PARTE 2 LA NUOVA CASA

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-LIAM-

Eccoci arrivati a destinazione e per fortuna smise di piovere.
Mia madre parcheggiò vicino al garage, scese dalla sua auto si diresse verso il cofano lo aprì e cominciò con il poggiare gli scatoloni più pesanti a terra così da poterli portare all'interno della casa.
La prima cosa che feci non appena scesi anch'io dall'auto fu quella di ammirare la casa, mi poggiai contro lo sportello dell'auto mettendo le mani in tasca e guardai ogni dettaglio rimanendo sinceramente colpito, mi guardai anche intorno per controllare il resto della zona ed è riservata e silenziosa proprio come piace a me.

Lydia: Liam non è che mi daresti una mano a portare queste scatole dentro?

Mi chiamò mentre sollevava uno scatolone a fatica ma io la ignorai.
Non chiesi io il trasloco e adesso vogliono anche che li aiuti con i lavori pesanti.
La raggiunsi e mi limitai soltanto a prendere quelli con su scritto il mio nome per poi allontanarmi e andare all'interno della casa.

Lydia: posa quelli e poi torna qui ci sono parecchie scatole

La sentì respirare pesantemente, le servirebbe proprio qualcuno che la aiuti ma quel qualcuno non sono io.
Vogliono che mi faccia andar bene tutto ciò no? Allora come prima cosa voglio vedere la mia camera così le mentì e le chiesi

Liam: certo arrivo tra un attimo solo una domanda, dov'è la mia camera?

Lydia: di sopra la prima porta a sinistra, con papà abbiamo già organizzato tutto

Ascoltai le sue parole e sussurrai parlando tra me e me

Liam: ovviamente avete anche pensato a questo senza chiedermi niente.

Sospirai e guardai le condizioni della casa e non ebbi nessuna critica al riguardo, è in ottime condizioni solo un pò impolverata ma dopotutto è normale, mi aspettavo la solita casa da film horror con le porte che cigolano e i pavimenti che scricchiolano ma invece è strutturata bene.
Salì le scale di fronte a me e arrivai in cima, seguì le istruzioni di mia madre e entrai in camera mia.
Poggiai le mie cose a terra e accesi la luce, guardai la mia camera e mi venne un sorriso spontaneo sul viso.
Davvero niente male, c'è un sacco di spazio ed è già arredata con dei mobili nuovi, la carta da parati è del mio colore preferito e notai anche una porta all'interno della mia stanza così andai ad aprirla e trovai il bagno.
Ottimo così la mattina non dovrò litigare con mia madre per chi dovrà usarlo prima.

Lydia: LIAM HAI FINITO? PUOI VENIRE A DARMI UNA MANO??

Mi chiamò alzando il tono della voce temendo non riuscissi a sentirla ma la senti fin troppo bene, dovrebbe ricordare che sono dotato di un udito sovrannaturale

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Mi chiamò alzando il tono della voce temendo non riuscissi a sentirla ma la senti fin troppo bene, dovrebbe ricordare che sono dotato di un udito sovrannaturale.
Ma comunque mi limitai a risponderle con un'altra bugia dicendole che sarei sceso tra poco.
Domani sarà il mio primo giorno di scuola, mentirei se dicessi di non essere minimamente curioso di sapere com'è e che tipi saranno gli studenti, non mi va di stare qui ma ormai è inutile piangere sul latte versato quindi almeno spero di finire in una classe con tante belle ragazze e di incontrare dei tipi che non mi diano sui nervi.
Mi avvicinai alla finestra guardia all'esterno e notai almeno fin dove riuscì a vedere che questa casa oltre ad essere riservata e anche isolata, gli unici dettagli che riesco a cogliere sono gli alberi non noto altro, un luogo perfetto per essere uccisi da un serial killer pensai ironicamente.
Cominciò a venirmi un dubbio, perché i miei genitori non mi parlarono mai di questo posto e dei loro vecchi amici? Se è davvero così bello come dicono avrebbero dovuto farlo, ma ci penserò in successione.
Feci un bel respiro per rilassarmi e tolsi la maglietta lasciandola cadere sulla sedia accanto alla finestra, tornai alla porta d'ingresso della mia camera e aprì gli scatoloni, guardai il contenuto e vidi i miei oggetti personali come il portatile o la mia Xbox, li tirai fuori e misi in ordine cominciando ad ambientarmi.
Mi stesi sul letto guardando un attimo il soffitto e mi persi nei miei pensieri fin quando non sentì il mio telefono vibrare all'interno della mia tasca a causa di una notifica.
Lo presi e controllai chi fosse stato a cercarmi, subito dopo quel messaggio ne arrivarono altri ed erano i miei compagni di scuola curiosi di sapere se stessi bene.
Improvvisamente pensando a loro mi venne in mente un idea, mi misi seduto sul letto a gambe incrociate e presi il portatile che posizionai alla mia destra sopra il comodino e lo poggiai sul letto, andai su google e visitai il sito della scuola dove sarei dovuto andare, entrai nella sezione studenti e controllai uno per volta tutti i ragazzi che come me sono al terzo anno.
Notai un sacco di ragazze stupende una più bella dell'altra, trovai un modo per passare il tempo ma con il silenzio riuscì a sentire i passi di mia madre sentire le scale, avvertì la sua presenza dietro la porta e entrò dentro bussando.

