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Dancing with your ghost- Sasha Sloan

***

Apro gli occhi al suono assordante della sveglia, sento un dolore atroce alla testa, se mi sveglio con il mal di testa, solitamente non scompare per qualche ora.

Mi rigiro nel letto prima di alzarmi e noto con piacere un braccio di James attorno alla vita, le dita affusolate toccano il mio fianco e la sua testa è incastrata tra i miei capelli.

Mi ricordo felicemente che oggi ha il giorno libero, spero non venga chiamato all'improvviso e di riuscire a passare la serata con lui almeno stasera.

Cerco di togliere il suo braccio da me per sgattaiolare  in bagno a prepararmi. Mi trucco leggermente, evitando il rossetto rosso. Opto per un lucidalabbra trasparente, perché quando non sto al cento delle mie forze anche il rossetto rosso mi infastidisce. Applico un filo leggero di mascara e sistemo le sopracciglia. Pettino i capelli mossi e scelgo di indossare una camicetta verde con un completo abbinato nero, giacca e pantaloni, infine indosso degli stivaletti che verranno coperti dalla piega del pantalone.

Sono le 7.45 e ho ancora un po' di tempo perché oggi comincio di lavorare alle 9.00.

Mi dirigo in cucina e aprendo il frigo decido di prepararmi una macedonia con la quantità estrema di frutta che ha comprato James che se non mangio al più presto marcirà di sicuro.

Finita la mia colazione, prendo cappotto e chiavi per raggiungere l'auto nel garage. Passo velocemente al drive in di Starbucks e ordino il mio solito Caramel Macchiato. Mentre raggiungo l'agenzia ascolto la mia solita playlist e canticchio.

Non appena entro nel parcheggio della mia azienda, con la scritta "riservato", vedo un auto ancora con i fari accessi e la musica a volume altissimo che rimbomba nel parcheggio. Impreco mentalmente sentendo il mio mal di testa aumentare.

Sbatto la portiera stizzita e il ticchettio dei miei stivali avvertirebbero chiunque del mio arrivo. Mi avvicino al finestrino oscurato della Range Rover nera dalla quale proviene tutta quella musica e sbatto il palmo della mano insistentemente per farmi sentire.

È a quel punto che il finestrino si abbassa e compare Harry che mi guarda con aria confusa.

Avrei dovuto aspettarmelo

«Che bisogno c'è di tenere la musica con il volume così alto alle 9 del mattino. Abbassa!» Urlo per sovrastare la musica mentre lui ride abbassando però il volume

«Ti da' energia! E in più sono ancora le 8.45, quindi ho ancora 15 minuti» mi dice mentre sospiro ringraziandolo mentalmente di aver abbassato

«Tu non sei normale!- alla mia affermazione rialza drasticamente il volume- Ti prego abbassa, questa musica alta non fa che peggiorare il mio mal di testa!» Gli urlo quasi implorandolo

Inaspettatamente sembra ascoltarmi e la spegne subito.

«Bastava dirmelo prima, non ti preoccupare. Però aspetto le 9 prima di entrare, per cui fumo prima una sigaretta» dice tranquillo

Harry fuma? Mi ricordavo che lui odiasse il fumo

«Fumi?» chiedo accigliata

Lui ridacchia «Scherzo, volevo vedere se ti ricordassi che non mi piace fumare. Anche se ammetto che a volte mi capita, quando sono arrabbiato» dice in tono scherzoso e io annuisco

«Va bene, io entro. A dopo allora» faccio per andarmene e lui esce dall'auto con due caffè

Io ho già bevuto il mio in macchina, ma non dico nulla perché sono curiosa di sapere se è per me. Già sono abbastanza confusa sul perché mi stesse seguendo quando aveva appena detto che avrebbe aspettato le 9.
Ignoro la sua presenza dietro di me ed entro nell'edificio.

The dawn of destiny. H.S.Where stories live. Discover now