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Il destino opera in modi misteriosi, quasi incomprensibili, può spaventare il modo in cui gioca con le persone ed i sentimenti altrui. È vero che esiste il libero arbitrio, ma è totalmente distaccato dal concetto di destino, poiché il destino sa già la scelta che ognuno di noi andrà a prendere e agirà di conseguenza. Tutto è già scritto, dall'inizio dei tempi fino alla fine di essi. Se due persone sono destinate ad incontrarsi e ad unirsi, in un modo o nell'altro accadrà, ma, come ho già spiegato, il destino agisce in modo bizzarro, talvolta anche in momenti poco opportuni.

- Ascolta "Everybody wants to rule the world" di Lorde -

New York - Rockefeller Agency
9.35 p.m.

«Mi raccomando, le chiavi non lasciarle nel cespuglio come ieri, tanto le avremo soltanto per poco, domani o dopodomani ci sistemeranno l'impianto elettrico e riavremo i badge con le proprie password per entrare in azienda, ma per ora ricordale di portarle con te, tanto aprirai tu domattina.» aveva ordinato la signorina Thompson.

«Sarà fatto, buona serata capo, a domani.»

Melany aveva lasciato l'agenzia di fretta, una serata di allenamento assieme ad Ella con le armi la aspettava. Ci avrebbe pensato una sola persona a chiudere l'azienda, ma lei non si aspettava fosse proprio quella persona ad organizzare la sua disfatta, non si sarebbe aspettata di essere pugnalata alle spalle da una persona così vicina a lei.

Erano passati solo alcuni mesi dal giorno in cui i due innamorati avrebbero potuto riunirsi, ma, a causa della scelta di uno dei due, erano tornati entrambi alle loro vite separate, apparentemente perfette, ma così lacerate da far male a chiunque conoscesse la storia dei due. La donna dai capelli corvini, ormai corti da qualche anno, era dovuta partire per Londra dopo aver ricevuto una proposta di lavoro alla quale non poteva assolutamente rinunciare, sarebbe andata nella città natale dell'amore della sua vita, ma soltanto per un incontro con un possibile futuro cliente, successivamente, sarebbe tornata a New York senza fermarsi un giorno di troppo, una sola notte qualora il colloquio fosse andato male, due notti se fosse andato per il verso giusto, soltanto per organizzare i futuri incontri per il contratto.

Era ormai buio a New York, e nonostante fosse una città piena di vita ad ogni ora del giorno, nelle piccole stradine della grande metropoli si nascondeva sempre un pericolo dietro l'altro; chiunque volesse passarla liscia, senza cercarsi problemi, evitava quelle vie così isolate e spaventose, ma Melany era abituata a conservare sempre una pistola di riserva nella tasca esterna della sua borsa da lavoro e aveva spesso la brutta abitudine di percorrere le sue scorciatoie poco sicure. Si muoveva quasi sempre con la sua auto per raggiungere l'agenzia, mentre quel giorno, invece, aveva ben pensato di andare a piedi la mattina stessa e, successivamente, sarebbe andata direttamente nel capannone arrangiato da Ella, Melany e la madre del suo ex fidanzato defunto, ormai da anni la loro istruttrice di combattimento.

Un tonfo, uno scatto molto veloce, un forte dolore dietro la schiena incastrata contro le pietre di un vecchio edificio, il fiato sul collo di un uomo coperto da una bandana rovinata nera, il muro freddo si percepiva sotto lo strato spesso dei vestiti di lei, mentre aveva la visuale di due occhi chiari che sembrava aver già visto, l'uomo la teneva ferma per il collo e torreggiava leggermente su di lei, non voleva strozzarla, o avrebbe stretto più forte, ma voleva spaventarla.
La dolce signorina Thompson, però, era più veloce e più furba, le era bastato il primo rumore dei passi che la seguivano poco prima di essere stata presa d'ostaggio, che aveva sfilato con silenzio e scaltrezza l'arma nascosta, puntandola dritta alla testa di quell'uomo misterioso non appena l'aveva bloccata al muro.

«Prova soltanto a stringere ancora un po' la presa sul mio collo e giuro su Dio che ti farò saltare il cervello proprio qua» aveva minacciato senza timore mentre fissava quegli occhi chiari contornati da ciglia lunghe e scure che la guardavano senza proferire parola.

In seguito si era staccato di colpo per l'insistenza dello sguardo di lei, la mano di Melany restava stretta alla pistola e mirava ancora alla testa di lui, nonostante non avessero più nessun tipo di contatto fisico.

«Ora vattene prima che mantenga la promessa che ti ho appena fatto. E puoi dire alla tua banda di delinquenti che sono sempre un passo avanti a loro.» aveva sbottato mentre lui si allontanava e prendeva a correre, lasciando cadere appositamente dalle sue tasche un biglietto. 

"Quando il giorno incontrerà la notte, il nemico risorgerà per riprendersi ciò che gli spetta"

La ragazza era sbigottita e perplessa, ma aveva pensato fosse qualcosa per non lasciarla dormire la notte, quindi aveva infilato di fretta il pezzo di carta nelle tasche del suo cappotto, prima di aumentare la velocità del suo passo per raggiungere il luogo.

Nel frattempo, nell'agenzia rimaneva ancora una piccola luce accesa pronta ad accogliere un uomo di media statura con una berretta invernale, il quale avanzava determinato verso la persona che tradiva la fiducia di chi le aveva dato il lavoro.

«Il piano funzionerà di sicuro, il mio socio si farà trovare nel bar in cui è organizzata la festa del Sig. Styles»

«Saprà già di cosa parlare con la signorina Thompson? È giovane, ma è molto furba, potrebbe capire che non si tratta di nessun cliente.»

«Il mio socio possiede realmente un brand da sponsorizzare, per questo motivo non si accorgerà di niente. Poi il motivo principale per il quale sarà lì è far si che incontri il ragazzo, il resto non importa.» aveva spiegato cercando una busta sigillata nera è una bianca dal suo giubbotto nero.
«Ecco. Questa bianca la lasceremo qua, così domani chi la vedrà per primo la consegnerà a Melany. Quest'altra invece è la tua ricompensa, mi raccomando.»

Aveva lasciato l'edificio a passo svelto e, poi anche la persona che ne possedeva le chiavi, aveva chiuso tutto e spento ogni luce affrettandosi ad uscire, stavolta le chiavi le aveva portate con sé, proprio come aveva chiesto il suo capo, come se fosse l'unica cosa fondamentale per riparare ai danni che le stava facendo passare nonostante Melany si fidasse ciecamente di quella figura all'interno dell'agenzia.

Mai si sarebbe aspettata un tradimento del genere che l'avrebbe portata alla sua rovina, proprio da chi conosceva ogni segreto dell'azienda, ogni cliente e ogni chiamata, se solo il suo capo avesse saputo quante volte aveva respinto le chiamate di Harry Styles, non dando mai la minima possibilità al ragazzo di poter sentire di nuovo la voce di Melany Thompson. Ora invece si trovava a collaborare con quella banda che progettava proprio di far incontrare nuovamente i due amanti.

La vera domanda è: Perché dovrebbero far questo favore romantico proprio a chi volevano distruggere?

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Rieccoci persone stupende!!
Corto, ma importante, il prossimo capitolo arriverà moooolto presto!! seguitemi su instagram @mmelsquad lì pubblico quando aggiorno 🫶🏻
Al prossimo capitolo, aspetto i vostri riscontri.

Un bacione grande
Mel

The dawn of destiny. H.S.حيث تعيش القصص. اكتشف الآن