𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 21

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Passarono svariati giorni, era un tardo pomeriggio e stavo raggiungendo i miei amici in sala grande per guardare la partita di scacchi tra Ron e Neville.

Non avevo beccato Draco per tutto il giorno, l'unica volta che avevo incrociato un suo sguardo era stato durante la colazione, ma ebbi la sensazione che in quel momento, non riuscisse a mantenere un contatto visivo. Lo percepii dal fatto che teneva spesso la testa inclinata verso il basso, a giocare con il cibo mentre impugnava maldestramente la forchetta.

Mi sedetti al grande tavolo dei Grifondoro, «t/n, la partita è già iniziata da un pezzo! Dov'eri finita?», domandò Ginny entusiasta di vedermi.

Mi grattai la nuca, «scusate, stavo facendo la doccia», mi sedetti.

«Per il momento Neville è in vantaggio», affermò Hermione, «bizzarro ma vero», le scappò una risata.

«Shhh!», tuonò Ron infastidito, «devo concentrarmi!», osservava il tavolo da scacchi, pensando alla prossima mossa da fare, «cavallo in E6.»

Mi guardai intorno, «dov'è Harry?», sussurrai ad Hermione, notando la sua mancanza.

«È andato a parlare con Silente riguardo il ricordo perduto del professor Lumacorno», rispose noncurante, con lo sguardo fisso sulle pedine, «adesso che ci penso, sarebbe dovuto tornare da un pezzo»

Rimasi un attimo pietrificata.

Lumacorno, Silente, Ricordo,
Horcrux.

Sobbalzai tirandomi su con un movimento repentino, nella mia mente sfrecciò l'immagine di quella famosa scena che mi ha sempre spezzato il cuore.

Era il momento;
Harry era andato con Silente a recuperare l'Horcrux, ed i mangiamorte stavano per entrare nel castello.

«T/n, tutto bene?», gli occhi dei miei amici erano puntati su di me con sguardo aggrottato, mentre Hermione attendeva una risposta.

«Io-», tentennai nervosamente, gesticolando senza seguire un senso logico, «sì, è che mi sono ricordata di aver dimenticato una cosa importante sul letto, torno subito, voi continuate pure», buttai giù velocemente.

Senza dare loro modo di parlare, mi diressi a passo svelto verso la torre di astronomia. Sotterrai dentro me un seme di speranza, quella speranza che non fosse troppo tardi, la stessa speranza che avrebbe voluto vedere Draco prendere la decisone giusta.

Il fianco iniziò a pulsare e sembrava che le mie gambe stessero per cedere mentre salivo freneticamente tutte quelle scale, che in quel momento mi sembrarono infinite.

Con una mano che pressava sul fianco resistetti fino all'ultimo scalino, per poi arrivare finalmente al corridoio che portava alla scalinata che mi avrebbe condotta sulla torre.

Ancora un ultimo sforzo, t/n

Ripetei a mente la solita frase, tentando di darmi forza e non fermarmi a riprendere fiato, nonostante il mio corpo chiedesse anche e solo un attimo di tregua.

Mi trovai davanti la scala a chiocciola in ferro, accennai un sorriso sollevata e poggiai la mano sulla ringhiera, ma una voce alle mie spalle mi fece sbarrare gli occhi.

«T/n»

Potei percepire tutta la sua preoccupazione da un semplice tono di voce. Una nube di terrore si avvicinava a me sempre si più.

Mi sentii toccare la spalla e mi voltai, incrociando i suoi occhi, «cosa credi di fare!? È pericoloso, cazzo, devi nasconderti, loro stanno per arrivare!», era tormentato, i suoi occhi divennero ancora più spenti di quanto lo fossero già.

You saved my life | Draco Malfoy (+16)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora