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La musica è quasi assordante, le luci soffuse alternano movimenti dal basso verso l'alto.
È una sala enorme e presenta vari oggetti al suo interno: il biliardo, il bersaglio per le freccette, un angolo bar e varie poltroncine e divanetti su tutto il perimetro.
La maggior parte delle persone ballano ma noto anche qualcuno seduto che si gusta tranquillamente il suo drink.
Volto il capo verso Charles che è ancora affianco a me, intento a cercare qualcuno con lo sguardo.

"Ecco gli altri"

Quasi urla guardando di fronte a sé.

"Ehm, se volete potete venire con me.. oppure no"

Alza le spalle sorridendo

"E lo chiedi pure?!"

Interviene Anna entusiasta.
Seguiamo Charles, facendoci spazio tra la folla e raggiungendo un posto più appartato.
I piloti sono quasi tutti seduti ai divanetti che scherzano tra loro. 

"Finalmente! Charlotte ti ha rapito in aeroporto?"

Interviene ironico Sebastian Vettel, ex ferrarista nonché grande amico del monegasco. 

"Ha ha ha, il volo ha fatto due ore di ritardo. Ho aspettato con lei fino alla partenza"

Si discolpa.
Probabilmente non l'avremmo mai incontrato fuori dal pub se l'aereo non avesse fatto ritardo.
Devo ammettere che in questi casi mi fa piacere la disorganizzazione delle compagnie aeree. 

"Lei è la ragazza dal pessimo gusto di stamattina?"

Ride Max riferendosi al completo Ferrari che avevo indosso.
Le sue battute mi fanno venire il vomito. Non capisco questo suo modo di approcciarsi.

"Comprendo la tua delusione nell'essere uscito fuori pista, concludendo la gara al settimo posto ma non sfogare la tua frustrazione sugli altri Max"

Lo ripago con la stessa moneta, ricevendo una risata generale dagli altri piloti.

"Ahia Max, questa brucia"

Charles affibbia una pacca sulla spalla all'Olandese che in risposta si alza e si dirige verso il bar.

"HAHAHAH...EHI ASPETTA!"

Smette di ridere Norris riflettendo sulla mia battuta che indirettamente riguardava anche lui.
Lo guardiamo per poi scoppiare nuovamente a ridere tutti.

"Io vado a prendere un altro drink. Ne volete uno?"

Chiede educatamente Daniel.

"No, grazie"

Forse più tardi, se ne avrò voglia, lo prenderò da sola.
Rivolge lo sguardo verso Anna aspettando una risposta da parte sua

"A me ci sta pensando Alex, il mio ragazzo. Grazie"

Abbassa lo sguardo arrossendo. 
Mi siedo sul divanetto dopo che Sebastian mi ha incitato a farlo.
Sono seduta tra Hamilton e Sainz, così ne approfitto per ridargli la busta contenente i suoi vestiti.

"Davvero me li hai riportati appositamente? Li puoi tenere!"

Mi guarda sorpreso.
Sto per controbattere ma vengo fermata dalla sua mano sul mio braccio

"Dico sul serio, ne ho a migliaia. Consideralo come un piccolo regalo da parte mia, per averti rovesciato il drink addosso"

Arrossisco quando Hamilton dall'altro lato interviene con una battuta

"Si inizia con un piccolo regalo, in seguito ci si scambia il numero, poi arriva il primo bacio e tutti vissero felici e contenti"

Provoca una risata di gruppo.
Rivolgo istintivamente lo sguardo verso Charles che è seduto di fronte a me e noto che è leggermente infastidito dalla situazione.
Ecco, a proposito di questo, vorrei cercare di capire le sue intenzioni.
In ogni caso, non troverei mai il coraggio di parlargli da sobria.
Cerco di rimediare dirigendomi con Anna verso il bancone del bar per poi chiedere qualche shot.

"Ora che siamo sole, mi spieghi come fai a conoscerli?"

La mora indica i piloti. Cerco di spiegarle velocemente la situazione omettendo qualche dettaglio. 

"Che culo che hai avuto!"

