38 - Lo chiameremo Sirius

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Villa Malfoy, 6 febbraio 1999

Astoria Greengrass


Era passato solo un mese da quando lei e Draco si erano ritirati da Hogwarts e, in quel periodo, Astoria aveva smesso di essere una ragazzina.

Il suo cambiamento non era dovuto al fatto che ora era un Omega o che aveva un Alpha, non si poteva nemmeno imputare alla tragica fine di suo padre, ma era dovuto ai suoi nuovi istitutori.

La signora Malfoy, Narcissa, li aveva scelti personalmente dopo accurati colloqui, e Astoria aveva presto intuito quale grande possibilità le fosse stata donata.

Alcuni erano semplici insegnanti delle normali materie che avrebbe studiato a scuola ma la Signora Flamel era invece tutta un'altra storia.

Era vecchia, vecchissima in realtà, perché lei e il suo ormai defunto marito erano sopravvissuti ai secoli usando l'elisir di lunga vita ma, una volta che avevano smesso di prenderlo, lei non era morta.

Non ancora, almeno.

Con tutto il tatto di cui era capace Astoria aveva chiesto come fosse possibile e l'anziana signora le aveva sorriso con il suo viso rugoso e aveva risposto sorniona:

"Cara, le madri vivono più a lungo. E' per questo che dobbiamo essere più forti, perché un giorno vedremo morire i padri dei nostri figli e dovremo continuare a vivere portandoli nel cuore!"

Poi aveva cominciato a insegnarle.

Le aveva detto, senza mezzi termini, che il mondo era diviso in due: c'erano le persone che potevano creare la vita e poi c'erano tutti gli altri. Per lei quella era l'unica verità e da lì aveva continuato a spiegarle:

"Devi imparare come essere più forte perché tua è la responsabilità di curare la famiglia. Ci sono dei trucchi, ovviamente, ed io sono qui per insegnarteli. Quando era solo una ragazzina un poco più giovane di te, li ho insegnati a Narcissa e, adesso che sono sola e ho molto tempo, sono venuta volentieri a soggiornare di nuovo qui nel vostro paese per insegnare a te; potrebbe essere il mio ultimo viaggio, sai?"

Astoria era rimasta affascinata dalla donna che, nonostante fosse piccola, e così curva e fragile che sembrava sempre dovesse spezzarsi da un momento all'altro, era comunque piena di una vitalità che sembrava inesauribile.

Perenelle le aveva insegnato come affrontare al meglio la sua nuova situazione, spiegandole con pazienza che era tutta una questione di equilibrio.

"Devi cercare qual è il tuo punto di forza, ragazza!" L'aveva redarguita il primo giorno di lezioni, quando Astoria si era presentata con gli occhi gonfi, pesanti occhiaie e nessuna voglia di seguire istitutori che parlavano a vanvera di cose di cui non le importava nulla.

Lei era rimasta colpita dalle sue parole e aveva passato il resto della giornata a chiedersi se ci fosse qualcosa a cui potesse aggrapparsi, qualcosa che la aiutasse a restare a galla.

Il suo primo pensiero era stato Draco, che da quando si erano ritirati da scuola era sempre rimasto al suo fianco. Il suo Alpha era diventato piuttosto bravo a capire quando aveva bisogno di stare sola e quando invece necessitava di un abbraccio ma, soprattutto, aveva imparato in fretta che allontanarsi da lei non era una buona cosa e così adesso, quando gli sembrava che lei avesse bisogno di spazio, semplicemente si ritirava in una stanza attigua ma mai più lontano di così.

Astoria aveva cominciato a pensare a Draco come se il ragazzo fosse diventato tutto il suo mondo e, alla sua seconda giornata di lezioni con Perenelle, lo disse all'anziana signora che scosse la testa:

Il premio del Mangiamorte (Snarry Omegaverse)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin