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È domenica.
Ho trascorso l'intera settimana a studiare e cercare di completare qualche lavoro per l'accademia. Domani inizio lo stage e non voglio fare nulla fino alla fine di esso.
Voglio solo concentrarmi su ciò che andrò a vedere senza avere degli arretrati con lo studio.
Penso sia arrivato il momento di svagarmi un po'.
Ho intenzione di prendere una boccata d'aria.
Sara, purtroppo, non se la sente di uscire dopo ieri. Siamo andate al sushi e come al solito ha esagerato: ha la nausea ed ha vomitato per tutto il giorno.
Scelgo qualcosa di veloce e carino da indossare e decido di truccarmi un po'.
Prima di uscire, controllo se la mia migliore amica abbia bisogno di qualcosa 

"Allora vado"

Le dico una volta essermi accertata che stia bene. 

Cammino lungo le strade di Maranello godendo dell'aria fresca e del soleggiato pomeriggio di metà settembre.
Arrivo in centro dopo circa 20 minuti.
Come in ogni città, questa zona è molto trafficata e piena di gente.
Ci sono Ferrari ovunque e la piazza è colma di persone che passeggiano.
Mi viene un improvvisa voglia di gelato, forse perchè metà della gente lo sta mangiando.
Sono facilmente influenzabile quando si tratta di cibo.
Provvedo dunque a recarmi presso la gelateria che si trova sulla strada opposta alla mia.
Sto per attraversare quando una Ferrari nera inchioda a meno di un metro da me.
Mi blocco immediatamente sgranando gli occhi.
Questo tizio è pazzo!

"Volevi uccidermi?!"

Urlo alla vettura ferma, non ricevendo però alcuna risposta.
Stringo i pugni intenta a raggiungere lo sportello con all'interno la persona che stava quasi per investirmi.
I vetri sono più scuri per cui non riesco a mettere a fuoco il soggetto all'interno.
Il finestrino si abbassa, facendo spuntare due occhi cerulei.

"Charles?!"

Spalanco la bocca non appena riesco a vedere nitidamente la figura.

"Ti prego entra in macchina"

Supplica a bassa voce.
Esaudisco la richiesta e mi dirigo verso il sedile passeggero ancora incredula

"Mi spieghi dove stavi guardando??"

Non ricevo alcuna risposta ma rimane in silenzio per qualche secondo per poi  partire con la vettura. 

"Cos'è un rapimento?"

Allargo le braccia con i palmi delle mani rivolte verso l'alto

"Ti dispiacerebbe se lo fosse?"

Mi guarda negli occhi.
Io adoro il colore dei suoi e adoro ancora di più quando mi guarda in quel modo.

"No.. cioè non è questo il punto Charles!"

Ritorno alla realtà dopo essermi resa conto della risposta che gli ho dato.

"Mi dispiace okay? Mi è arrivata una chiamata..."

Sospira.

"Scusa e che in questi giorni ho troppe cose per la testa"

Continua mettendosi una mano tra i capelli per poi stringerli leggermente.
È spaesato, riesco a percepire il suo stress ma ancora non capisco quale sia il motivo.

"È successo qualcosa?"

Si limita ad annuire, segno che non vuole parlarne, così rispetto la sua decisione e cambio argomento.

"Piuttosto, cosa ci fai di nuovo a Maranello?"

Alzo un sopracciglio confusa.

"Hanno fatto delle piccole modifiche alla mia monoposto e vogliono che la provi prima di partire per il Gp D'Austria"

Red is my skin  || CHARLES LECLERCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora