Capitolo 17

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<Beh lo è anche per me, ma se sono sicuro di una cosa, è che provo qualcosa per te Ally e questa volta farò andare le cose nel modo giusto> mi dice prima di far unire le nostre labbra in un bacio che stavo aspettando da tanto tanto tempo.

Mi tiene stretta a lui ed io assecondo il bacio perché tutto il mio autocontrollo è andato a farsi fottere non appena le nostre labbra si sono scontrate.

È un bacio passionale e desideroso. Provo così tante emozioni che non riesco neanche a gestirle e questo mi spaventa ancora di più.

Ho troppa paura di cadere nel buio per rischiare e sono una codarda, lo so bene, ma non posso far a meno di scappare quando ho paura di qualcosa.

So che dovrei affrontare le mie paure, ma da quando mio padre è andato via, io non riesco a fidarmi più di nessuno perché il dolore che si sente quando una persona ti lascia è troppo forte.

Questi pensieri bastano a farmi riacquistare un po' del mio autocontrollo, quanto basta per interrompere il bacio.

Gli metto le mani sul petto per allontanarlo e mi alzo di scatto dalle sue gambe.

<Io... io non posso!> dico allontanandomi

Lui mi guarda con uno sguardo indecifrabile e non riesco a capire cosa pensa, forse mi starà prendendo per pazza!

<Perchè Ally ? Dimmi una volta e per tutte perché non puoi!> dice lui quasi ulrando ed avvicinandosi a me.

Non so cosa rispondergli perché non posso assolutamente dirgli la verità.

Non posso dirgli che ho paura di provare qualcosa di troppo forte per lui, non posso dirgli che ho paura di restare delusa e sicuramente non posso dirgli che ho paura di soffrire perché sono una vigliacca che scappa dai problemi.

Mi guarda aspettando una risposta ed io dico la prima scusa che mi passa per la testa.

<Sto con un altro> mento distogliendo lo sguardo.

È la scusa più stupida e insensata che potessi dire, ma non mi è venuto nient'altro in mente.

Il suoi occhi sono pieni di rabbia e delusione ed io mi maledico mentalmente per essere così cretina.

<Stai mentendo!> urla lui e capisco che si sta arrabbiando parecchio.

Ha le mani chiuse in a pugno e le vene del collo che sembrano quasi gli stiano per esplodere.

<È così Jason, scusami> continuo a mentire io.

<Chi è ? Dimmi chi cazzo è Allyson!> urla ancora più forte avvicinandosi a me e prendendomi il polso

È così arrabbiato che mi fa quasi paura, quindi scuoto solo la testa in segno di negazione.

<Ho detto che devi dirmi chi cazzo è!> mi urla contro e aumenta la presa sul mio polso.

Mi stringe così forte che caccio un gemito per il dolore lancinante e sembra quasi che questo lo faccia rendere conto solo ora della situazione.

Lascia la presa e si allontana velocemente ed io mi prendo il polso e lo massaggio lentamente.

Jason mi dice qualcosa ma io non sento una parola. La mia testa è da un'altra parte e l'unica cosa che devo fare in questo momento è andare via di qui.

Guardo un'ultima volta Jason e poi comincio a correre. Corro più velocemente che posso, corro senza una meta, corro cercando di scappare da me stessa e dai miei casini, corro perché in questo momento, è l'unica cosa che posso fare.

You are the light to my shadowWhere stories live. Discover now