Rido alle sue parole iniziando a mandare giù un paio di shot.
In breve tempo inizio a sentire il mio corpo più leggero ed ad avere qualche giramento di testa, così dico basta all'alcool.
Non voglio esagerare, anche perchè mi servirà un minimo di lucidità.
Nel frattempo, piloti come Sainz, Norris, Ricciardo e Gasly stanno ballando in pista.
Cerco con lo sguardo il monegasco e noto che è in piedi, poggiato di schiena contro una colonna e si gusta ridendo la scena dei suoi compagni che ballano.
Decido di raggiungere la pista, precisamente nella zona in cui si trova Charles.
Inizio a muovermi a ritmo di musica, pensando nel frattempo a cosa fare.
Il suo sguardo passa sul mio corpo in movimento. Accenna un sorriso mentre si mordicchia il labbro e in quel preciso momento capisco che non mi servono le parole.
Mi avvicino lentamente al suo corpo iniziando a ballare su di lui, prendo le sue mani mettendole sui miei fianchi mentre ondeggio con il bacino.
Posso sentire chiaramente la tensione che sta avanzando da parte sua.
Mi giro di spalle sempre continuando con i movimenti ma questa volta dal basso verso l'alto, le sue braccia mi circondano la vita e la mia schiena è finita a contatto con il suo petto.
La sua testa è nell'incavo del mio collo, posso sentire il suo respiro sulla mia pelle.
Ringrazio l'alcool per essere di parte, non l'avrei mai fatto senza il suo aiuto.
Il mio braccio è dietro la sua nuca mentre con il bacino accelero i movimenti facendo finire le sue mani sui miei fianchi. 

"Chiara fermati..."

Ansima nel mio orecchio.
Non do ascolto alle sue parole e decido di voltarmi guardandolo negli occhi.
Non l'avevo mai visto così da vicino, ha degli occhi stupendi, un miscuglio di verde e azzurro. Non riuscirei a definirli con un colore specifico.
Siamo a pochi centimetri di distanza, i nostri nasi si sfiorano e i respiri diventano pesanti.
Entrambi vogliamo questo bacio, lo posso leggere dal suo sguardo.
Sto per eliminare completamente la distanza ma vengo spinta indietro. 

"Ti prego basta, siamo entrambi ubriachi"

Ribadisce scuotendo la testa, mette una mano sulla fronte cercando di tornare in sé.
Una vampata improvvisa di calore manda le mie guance in fiamme ed un senso di vergogna inizia ad espandersi in tutto il corpo.
Ha ragione, lui è fidanzato e per giunta non siamo lucidi.
Non ho intenzione di rovinare tutto con Charlotte mettendomi in mezzo.
Sono sicura che domani sarà felice di non aver commesso questo errore ed io tornerò alla mia semplice vita. 

"Scusa, non so cosa mi sia preso"

Abbasso la testa mortificata ma lui mette una mano sotto il mio mento facendo incrociare i nostri sguardi.

"Ehi, la colpa è anche mia. Ci siamo fatti prendere entrambi dal momento"

Mi rassicura.
Annuisco accennando un mezzo sorriso e lui ricambia.
Veniamo interrotti da Daniel che ci prende portandoci al centro della pista. 

Ballo per il resto della serata evitando di incrociare lo sguardo con Charles.
Sono troppo imbarazzata.
Come ho potuto pensare che potesse nascere qualcosa?
Non sono nessuno di importante per lui, ci siamo incontrati per caso e se sono qui con tutti loro è solo grazie alla fortuna, nient'altro.

Qualche pilota mi ha preso in simpatia e di questo ne sono felice.
È passata la mezzanotte da un pezzo e penso sia arrivato il momento di tornare a casa.
Non voglio farlo ma devo.
Ricorderò questo weekend per sempre!
Con Anna ed Alex decidiamo dunque di andare via per affrontare altre due ore di macchina.
Saluto tutti i piloti che riesco ad incrociare ringraziandoli della serata e mi dirigo verso l'uscita.

"Te ne vai quindi?"

Il monegasco mi viene incontro, bloccandomi il braccio per un istante.
Non l'ho ancora salutato perchè ad un tratto era sparito dalla mia visuale.

"Sì, grazie per stasera.. ciao Charles"

Prendo coraggio guardando il suo viso.
Se davvero questa è l'ultima occasione che ho di farlo, non voglio dimenticare cosa ci si prova.

Red is my skin  || CHARLES LECLERCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora