32 - Taliha

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«Credo che io e te abbiamo una faccenda in sospeso da portare a termine

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«Credo che io e te abbiamo una faccenda in sospeso da portare a termine.» Gli dico accarezzandogli la punta dei canini. Sono così affilati che la punta del dente penetra nella mia carne morbida, facendo fuoriuscire una goccia di sangue. Istintivamente mi porto il dito sulle labbra e lecco via la gocciolina che stava iniziando a scendere sul mio dito indice. Il suo sangue è inebriante; è come se fosse diventata la mia nuova bevanda preferita. Adesso capisco perché i miei antenati agivano in questo modo anche se non posso perdonare ciò che hanno fatto. Se tra lupi e streghe ci fosse stato un vero dialogo, forse le cose sarebbero andate diversamente per entrambe le fazioni.

Gene mi sorride leccandosi le labbra. «Credo proprio di sì, mia piccola vipera.» Non si mette a perdere tempo con stupide smancerie e arriva dritto al sodo. Devo ammettere che questa volta sono felice della cosa perché vorrei che mi marchiasse al più presto. Non so se sia l'effetto del suo sangue che è in circolo dentro di me, ma è come se sentissi la necessità di completare questa specie di rituale. Lui soffre in queste condizioni e ammetto di soffrire anche io insieme a lui. È strano, perché finora ci siamo comportati come se fossimo già legati. Mi sembrava di poter percepire le sue sofferenze, le sue emozioni, così come lui percepiva tutto di me.

Allunga una mano, l'appoggia alla base del collo e mi tira verso di lui. Il bacio comincia in maniera casta e pudica, come se fosse una semplice carezza che anticipa il preludio dell'imminente piacere. Appoggio entrambe le mani sui suoi pettorali e lo spingo in avanti. Gene mette un piede in fallo e scivola giù sul piccolo materassino sistemato per terra. Ovviamente cado insieme a lui, ma entrambi sembriamo ignorare completamente la cosa. Finisco a cavalcioni su di lui; sono talmente eccitata che inizio a muovere il bacino avanti e indietro. È una cosa istintiva ed è più forte di me; non riesco a fermarmi. Gene inizia a scendere con i suoi baci e si sofferma principalmente sul collo. Alterna piccoli baci a lunghe e profonde leccate.

«Non sai quanto ti voglio, Taliha.»

«Allora prendimi. Che stiamo aspettando?»

«Devo mutare per farlo, piccola.» Mi dice scostandomi una ciocca di capelli dalla faccia un po' sudata.

«Bene... adoro vederti nella tua forma animale.»

Gene mi fa alzare e poi mi prende in braccio per riappoggiarmi sul materasso mezzo rotto. La sua mutazione è sempre qualcosa di estremamente affascinante. Questa volta ci mette veramente poco a mutare e quando lo fa, resto come sempre senza fiato. L'enorme lupo bianco si avvicina verso di me. Allungo una mano e lui la lecca. Perdo un po' di tempo ad accarezzarlo perché andiamo... a pochi capita di accarezzare un lupo in carne ed ossa.

«Sei così bello.» Gli dico io.

Sei tu ad essere splendida - la sua voce rimbomba nella mia testa.

«Com'è possibile che io riesca a sentirti così chiaramente?»

Non ne ho idea, piccola. Probabilmente è perché io e te siamo uniti da un legame ancora più profondo di quello degli altri.

Sottomessa a teWhere stories live. Discover now