Capitolo 19

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Mi sento leggera. Nuoto nell'acqua come se mi stessi librando nell'aria. E' così bello nuotare. Senza nessuno che ti impedisce di essere ciò che sei. Senza qualcuno alle calcagna che cerca di ucciderti. Sono in un lago non riesco a vedere il fondale, non chiaramente almeno. La mia pelle crea dei riflessi blu, che sembrano raggi solari viola. Non ho il controllo della mia testa, dei miei pensieri e del mio corpo. Ho fame. Ma non so che mangiare. Conoscendomi la prima cosa che mi capiterà davanti farà una brutta fine.

Riesco a vedere la Luna attraverso l'acqua. E' piena, nelle prossime ore passerà e per allora chissà dove mi ritroverò, forse nell'Atlantico. Poi passata la Luna Piena mi ritrasformerò e allora mi ritroverò in mezzo al nulla, senza avere la minima idea di cosa fare.

Vedo due sagome vicino alla riva. Emergo dall'acqua, facendo i conti con l'aria fresca dell'inverno e vedo quelli che sembrano due ragazzi lottare. A primo impatto sembra che stiano facendo una rissa, ma guardandoli con attenzione, gli occhi si posarono sugli artigli, e sugli occhi di differente colore.

Il ragazzo più grande butta a terra il ragazzino, come se pesasse un grammo. Il ragazzo più piccolo quello dagli occhi gialli, fissa il ragazzo e cerca di scappare, ma l'altro lo afferra dalle spalle e cerca di tenerlo fermo.

Il ragazzo dagli occhi gialli incrocia i miei occhi per un solo istante. Tutto in me prende vita. La mia mente è sotto controllo, riesco a capire a pieno ciò che accade intorno a me. Le sensazioni che provo, il mio corpo a contatto con l'acqua e il fatto di non dover respirare.

I due ragazzi a cui in precedenza non riuscivo a dare un nome mi sembrano così familiari. Prima non li distinguevo perchè non li conoscevo, ma adesso so chi sono, o meglio cosa sono.

Con le orecchie fuori dall'acqua riesco a sentire ciò che si dicono. Il ragazzo più grande che adesso si è girato distrattamente verso la distesa d'acqua, ha gli occhi rosso fuoco.

-Liam- urla.

Mi è tutto più chiaro, tutto prende forma. Una forte luce acceca i due ragazzi mentre la mia vista si offusca e ricado nell'acqua. Sento le forze del mio corpo venir meno. Tocco il fondale, mentre fisso la luna che ormai è diventata solo una chiazza di luce.


Mi sveglio nel letto tutta intorpidita. Ricordo il sogno perfettamente, il punto è che non è nemmeno un sogno, ma un ricordo.

Ho incontrato Liam prima del nostro incontro a scuola. Lo capisco solo adesso. Non mi ricordo mai ciò che faccio quando sono trasformata, alcune volte rivivo la situazione tramite i sogni.

Il fatto che avessi sognato un evento avvenuto in una notte di Luna piena, mi preannunciava ciò che già sapevo. Stanotte ci sarebbe stata la luna piena.

Mi metto seduta sul letto e fisso la sveglia sul comodino. Sono solo le 7:42 del mattino, la sveglia era impostata per le 10, di solito il sabato non mi alzo mai così presto, ma visto il giorno, non sarà la prima cosa strana che farò oggi e nemmeno l'ultima,

Mi alzo dal letto controvoglia e mi trascino per le scale come un automa. Il mio corpo è pesante. Ho sonno, ma non rimango a letto perchè tanto so che non mi riaddormenterò mai.

Arrivata in cucina e mi accorgo di Aria che sta preparando la colazione. Pancake e spremuta d'arancia, fortunatamente oggi non sarei dovuta andare a scuola. Lei si alzava spesso presto, per abitudine credo. Probabilmente stava preparando i pancake che avrebbe messo in frigo per me.

I muscoli mi dolevano e avevo uno strano sapore in bocca, che sapevo che non se ne sarebbe andato neanche con quintali di dentifricio.

-buongiorno- mormorò, -come stai?

I love you, Liam DumbarWo Geschichten leben. Entdecke jetzt