𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 5

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Salutai velocemente mia madre e con un movimento scattante scesi dalla macchina, mi diressi verso la panchina davanti scuola in cui ci mettevamo sempre io ed i miei amici nell'attesa che la campanella suonasse.

In lontananza vidi Brooke seduta con i piedi sulla panchina ed il cellulare in mano, con Payton accanto che ripassava qualcosa. Andai verso di loro a passo svelto e tolsi loro dalle mani il libro ed il telefono, «ma che cazzo!?», esclamò confusa la mia amica.

«Uhuh bambola, tuo padre è un ladro per caso?», disse Payton con un sorrisetto, «perché mi hai appena rubato il libro dalle mani», tornò serio e alzò le sopracciglia, «stavo ripassando francese»

Ignorai completamente quello che stavano dicendo, «ce l'ho fatta.», mi si fermò il fiato non appena pronunciai quelle parole, guardavo entrambi con occhi colmi di gioia.

I miei amici mi guardavano con espressione interrogativa, come se la loro mente si stesse perdendo nel capire a cosa mi riferissi, «ce l'ho fatta», ripetei con un sorriso entusiasta stampato sulle labbra, «ho shiftato.»

Gli occhi di Brooke si spalancarono e si alzò di scatto dalla panchina, venendo verso di me, «sei seria?», domandò incredula.

Payton continuava a guardarmi perplesso, «dai Brookie, e tu che ci credi pure», esordì, «ci sta prendendo per il culo, palese»

«Ragazzi, ho davvero shiftato.», i miei occhi erano lucidi dalla felicità, «ce l'ho fatta, era tutto così reale!», esclamai con un sorriso immenso, «il trio, i luoghi, ogni odore, ogni suono e...Draco»

Payton, non appena si rese conto che io dicessi sul serio, si alzò di scatto dalla panchina con la bocca spalancata, «aspetta, quindi non ci stai prendendo per il culo», disse, «o sì?», domandò ancora incerto.

«Ci sono riuscita davvero!», esclamai con un piccolo saltello, senza far andare via quel sorriso che avevo sulla faccia.

Brooke emise un piccolo acuto e si mise a saltellare, «non ci credo, non ci credo, non ci credo!», mi prese a braccetto e mi trascinò con se attaccandosi a me, «devi raccontarmi tutto»

Il ragazzo fece lo stesso dal lato opposto, «avete scopato?»

Risi, «no, Pay, quello lì mi detesta»

«Quanto ci sei stata?», chiese la bionda, impaziente di sapere tutto.

Scossi la testa ridendo, «solo un giorno», risposi.

«Un solo giorno!?», alzò un sopracciglio il ragazzo, «sul serio? Oh andiamo t/n, ma dobbiamo insegnarti tutto noi?»

Lo guardai confusa, «mi sono risvegliata nella cr il giorno dopo, non l'ho mica scelto io»

«Safe word», alzò le spalle Brooke, «puoi stare lì quanto ti pare e tornare nella cr quando vuoi, basta solo sceglierne una»

«Safe word?», chiesi.

«Safe word», ripetè il ragazzo, «è una parola ti permette di tornare nella cr non appena la pronunci, così determinerai tu quanto stare lì»

Sbuffai, «e perché questa cosa me la state dicendo solo adesso!?», tuonai irritata.

Entrambi risero, «non eri quella che si era informata alla perfezione?», rispose la ragazza.

Ruotai gli occhi e la campanella suonò, così entrammo in classe. Durante il tragitto per tornare a casa, Payton e Brooke mi tempestarono di domande su quanto accaduto nella mia dr.

Arrivai finalmente a casa, aprii la porta in legno cigolante e gettai goffamente lo zaino per terra. Presi il quaderno su cui avevo fatto lo script e mi sedetti sul letto mentre toglievo con i piedi le mie scarpe, sfogliando le varie pagine a righe.

You saved my life | Draco Malfoy (+16)Where stories live. Discover now