapporre tempo in mezzo e, la cosa più sconcertante, era che Draco sembrava quasi non essere nemmeno interessato a lei, non come ragazza almeno, anche se forse lo era in virtù del fatto che presto sarebbe diventata un'Omega.

Dormivano in stanze separate e tra loro c'erano stati solo alcuni casti baci, un leggero sfiorarsi delle mani, un paio di abbracci ma nient'altro, e lei era sull'orlo di una crisi di nervi.

Quel mattino si era presentata a colazione pronta a mangiare in frette e poi decisa a trascinare Draco in un posto tranquillo per parlargli molto seriamente, perché non riusciva più a trattenere quello che aveva incastrato in gola.

Non voleva in nessun modo arrivare vergine al suo primo calore, soprattutto perché il professor Piton le aveva detto che, molto probabilmente, non ne avrebbe avuto che un vago ricordo.

La sua idea di donarsi per la prima volta a un ragazzo che le piacesse davvero era a portata di mano, anche se ora non era più così sicura di cosa provasse davvero Draco per lei, però almeno poteva chiedergli di... soddisfare il suo desiderio, no?

Non avrebbe di certo dovuto essere un grosso sacrificio, per lui, dopotutto!

Appena entrò nella sala da pranzo si avvide che era presente solo Draco.

Si avvicinò titubante, chiedendosi come mai i suoi genitori non ci fossero, e si sedette con un poco caloroso:

"Buongiorno."

"Ah! Buongiorno." Le rispose Draco sollevando gli occhi e riabbassandoli in fretta.

Da come spostava sempre lo sguardo lontano da lei sembrava che non gli piacesse poi molto guardarla e, la cosa, la stava rendendo ancora più nervosa.

Forse Draco aveva chiesto la sua mano perché la sua famiglia si aspettava che sposasse la sua Omega, come suo padre aveva fatto con sua madre, ma lui non sembrava davvero molto coinvolto, alla fine dei conti.

Il premio del Mangiamorte (Snarry Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora