𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 7

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Mi risvegliai nel giardino comune, mi accorsi subito che ci fosse l'alba. Mi alzai, l'erbetta pungente era fresca a causa della notte che si posò quiete sul prato.

Tornai in sala comune, controllai il calendario appeso sul muro in pietra della stanza e mi resi conto che era passata una settimana dall'ultima volta che andai in dr.

Gli altri studenti iniziarono a scendere, pronti per fare colazione, così anche i miei amici, «buongiorno, come mai già in piedi?», mi domandò Hermione, «di solito dobbiamo buttarti giù dal letto», rise.

«Non avevo sonno», risposi, lasciandomi scappare anch'io una risata, «che si fa oggi?»

«Tre manici di scopa», disse Harry, «oggi abbiamo voglia di burrobirra»

«Andata», accettai.

Il pomeriggio, dopo le lezioni, ci riunimmo al pub per bere qualcosa, ma vidi entrare Draco. Si fermò sui suoi passi non appena ci vide, capii subito di quale situazione si trattasse, ricordavo benissimo quella scena.

Quella notte, sapevo dove si stesse dirigendo Draco, così uscii dalla torre Grifondoro facendo meno rumore possibile e andando velocemente verso la stanza delle necessità.

Inaspettatamente vidi Draco, rivolto di spalle, davanti a me che camminava. Iniziai a camminare più lentamente tentando di non far rumore e mantenendo una certa lontananza. 

Dopo un po' svoltò l'angolo, ma il corridoio era vuoto;
Non lo vidi più, non c'era più traccia di Draco.

Lo cercai con lo sguardo, ma quel corridoio era buio e vuoto, illuminato solo dalla lieve luce lunare che vi era fuori dalle finestre.

Improvvisamente qualcuno si avventò su di me con un movimento scattante, quasi simile a quello di un predatore. Fece scontrare la mia schiena contro il muro, causandone un forte impatto, lasciando che dalle mie labbra uscisse un sussulto.

Il suo profumo varcò violentemente le mie narici, le sue mani si posizionarono sul muro, entrambe alle due estremità della mia testa.
Alzai lo sguardo, incrociando i suoi occhi intensi. Il suo sguardo mi lacerava, ma io lo ricambiai fulminandolo ancora di più.

-Eh no, non stavolta.-, pensai con determinazione.
Feci roteare la lingua attorno la guancia lanciandogli uno sguardo di sfida, lo presi dalle braccia in modo avventato e capovolsi interamente la situazione, facendolo ritrovare con la schiena contro il muro, «adesso come la mettiamo, Malfoy?»

Alzò le sopracciglia, la sua espressione era sorpresa e le sue labbra emisero un ghigno. Afferrò le mie braccia con una presa salda e ribaltò nuovamente la situazione, il suo ginocchio si posizionò in mezzo alle mie gambe in modo tale che io non potessi muovermi.

Afferrò entrambe le mie mani e le pressò contro il muro, stringendo la presa sui miei polsi, «allora, Evans, ripropongo la domanda.», i suoi occhi colmi di odio mi divoravano l'anima, «come la mettiamo?», alzò e abbassò velocemente le sopracciglia.

Strinsi i denti ricambiando il suo sguardo, non volevo dargliela vinta, non di nuovo, «fottiti, Malfoy.», sibilai a denti stretti.

Egli strinse ancora di più la presa sui miei polsi e spinse ancora di più il mio corpo contro il muro, facendo pressione con il ginocchio. I nostri visi erano estremamente vicini, potevo sentire il suo respiro caldo che mi sfiorava.

«Perché cazzo continui a seguirmi?», domandò con irritazione, «ti ho già detto che non amo ripetermi, e ti avevo avvisata sul fatto che quella sarebbe stata l'ultima fottuta volta.»

«Non ti stavo seguendo.», pronunciai guardandolo dritto negli occhi con determinazione.

Il suo sguardo incrociò il mio, i suoi occhi grigi sprofondarono nei miei mentre la sua presa sui miei polsi si alleggerì lentamente. Strinse le palpebre e tornò a stringere le mani con risolutezza, «pensi che non me ne sia accorto?», alzò i toni, «sono giorni che continui a seguirmi ovunque vada, mi spieghi che cazzo vuoi da me?!»

You saved my life | Draco Malfoy (+16)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora