Capitolo 35

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<Ecco il mio!> urlo riconoscendo il mio borsone sul nastro nero

Jason ha insistito affinché imbarcassimo i nostri bagagli anche se io avevo portato un borsone apposta per non farlo.

Odio imbarcare le valigie, ho sempre paura che vengano spedite da qualche altra parte, dato che mi è capitato una volta.

<Andiamo> dice una volta recuperata anche la sua valigia ed io annuisco seguendolo verso l'uscita dell'aeroporto

Il volo è stato tranquillo, dopo poco tempo abbiamo entrambi preso sonno quindi diciamo che il tempo è volato.

Sono felice di essere tornata nella mia città, ricordo quanto stavo male il giorno che l'ho lasciata, ma ora è tutto diverso.

Io sono diversa, la mia vita è diversa e, fortunatamente, quel cambiamento ha portato tante cose belle nella mia vita, come il ragazzo incasinato al mio fianco.

Usciamo dall'aeroporto e subito troviamo un taxi. Jason da le indicazioni del nostro B&B mentre io mi lascio cadere sullo schienale e guardo fuori dal finestrino.

I viali costellati da palme e villette scorrono al mio fianco. Palm Springs è davvero bella, certo viverci è un po' noioso perché non è tanto grande e non ci sono infinite cose da fare, ma per le vacanze è perfetta.

Ci sono tantissimi campi da golf qui e ricordo che era una delle passioni di mio padre. Quando ero molto piccola ci andavamo tutte le domeniche e facevamo anche i barbecue.

Ovviamente lui provò ad insegnarmi a giocare, ma ero troppo piccola. Non che ora sarei mai capace...

Dopo una decina di minuti il taxi parcheggia fuori un grande palazzo bianco circondato da prato inglese.

I B&B qui sono così, non sono altissimi e non sono molto moderni, ma quasi tutti hanno una piscina e il prato inglese.

Ringraziamo il tassista, prendiamo i nostri bagagli ed entriamo nella struttura dove troviamo un uomo in divisa ad attenderci alla reception.

Facciamo il check-in e poi l'uomo ci spiega alcune cose riguardanti la nostra stanza, la colazione, la sicurezza etc.

<Ecco a voi la chiave, la stanza è la 106 all'ultimo piano> fa un sorriso e ci saluta dandoci la nostra chiave

Ringraziamo ed entriamo in un enorme ascensore poiché sono davvero stanca e non avevo intenzione di fare tutte quelle scale a piedi.

<Cosa vuoi fare ora?> chiedo a Jason per spezzare il silenzio mentre l'ascensore ci porta su

Sono ancora le sei di pomeriggio e non ho la minima idea di cosa Jason abbia intenzione di fare...

<Andiamo a fare un giro e poi a cena> dice tranquillo e non posso fare a meno di pensare che sembriamo davvero due fidanzati in vacanza

<Dove?> chiedo curiosa

<Lo vedrai> fa spallucce ed io sorrido

<Stai diventando romantico, Morris?> lo prendo in giro inarcando un sopracciglio

<Ti piacerebbe, nana> fa una risata che ricambio

Le porte si aprono e un lungo corridoio con tante porte si mostra davanti a noi. Camminiamo fino ad arrivare alla stanza 106 e poi ricordo di essere io ad avere le chiavi.

Prendo la carta che ci ha detto essere una chiave elettronica e cerco di capire come usarla. Non sono andata spesso in albergo quindi non so come funzionano questi aggeggi.

You are the light to my shadowWhere stories live. Discover now