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The A Team- Ed Sheeran
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Sono ancora sconvolta per la notizia.
Non so se essere felice di lavorare affiancata al mio idolo adolescenziale o arrabbiata perché qualcuno, chiunque egli sia, si intrometta nel mio lavoro.

Mentre combatto con me stessa e con le mie emozioni riguardo alla situazione Harry Styles, noto che tutti i miei colleghi l'hanno accerchiato per riempirlo di domande e per stringergli la mano, perfino Ella non è più vicino a me, bensì si è spostata verso di lui con un grosso sorriso sincero stampato sulle labbra.
Tutti stanno acclamando e sorridendo. Sporchi traditori.

Cominciamo male... Zittisco il mio subconscio e mi accorgo di essere rimasta imbambolata nella stessa posizione da un po' di tempo a fissarlo mentre vago nei miei pensieri

«Sig.na Thompson! La sua camicia è un po' troppo grande per il suo piccolo corpicino» ridacchia Harry mentre si avvicina, facendo ghignare quasi tutti i miei colleghi.

Ma che sfacciataggine! Sto per rinnegare la stima che avevo a 20 anni nei suoi confronti

Sorrido stizzita, fingendo che la sia frecciatina non mi sia arrivata dritta nell'angolo imbarazzato del mio cervello. Gli faccio cenno di spostarci dagli altri, lancio un'occhiata ad Ella che capisce di dover mandare via gli altri e li accompagna uscendo anche lei.

Eccoci da soli, Mr. Harry Edward Styles, l'uomo che ho sempre amato platonicamente. Se solo avessi saputo di che pasta fosse fatto.

È Aquario! mi ricorda la me fissata con i segni e capisco tutto in un lampo.

Lui mi guarda in attesa che io apra bocca e ha un ghigno fastidioso stampato in faccia.

Quant'è bello però!

«Mi ascolti Sig. Harry Edward Styles dei miei stivali, potrà anche essere famoso e bello, ma la avverto, non avrà vita facile da me se continuerà con questo atteggiamento» stringo i denti decidendo di rimanere professionale dandogli del lei.

La me 15enne mi darebbe due capocciate se potesse prendere vita dentro di me. Mentre la me 30enne quale sono prenderebbe a sberle la ragazzina fan di questo deficiente.

«Beh vedo che sei informata sul mio conto, sono contento che tu mi ritenga "bello", anche tu non sei niente male» risponde con il solito sorriso provocatorio. Poco dopo aver ricevuto una mia occhiata nervosa, ridacchia, si sporge abbassandosi verso di me in modo da arrivare alla mia altezza e dice «Amore ricordati che sono io il cliente, quindi faresti meglio ad essere gentile con me» fa un occhiolino mentre fa per allontanarsi

«Mi pento di tutti quegli anni in cui ho sperato di incontrarti» mi scappa e lui si volta di scatto spalancando gli occhi inaspettatamente

«Come?» si riavvicina incuriosito dalla mia affermazione

«Hai sentito, e sì, ti do del tu, perché un tempo non ci avrei pensato due volte» sospiro un po' delusa dalle mie vecchie aspettative «Ora devo andare a sistemare delle cose, ci si vede in giro» concludo lasciandolo in sala riunioni, fermo a guardarmi uscire e chiedere la porta alle mie spalle.

Improvvisamente mi scende una piccola lacrima, forse per la delusione. È sempre stato uno dei miei più grandi desideri quello di incontrare la persona famosa per la sua gentilezza, il suo carisma, la sua disponibilità con tutti.
O almeno 10 anni fa era ancora così, che fosse cambiato qualcosa nel frattempo non ne ho idea... Smisi di seguirlo ossessivamente dopo essermi fidanzata a 22 anni con il mio ex fidanzato, però ho sempre avuto quel pallino di incontrarlo un giorno e pensare ad oggi, mi fa star male. Avrei dovuto realizzare uno dei miei sogni, ma si è rivelato una delusione.

The dawn of destiny. H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora