24 - Gene

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Non ho idea di quanto tempo resto inchiodato al muro, ma mi hanno crocefisso con paletti d'argento - per il quale noi lupi abbiamo una certa avversione - e lasciato lì per parecchio tempo

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Non ho idea di quanto tempo resto inchiodato al muro, ma mi hanno crocefisso con paletti d'argento - per il quale noi lupi abbiamo una certa avversione - e lasciato lì per parecchio tempo. Mi hanno strappato i canini e devo dire che quello ha fatto piuttosto male. Ma me la pagheranno cara, eccome se lo faranno. Continuo a sentire le orecchie fischiare, ma credo sia normale visto che mi hanno perforato i timpani con aghi affilati. Sfortunatamente per me mi ci vorrà un bel po' per guarire. Più passa il tempo e più sento intensificarsi il legame con la mia piccola vipera. Più tempo aspetterò a marchiarla e meno forze avrò. Se continuo di questo passo, non resisterò ancora a lungo. Cerco di individuarla, ma nella testa sento un turbinio di suoni che mi impediscono di trovarla. Vorrei sapere se sta bene, se le hanno fatto del male, ma non sono nelle condizioni di fare nulla. Questi stronzi ci sono andati giù pesanti. Sono talmente frastornato che non mi accorgo che la porta si apre.

«Ti hanno sistemato per bene, vedo.» Luca entra dentro con mio padre al seguito. «Tanti anni sprecati per cercare l'esemplare perfetto per i nostri scopi e poi tu eri quello che stavamo cercando. Devo ammettere che mi hai sorpreso.»

Quel Luca puzza come uno spocchioso leccapiedi di città.

«E io devo ammettere che sto pensando a mille modi per ucciderti nel modo più doloroso possibile.» Dico senza nemmeno guardarlo in faccia.

«Ci andrei piano con le minacce se fossi in te.» Mi risponde con calma e tranquillità Luca. «Non vuoi che accada nulla alla tua dolce compagna, no?»

Solo a pensare che possano farle del male, mi blocco. Se osano toccare la mia Taliha, li farò fuori uno ad uno e li farò soffrire così tanto che pregheranno di non essere mai nati.

«Ho letto il tuo fascicolo. Devo dire che è molto interessante e per un uomo di scienza come me, sei il soggetto ideale.»

«Mmm... che carini, sono così importante da avere un fascicolo tutto mio?»

«Oh, non montarti la testa adesso. Sei unico e speciale, ma non così importante come la nostra piccola strega.»

«Se le fai del male...»

Luca sospira e si toglie la giacca elegante. «Sta tranquillo, andrebbe contro i nostri interessi se le succedesse qualcosa. Certo, non posso garantirti che non verrà toccata nemmeno con un dito, perché questo dipende da te.»

Bastardi...

«Vedo che i ragazzi ci sono andati giù pesanti.» Dice alludendo alla mia posizione innaturale e al gran numero di ferite ancora aperte.

«Non sono male, anche se i miei uomini saprebbero fare di meglio. Aspetta che riesca a liberarmi e poi giocheremo ad armi pari.»

Luca inizia ridere sommessamente e poi scambia qualche parola con Peter. Mi fanno talmente male le orecchie che non riesco a capire cosa dicono.

Sottomessa a teUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum