4 - Gene

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Quando la sveglia suona, sono già sveglio da un bel pezzo

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Quando la sveglia suona, sono già sveglio da un bel pezzo. Stanotte non ho chiuso occhio. Prendo il telefono in mano e trovo quattro messaggi di Garrett. Lui è l'alpha del branco a est delle mie terre. Non so perché, ma dice che in fondo siamo amici e che si preoccupa per me perché mi vede più strano del solito. Perché le persone non possono semplicemente farsi i fatti loro? Non mi piace avere amici; avere persone che ficcano il naso nella mia vita. Non avrei mai pensato di diventare il leader di un branco; per tutta la vita sono stato solo e mi andava bene così. Poi, quando ero solo un ragazzo, sono venuto qui nel Montana e pensavo di aver trovato una nuova famiglia. Carlo, il padre di Nives, era uno dei capi branco più rispettati e temuti del Nord America. Credevo mi avesse preso sotto la sua ala protettiva, ma non potevo competere con Reid. Era sempre stato il suo preferito, ma va bene così. Se non fosse stato per quello, non sarei diventato quello che sono ora. Quando sono diventato abbastanza grande e forte, ho sfidato il vecchio alpha di questo branco e sconfiggendolo, ho preso il suo posto. All'inizio mi sembrava una cosa eccitante ricoprire questo ruolo, ma poi sono arrivate le responsabilità dovute a questo titolo. Per fortuna il mio branco non ha una buona nomea e poche persone aspirano a farne parte. Le femmine si contano sulla punta di una mano; i gamma sono pochissimi e i delta sono pazzi tanto quanto me. Mi hanno definito in molti modi: omicida, psicopatico, killer, lunatico... tutto vero. Non ho mai nascosto quello che sono a differenza di altri. Non ho mai voluto essere qualcun altro. Questo è l'unico modo che conosco per sopravvivere. C'era solo una persona che provava dell'affetto sincero per me: la vecchia Miranda. Era una delle poche anziane del mio branco; si è sempre presa cura delle mie ferite e di quelle degli altri. Era una sorta di mamma per tutti noi e hanno commesso un serio errore ad ucciderla. Adesso il mio unico obiettivo è sterminare una volta per tutte quest'organizzazione e se per riuscirci sarò costretto a far volare qualche testa, non esiterò a farlo.

Dopo essermi lavato, comincio il mio solito giro. Vado nei negozi che vendono ricambi per lavandini; mi fermo anche alla falegnameria per ritirare delle mensole che ho fatto fare su misura per un vecchio in città. Sbrigo tutte queste faccende in mattinata. Devo assolutamente sbrigarmi a completare i lavori; i soldi non piovono dal cielo e se ritardo ancora, rischio che mi revochino l'appalto. Voglio tenermi il pomeriggio libero per poter indagare meglio sulla faccenda delle sparizioni. Ieri notte abbiamo seguito le tracce fino alla biblioteca, ma era chiusa a chiave e non avevo abbastanza tempo per scassinare la serratura. Stasera andrò a caccia con i miei e se saremo fortunati, scoveremo i bastardi che sono dietro a tutto questo.

Finalmente è arrivata la notte. Sia io che i delta, indossiamo le nostre tute con i caschi. A quanto pare nel mio branco sono tutti appassionati di moto; sarà un caso... Partiamo a tutta velocità. Io sono davanti a tutti e spingo l'acceleratore più che posso. Vivo di adrenalina; se potessi, vivrei solo di quella. La moto è una delle mie grandi passioni insieme ai cavalli. Mi sarebbe piaciuto gestire una scuderia, ma le spese per il mantenimento del branco erano talmente elevate che sono stato costretto a cambiare prospettiva di lavoro. Non mi lamento di quel che faccio; la ditta di costruzioni che abbiamo ci frutta quel che serve per vivere in maniera più che adeguata. E comunque... ho il mio svago. Spesso partecipo con i miei a delle corse clandestine. Guadagniamo un bel po' di grana correndo.

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