6 - Gene

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Ho vinto! Non che sia una novità

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Ho vinto! Non che sia una novità. Sono veloce sulla mia moto ed è difficile starmi dietro. Quando ho visto Jax cadere su quella curva, ho temuto che potesse essersi rotto qualcosa, ma poi si è alzato tranquillamente ed è di corsa andato a farsi consolare da quelle donne. Adesso c'è l'ultimo giro, ma sbaglio ad immettermi nella curva. L'australiano mi supera ma non andrà lontano. Mi inclino di più e poi sul rettilineo do tutto me stesso. Spingo la mia moto al limite e taglio il traguardo per primo.

«E anche per questa volta Killer è il vincitore!» Sento dire a Mikey, l'organizzatore di tutto questo.

Non ho mai usato il mio vero nome perché non voglio che si sappia in giro che partecipo alle corse clandestine; se gli anziani dovessero venire a scoprirlo, mi romperebbero l'anima. Non appena smonto dalla moto, gli appassionati mi circondano e le donne mi si gettano ai piedi. Quando sono con i branchi, le omega mi stanno alla larga anche se vorrebbero tanto farsi vedere in compagnia di un alpha. Hanno paura di me; di certo non sono un amante dolce o gentile. Mi piace il sesso spinto; mi piace dominare e impartire ordini. Spesso sono violento, me ne rendo conto e proprio per questo le omega mi evitano. Sanno bene che ci sono altri polli da spennare sia nel mio branco che in quelli degli altri. Qui invece la situazione è completamente diversa. Nessuno conosce la mia vera natura; per tutti qui sono semplicemente "il campione" e le donne e farebbero di tutto per passare una notte con me. A quanto pare sono ritenuto un gran figo. Stasera però non ho voglia di sesso. L'unica cosa che volevo era scaricare un po' di adrenalina. Sono ancora incazzato nero per quello che è successo alla biblioteca. Continuo a ripensare alla voce di quella donna; non so come sia possibile, ma non riesco a ricordare le sue fattezze. È come se la vista mi si fosse offuscata in quel momento. E poi non c'è solo questo. Stavolta ho combinato un bel casino; non solo non ho portato a termine la mia missione, ma ho anche lasciato una testimone. La cosa più giusta da fare sarebbe stata trovarla e farla fuori, ma io non tocco le donne in quel modo. Le faccio urlare, sì. Ma non di dolore.

«Ehi Killer! Complimenti per la vittoria»

«Sei stato grande come al solito campione!»

Quando entro nel capannone, molte persone mi danno pacche sulle spalle e si complimentano con me per la vittoria. Mi da fastidio quando mi toccano; se potessi staccherei a tutti la testa, però poi mi ricordo che non posso risolvere sempre tutto con la violenza... almeno questo è quello che continua a ripetermi Jax. Trovo i miei uomini in un angolo avvinghiati a delle donne.

«Gran bel finale, capo.» Mi dice Adrian con la lingua impegnata a tracciare il contorno delle labbra dell'umana che ha sotto di sé.

Non gli rispondo nemmeno.

«Hai dato troppo gas nell'ultima curva.» Continua Jax. «Potevi cadere.»

«Ma non è successo.» Mi limito a dire. Da lontano vedo una ragazza dirigersi verso di me con passi sicuri e femminili. Mi piacciono le donne che sanno esprimere appieno la loro femminilità. La donna deve fare la donna e ciò comporta avere una buona postura, una buona camminata, un fisico da sballo e soprattutto... Deve essere completamente sottomessa. Ho una mente retrograda? Non mi interessa pensarlo.

Sottomessa a teOù les histoires vivent. Découvrez maintenant