𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 15

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Degli schizzi d'acqua mi piombarono addosso, bagnando le mie guance, finché la mia schiena non si scontrò contro qualcosa di duro;

Aprii gli occhi di scatto, «ma che cazzo!?», esclamai, lasciando che due risate mi trapanassero le orecchie.

«Buongiorno dormigliona», George si sedette sul mio letto, ridacchiando del fatto che fossi stesa per terra con la coperta addosso.

Fred si piegò alla mia stessa altezza, mantenendo anche lui un sorrisetto divertito sul volto, «non ti sforzi neanche di alzarti presto, il giorno in cui torniamo ad Hogwarts?», continuò.

«Che brutta accoglienza!», esclamarono in simultanea, per poi venire interrotti da Hermione, che usciva dal bagno.

«Dai ragazzi, uscite, o chiamo Percy. Non voglio ripetermi ancora, devo sistemarmi», sbuffò la mia amica, prendendo la mia coperta da terra e sollevandola sul letto.

I gemelli uscirono ed Hermione volse lo sguardo verso di me, «buongiorno», sorrise, «come ti sono andate queste vacanze natalizie?», si diresse verso la sua valigia, iniziando a disfarla.

Come sono andate? Non lo so neanche io.

Mi stropicciai gli occhi e feci un sospiro assonnato, «niente di eclatante», feci spallucce, «il polpettone era probabilmente andato a male e Lee Jordan è stato male tutta la notte di natale»

Scoppiò a ridere, «povero Lee! Scommetto che è talmente tanto traumatizzato che per fargli festeggiare il prossimo natale bisognerà obliviarlo», scherzò, piegando una felpa.

Finsi una risata, ma i miei pensieri continuavano ad essere un groviglio che non lasciava andare la mia mente, così decisi di andare a prendere una boccata d'aria, ma non appena arrivai davanti la porta, Hermione mi fermò, «t/n, aspetta»

Mi voltai verso di lei;
«stai andando ad Hogsmeade?», chiese, dirigendosi verso di me senza darmi tempo di rispondere, «andiamo insieme, voglio approfittarne per comprare un nuovo cappotto. Grattastinchi me lo ha strappato tutto», il suo braccio si avvolse al mio freneticamente.

Mi grattai la nuca, ma mi feci andare bene quell'opzione, avevo bisogno di distrarmi e fare una passeggiata con un'amica era una delle cose migliori per farlo.
Camminavamo per le strade di quel piccolo villaggio, lasciando le impronte sulla neve soffice e ridendo come due mamme che spettegolano in un centro commerciale.

Ma passando per i vari negozi, qualcosa esposto in una vetrina catturò improvvisamente la mia attenzione, facendomi fermare sui miei passi.
Mi avvicinai, i miei occhi erano puntati su quell'anello in argento, con su inciso un serpente.

«T/n?», si voltò verso di me Hermione, raggiungendomi davanti la vetrina, «che hai visto?», volse lo sguardo ai gioielli esposti.

«Oh, niente di che», risposi, osservando ammaliata quell'anello, «tu va, ci vediamo davanti alla gelateria, io devo prendere...uhm...una collana per mia madre», inventai la prima cosa che mi passasse per la mente.

Non volevo sapesse di ciò che ci fosse stato tra me e Draco, conoscevo bene tutto il golden trio e potevo già immaginare la loro possibile reazione.

«Oh, è una cosa così carina», disse con un sorriso, «ti accompagno dentro allora, sono proprio curiosa di vedere cosa le prenderai»

«No!», mi affrettai a dire, voltandomi di scatto verso di lei con occhi sgranati, «non...ecco...», feci vari giri di parole, «in realtà avrei proprio voglia di un gelato alla liquirizia, e si sta facendo tardi, quindi che ne diresti di andare a prenderlo per me mentre io acquisto il regalo?», finsi un sorriso, sperando che si convincesse a non entrare in quel negozio insieme a me.

You saved my life | Draco Malfoy (+16)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora