Capitolo 18

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Pov's Aria

''sono andata alla partita''

Leggo il messaggio di Kat subito dopo averlo ricevuto. Non voglio disturbarla, la chiamerò dopo.

-Aria- mi chiama l'infermiera. E' una donna di bassa statura, con i capelli rossi e un sorriso che illumina la stanza. Abbiamo iniziato a darci del tu appena sono entrata in ospedale.

-Ciao Morgan- mi sorride ed entra nella stanza con il dottore al suo seguito; ha una cartella in mano e la fissa attentamente come se le parole cambiassero da un secondo all'altro.

-Buonasera-mi saluta il dottore posando la cartella.

-c'è qualcosa che non va'- chiedo preoccupata, già immagino di avere un irreparabile trauma, che mi costringerà a stare nel letto tutta la vita.

-può andare- disse sorridente,

-che significa?- chiesi

-che se firmi i documenti ti dimettiamo subito, altrimenti domani mattina- mi spiegò Morgan,

-ma pensavo che dovessimo fare altri esami-

-no non servono, ho qui nella cartella, si è ripresa. Tra una settimana venga a farsi controllare, così vedremo le condizioni della ferita. Comunque per adesso, lei sta bene e può tornare a casa.- mi spiegò il dottore, beh... se lui diceva che stavo bene?! -solo... stia a riposo d'accordo?-

-certo è fantastico- esclamai.

Il dottore uscì dalla stanza, mentre Morgan correva ad abbracciarmi. Pensai a Kat. In teoria avrei dovuto chiamarla, ma stava alla partita e non volevo proprio farlo, avrei chiamato qualcuno, preso l'autobus oppure sarei andata a casa a piedi.

-Aria c'è un ragazzo fuori, un poliziotto ad essere precisi, è tutto apposto? Lo faccio entrare?- mi domandò preoccupata -si fallo entrare-

Immaginavo già chi potesse essere, ma volevo esserne sicura, del resto non capivo davvero perchè quella persona fosse lì, lo apprezzavo, ma non lo comprendevo, non del tutto.

Morgan annuì e uscì dalla porta, nel frattempo io mi sporgevo per prendere l'acqua poggiata sul comodino. Ne bevetti un po', mentre aspettavo l'arrivo di questo poliziotto. La porta si aprì mentre poggiavo la bottiglietta d'acqua sul comodino.

Jordan Parrish mi rivolse un sorriso appena mi vide. Era in divisa da poliziotto, probabilmente doveva essere uscito pochi minuti prima da lavoro.

-ciao- disse mentre si avvicinava e un po' esitante, mi abbracciò. Sentivo il suo profumo invadermi, sapeva di sapone e bagnoschiuma alle mandorle.

-ciao- dissi mentre si allontanava. Aspettavo Morgan che avrebbe dovuto portarmi i fogli da compilare per la dimissione. 

-sono appena uscito da lavoro- disse sedendosi sulla sedia accanto al letto. Appoggiò la schiena alla spalliera che probabilmente non era neanche comoda e un pò esitante mi prese la mano. 

-come stai?- mi chiede

-bene- rispondo -così bene che hanno deciso di dimettermi- 

-è fantastico- dice con entusiasmo

annuisco -adesso l'infermiera dovrebbe portarmi tutti i documenti da compilare- 

-tu invece?, come va al lavoro?- chiesi

-bene, nessun nuovo caso, solo multe o piccoli furti, ma niente di grave- 

-almeno non è niente di preoccupante- dissi pima che l'infermiera, Morgan ,ovviamente, mi portasse tutti i documenti. 

I love you, Liam DumbarWhere stories live. Discover now