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*la foto vi servirà alla fine*

Canzoni consigliate per questo capitolo (playlist su spotify: the dawn of destiny):

Kiwi- Harry Styles

Crazy in Love- Eden Project

Harry Styles

«Abbassa il volume! Sei impazzito? Ci prenderanno per dei cafoni.» mi urla al di sopra della radio, mi ha lasciato di nuovo guidare e ho messo Kiwi, che si è rivelata la sua canzone preferita, così come la mia dei miei album, ma non gliel'ho detto. Ho alzato il volume al massimo e mi diverte vederla in ansia per l'incontro, per questo continua ad abbassare la musica, mentre io continuo ad alzarla, credo che mi stia odiando oggi.

«Non credo ci prenderebbero per cafoni vestiti in questo modo e con quest'auto. Sembriamo due sposi» dico senza pensarci, mi fa ridere il paragone che ho fatto per descriverci, ma in effetti potrebbero scambiarci per due che si sono appena sposati. Io conciato come un cinquantenne e lei con il suo vestitino bianco stretto che solo Dio sa cosa potrei fargli.

Al mio commento finale mi guarda con gli occhi spalancati, non aspettandosi questo esempio, decido di accontentarla abbassando il volume e lei comincia ad elencarmi tutte le cose che non devo assolutamente fare, chiedendomi per almeno 20 volte di non aprire bocca e rischiare di rovinare tutto.

«Harry, per favore, non fiatare se non è strettamente necessario, evita qualsiasi tipo di discorso imbarazzante, cerca di rimanere nelle tue, ascolta e basta. Ma ti prego-» la blocco dicendole di stare tranquilla per l'ennesima volta.

È davvero in ansia da stamattina, ha a malapena mangiato un toast e continua a stressare le pellicine delle unghie mordicchiandole di continuo. Credo sia un vizio che ha fin da piccola, lo fa sempre quando è preoccupata, anche quando ci siamo incontrati ha iniziato a farlo.

Per un attimo mi viene da ridere al pensiero di nominare cose sconce o fare battute poco caste durante l'incontro, ma cerco di reprimere queste cattiverie e di fare come mi ha detto.

Starò buono e mi comporterò bene.

Melany Thompson

Cerco di respirare profondamente quando arriviamo nel bar dell'incontro, non mi rovinerebbe mai un'opportunità così importante, non penso che mi odi a tal punto.

Quando entrambi scendiamo dalla macchina, mi appoggia una mano dietro la schiena e mi scosto leggermente al suo tocco, non voglio che il nostro cliente pensi chissà cosa.

Non appena entriamo all'interno, un ragazzo ci chiede se siamo in due ad accomodarci e io gli dico di avere un appuntamento con il Sig. Clarke e ci indica gentilmente un tavolino al quale è seduto un ragazzo moro di spalle.

Il locale è molto luminoso, decorato da molte piante, per questo mi piace molto la scelta dell'arredamento, è tutto ricoperto di vetrate ma le pareti sono fatte di piccoli mattoncini e l'illuminazione è molto chiara, rendendo tutto molto confortevole.

Entrambi ci avviciniamo, accompagnati dal ragazzo che ci ha indicato il tavolino; Harry si muove piano accanto a me con gli occhiali da sole appoggiati sul naso, che si toglie dopo essersi accorto di non averne più bisogno all'interno.

Sentendo la nostra presenza, l'uomo seduto al tavolo si volta alzandosi, ci sorride e posso ammirare quanto sia attraente. Un ragazzo alto, moro con degli occhi molto scuri, il suo abbigliamento non farebbe minimamente pensare a nessuno che stia per prendere le azioni di una grande azienda, nonché quella di sua madre: indossa dei pantaloni cargo con una catena penzolante attaccata ai passanti della cintura, una maglietta sottile con una giacca a vento impermeabile. Posso inoltre notare quanto sia giovane, forse la mia età o più giovane. Stringe la mano ad Harry, che sembra sorpreso quanto me, poi, appena si gira a guardarmi, il suo sorriso si allarga, mostrando due fossette come quelle di Harry, mi prende la mano baciandomela dolcemente, fingendo di essere un gentiluomo.

The dawn of destiny. H.S.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang