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ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO CONTIENE CONTENUTI ESPLICITI A FINI SESSUALI, sei statx avvertitx

*nessuna prospettiva* (Ascolta Venom- Little Simz)
New York, Oggi.

Erano le 6 del pomeriggio, ma fuori era già buio, New York è pericolosa di notte, ma non per tutti, perché se una città fa paura di notte, non è colpa dell'ambiente, ma delle persone che la rendono tale. L'uomo camminava sul marciapiede a passo svelto, come se fosse in ritardo per un appuntamento, lui non aveva paura, sfidava il timore, si addentrava nei piccoli vicoli stretti, negli angoli più nascosti della città. Le sue scarpe nere tamponavano sul cemento ed il loro rumore echeggiava nell'aria, stava aspettando qualcuno quando aveva deciso di fermarsi sotto un piccolo ponte che portava alla strada principale, ma quella strada era buia e isolata evitando sguardi inosservati. L'uomo magro si guardava attorno come se stesse controllando che nessuno fosse nei dintorni a guardarlo, ma non per paura, per nascondersi.

«Blue.» era stato chiamato da dietro un'auto nera parcheggiata poco più avanti. Si era girato per guardare l'uomo calvo che lo stava fissando.

«Padre. Perché mi hai chiamato? Sto facendo tutto ciò che mi hai detto» aveva risposto all'uomo che l'aveva creato.

Padre e figlio, che si parlavano così formalmente, quasi come se non si conoscessero affatto. L'uomo aveva insegnato a suo figlio che avrebbe sempre dovuto rivolgersi con un tono rispettoso nei suoi confronti. Non capiva il perché l'avesse convocato per parlargli, lo faceva solo quando stava sbagliando qualcosa nel suo lavoro.

«No, Blue. Non ti ho detto di fare quello che stai facendo, farai saltare il nostro lungo lavoro, lo sai quanti soldi vale quella donna.»

Sarebbe stato nei guai con suo padre se il piano non fosse riuscito, lei era come una moneta di scambio e valeva molto, il suo compito era di trascinarla nel bivio e di accompagnarla direttamente nella bocca del lupo.

«Quel cantante perdente le sta sempre addosso, non posso fare diversamente.»

La luna cominciava a comparire nel loro campo visivo e la luce fioca illuminava leggermente i loro volti.

«Come sarebbe? Lei è fidanzata, chi è lui?» aveva chiesto l'uomo senza capelli al figlio più giovane.

«Lo so bene che è impegnata, padre. Lui è Harry Styles, è molto fam-» sta per concludere la frase, ma l'uomo con il suo stesso sangue lo aveva fermato per interromperlo.

«So perfettamente chi è, un pezzo grosso, troppo. È pericoloso per il nostro piano, potrebbe mandare tutto a monte, devi sbarazzartene.» era sicuro di ciò che diceva, non aveva paura di lui, ma avrebbe complicato di molto le cose, non potevano perdere di vista quella donna.

«Okay, era quello che avevo già in mente. Dammi massimo 3 settimane e lo consegnerò ai tuoi uomini, vedranno loro che farne.»

«Che non si prolunghi la situazione e dovrai portarmelo tutto intatto, potrebbe tornarci utile con la ragazza se si è affezionata almeno un po'.» era pensieroso l'uomo alto e calvo, si massaggiava spesso la poca barba cresciuta, ancora da radere, avrebbe ottenuto ciò che voleva.

«Eccome se si è affezionata, padre. Posso assicurartelo.»

«Allora ce li abbiamo in pugno, due in uno.»

La loro conversazione si era improvvisamente stoppata, quando un'auto aveva sterzato facendoli girare e zittire, erano subito dopo entrati nell'auto dell'uomo più vecchio e forse avrebbero continuato la conversazione in macchina o forse avrebbero taciuto fino casa, ma tanto si erano già detti tutto. Il loro piano era chiaro, il loro obbiettivo lo era.

The dawn of destiny. H.S.Where stories live. Discover now