Lydia: Liam

Mi chiamò mantenendo un tono calmo, pensai che fosse venuta da me per rimproverarmi del fatto che non andai giù ad aiutarla ma mi sbagliai.
La guardai e senza dire niente alzai le sopracciglia in attesa di sapere il perché venne in camera mia

Lydia: sono venuta solo per vedere come stai, non andare a letto tardi ok?

Liam: mamma credo di sapere quando devo andare a letto, ci andrò quando ne avrò voglia.

Lydia: domani è il tuo primo giorno di scuola lo faccio prenente solo perché non voglio che tu faccia tardi

Precisò tenendo le braccia conserte

Liam: non preoccuparti

Lydia: ti piace la tua camera?

Chiese curiosa e mi sorrise
Mi guardai ancora una volta intorno e  le risposi

Liam: sì, su questo non ho nulla di cui lamentarmi, contenta?

Lydia: domani sarà una lunga giornata per entrambi, ti sveglierò io per la colazione

Liam: va bene

Lydia: Liam

Sospirai e la guardai annoiato chiedendomi cosa volesse ancora

Lydia: stai attento va bene?

Il suo tono divenne leggermente preoccupato e non capì il motivo, ma pensai si riferisse a me quindi le risposi

Liam: tranquilla mamma non farò casini a scuola

Lydia: no, non mi riferisco a te ma a questo posto

Mi confuse parecchio, è la prima volta che mia madre si preoccupa per una cosa del genere.
Nel dubbio le risposi in maniera ironica

Liam: cosa c'è ci sono luoghi infestati o vecchie leggende metropolitane?

Mia madre sa che sono un beta abbastanza forte da cavarmela da solo, so anche che ci sono molti altri come me la fuori.
Mi racconto anche della nostra famiglia, so che lei è una banshee come lo era la mia bisnonna.
Quindi perché dovrebbe preoccuparsi a tal punto da chiedermi di stare attento?

Lydia: Beacon hills è un luogo diverso da dove vivevamo prima, è più pericoloso quindi ti chiedo di non uscire mai la notte da solo e di stare attento ai ragazzi che frequenterai

Liam: si va bene mamma lo farò

Le risposi sincero, lei annuì lentamente e uscendo dalla mia stanza lasciò ovviamente la porta aperta.
Mi toccò alzarmi quindi raggiunsi la porta la chiusi per bene e tornai accanto al letto, spensi il pc lo poggiai al suo posto e mi stesi all'interno delle coperte.
Cominciai a girarmi e rigirarmi ancora in cerca di una posizione comoda ma non ci riuscì, presi un attimo il telefono e diedi un occhiata veloce per sapere che ore fossero, erano le 02.00 dovrei decisamente dormire.
Cominciai a pensare che il problema fosse il materasso ma in realtà il vero problema e che mia madre mi incuriosì parecchio riguardo a questa città.
Ma devo affrontare questa situazione un passo alla volta, domani avrò tutto il tempo per adesso penserò a riposarmi.

Chiusi gli occhi rilassando tutti i muscoli del corpo svuotai la mente non pensando a niente e alla fine riescì a prendere sonno addormentandomi, pronto per il mio primo giorno di scuola

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Chiusi gli occhi rilassando tutti i muscoli del corpo svuotai la mente non pensando a niente e alla fine riescì a prendere sonno addormentandomi, pronto per il mio primo giorno di scuola.

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