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Cammino lungo il giardino dell'hotel ascoltando i vocali della mia migliore amica, in cui mi chiede per l'ennesima volta della sera precedente.
Non ho avuto tempo di richiamarla.
Dopo l'ultima conversazione con Charles, ho passato il resto del tempo con mio padre prima della gara. A proposito di mio padre, è tornato a Milano per via di una chiamata di lavoro.
Sarei dovuta andare con lui, per poi prendere il treno e tornare a casa ma Anna ha insistito affinchè rimanessi almeno fino alla sera.
Alex, si è offerto di accompagnarmi una volta terminata la serata, anche perchè loro devono ugualmente tornare a Maranello.
Domani pomeriggio c'è lezione in accademia.
Ritorno alla realtà quando sento il telefono vibrare.

"Ti stavo per chiamare"

Sbuffo a Sara che replica con una risata finta

"si certo, come no"

"Cosa vuoi sapere di preciso?"

Domando ridendo

"TUTTO!"

Risponde con tono quasi maniacale. Scoppiamo a ridere entrambe.
Le racconto tutto ciò che è successo con Sainz: il cocktail addosso, lui che mi da i suoi vestiti, che a proposito devo restituirgli, Charles che mi vede e mi manda poi quel messaggio ed infine l'episodio successo questa mattina.

"Cioè mi stai dicendo che lo hai incontrato più tu in questi due giorni che magari un suo fan in tutta la vita? E' destino amica mia"

Annuisco ridendo consapevole del fatto che non mi possa vedere.
E' già la seconda volta che sento la parola "destino" e ciò inizia a preoccuparmi

"Beh dai, anche io sono.. diciamo una sua fan visto che tifo Ferrari"

"Chiara non è questo il punto. Ti ha dato troppo su cui rimuginare, anche se sostanzialmente non si è spinto tanto oltre.. perchè non provi a parlargli?"

Torna improvvisamente seria.

"Assolutamente NO! Sei impazzita per caso? Proprio perchè non si è spinto così oltre. Io non vedo motivo di parlargli"

Cerco di regolare il tono di voce evitando che mi senta tutto l'hotel

"Ma non è così che si comporta un pilota di formula 1 nei confronti di una fan! Non credo che lo faccia con tutte!"

Effettivamente Sara non ha tutti i torti. Ogni volta che ho incontrato Charles mi ha dato sempre qualcosa su cui riflettere: una frase, un suo gesto, il suo sguardo.
Non riesco ancora a capire il perchè di tutto ciò, lui è fidanzato!
E se mi stessi sbagliando? Se davvero dietro quelle frasi o sguardi non ci fosse nulla?
Non posso rischiare di fare l'ennesima figura di merda. D'altra parte però ho un immensa voglia di capire, di non rimanere con il dubbio.

"E va bene, stasera cercherò di capire questa situazione. Non so come, ma ci proverò"

Le rispondo cercando di essere convincente. Una convinzione che serve più a me stessa.

Ho cambiato i vestiti, lavato e asciugato quelli di Carlos con il Phon.
Vorrei riportarglieli prima di dimenticarmene, cosa che sicuramente farò.
Esco dalla mia camera dirigendomi verso l'ascensore. Spero di trovarlo in camera.
Sono le 19.30, dovrebbe essere tornato dall'autodromo.
Busso alla stanza 402 attendendo una risposta, ma nulla.
Alzo gli occhi al cielo sbuffando e torno indietro.

"Cerchi qualcuno?"

Appare una figura in fondo al corridoio, appena uscita dalla sua camera.

"Ehm, si.. stavo cercando Carlos Sainz"

Affermo timidamente al ragazzo di fronte a me, che intanto si è avvicinato dandomi modo di metterlo a fuoco.
È Lando Norris, del team McLaren.

"Non ti ho mai vista in giro, eppure oggi è la seconda volta che ti incontro. Fai parte del team Ferrari o cosa?"

Red is my skin  || CHARLES LECLERCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora