28

3.5K 96 22
                                    

E' arrivato il momento di scartare i regali, sono tutti in piedi intorno al festeggiato mentre io me ne sto in disparte seduta su una poltrona. Anche Carlos è seduto qui, è rimasto tutto il tempo con me per assicurarsi che stessi bene. Nonostante le persone che lo circondano, io ho una visuale perfetta su Charles e sui i regali. Prende il mio pacchetto, legge il bigliettino "Con amore, Chiara" ad alta voce e poi mi cerca con lo sguardo tra gli ospiti mentre inizia a strappare la carta che circonda l'oggetto.
Quando mi individua mi fa cenno di avvicinarmi ma io rimango seduta.
Ha appena finito di scartare la carta rossa e vedo la sua espressione eccitata mutare in una più seria e sbalordita.
Rimane in quello stato di trance per qualche secondo ignorando completamente i commenti e le domande della gente vicino a lui, poi alza lentamente la testa verso di me e sorridendo debolmente mi mima un "grazie".
Forzo un sorriso come risposta.

La festa è quasi giunta al termine e quando trova un momento libero, Charles viene da me per parlare.

"Il tuo regalo è bellissimo, grazie... sul serio"

Mi prende la mano e la stringe calorosamente

"Peccato per la canzone... probabilmente non è così importante come credevo"

Affermo riferendomi al fatto che lui l'abbia ballata con Charlotte

"No, non è così.. è solo che.."

Fa un respiro profondo e riformula la frase

"Mi dispiace, mi dispiace tanto.. ci sono rimasto di merda vedendo il tuo regalo e pensando al fatto che quella canzone non l'abbia ball.."

Viene interrotto da Charlotte che si fionda tra di noi e domanda a Charles se può darle un passaggio a casa. 

"Charlotte, non vedi che sto parlando? Fammi finire per favore"

Charles si lamenta con la ragazza castana e poi ritorna a guardarmi come per incitarmi a dire qualcosa

"Tranquillo, fate come vi pare, io e Sara non torniamo a casa con te, andiamo a dormire da Lando"

Spiego ai due e poi mi allontano andando alla ricerca della mia migliore amica.

Arrivati a casa di Lando, quest'ultimo ci da due stanze separate in cui poterci sistemare. Inoltre, non ha chiesto spiegazioni sul fatto che io abbia scelto di trascorrere la notte a casa sua, probabilmente per non creare imbarazzo.

"Potete venire quando volete, mi casa es tu casa. Carlos mi sta insegnando lo spagnolo"

Ci specifica esaltato di esser riuscito a dire qualcosa in un'altra lingua.

Entro nella mia nuova e momentanea camera.
Inizio a guardarmi intorno: non è grandissima ma è molto luminosa e ha il bagno compreso.
Mi giro di scatto sentendo bussare alla porta

"Hey, ti serve qualcosa?"

Carlos è affacciato all'uscio della stanza

"Tutto ciò che mi serve ora è un bel bagno caldo"

Lo informo mentre inizio a testare la comodità del letto

"Vuoi che ti faccia compagnia?"

Mi stuzzica con un sorrisetto malizioso

"Magari un altra volta"

Gli lancio il cuscino in faccia, lui ridendo alza le mani in segno di resa e mi si avvicina

"In realtà una cosa mi servirebbe: ho bisogno di vestiti, i miei li ho lasciati a casa di Charles"

Ecco a cosa non avevo pensato!

Red is my skin  || CHARLES LECLERCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora