PARTE 22 IL SUO PROFUMO

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-LIAM-

Mi avvicinai a braccia conserte a Theo aspettando curioso di sapere il motivo per la quale venne a cercarmi.
Continuavano però ad arrivare studenti per parlare con il preside cosi Theo mi guardò e mi disse

Theo: vieni con me!

Annuì e decisi di seguirlo senza fare domande.
Mi portò nello spogliatoio, entrammo e chiuse la porta.
Camminò un pò avanti lasciandomi indietro e mi parlò rimanendo di spalle.

Theo: mi stai evitando per caso?

La sua domanda mi confuse un pò così chiesi delle spiegazioni

Liam: no.. perché pensi questo?

Theo: con la flinch ti sei arrabbiato perché volevi sederti con me... oggi mi hai evitato.

È vero non si sbaglia, quello che ho visto ha fatto in modo che prendessi le distanze da lui ma non posso di certo dirglielo così su due piedi, così cercai di uscirne.

Liam: credi che ti stia evitando? È solo un posto in banco non vuol dire niente.

Rimanendo ancora di spalle mi rispose

Theo: sento il tuo battito mi stai mentendo

Mi pietrificai, Theo è in grado come me di capire se qualcuno sta mentendo, questo si che è un problema.
Andò verso il muro e si girò guardandomi con i suoi stupendi occhi verdi

Theo: voglio solo che tu sia sincero, ho forse detto qualcosa o... fatto qualcosa?

È inutile mentire se tanto può capirlo così presi un bel respiro mi avvicinai a lui e gli raccontai cosa vidi

Liam: so che sei tu il lupo che mi controlla la notte da fuori la finestra

Mi guardò sorpreso ma tentò di negarlo

Theo: non so di che parli

Liam: ti ho seguito, sei ritornato umano sul ponte di legno.

Non disse niente e si limitò a guardarmi

Non disse niente e si limitò a guardarmi

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Liam: non hai niente da dire? Io sì... perché l'hai fatto?

Chiesi curioso, e ne avevo tutto il diritto.

Theo: ha importanza?

Liam: SI!!

risposi alzando un pò il tono della voce e lui si avvicinò a me.

Theo: per proteggerti...

Lo guardai confuso cercando di capire il perché dovrebbe preoccuparsi per me a tal punto da farmi da guardia

Liam: proteggermi da cosa?

Theo: dal killer dello zodiaco.. pochi giorni fa è morta una ragazza Vergine, il suo prossimo obbiettivo è qualcuno che sia Bilancia.

Ammise Theo per poi distogliere lo sguardo

Liam: io sono Bilancia... restavi fuori da casa mia per difendermi da lui.. perché mai dovresti rischiare la tua vita per salvare la mia?

Chiesi sempre più confuso dalle sue azioni, lui mi guardò, sorrise e mi rispose

Theo: stare fuori da casa tua è come se fossi con te e... no non ti farai mai male finché sei con me, sono più grande sei una mia responsabilità.

Per un attimo mi mancò il fiato, mi ripetette le stesse parole che mi disse quando mi diede un passaggio a casa.
Lo guardai e agendo d'istinto lo abbracciai.
Lui rimase fermo, non si aspettava da parte mia questa reazione, ma fu così!
Ma poco dopo sentì le sue braccia attorno a me stringermi forte.
Le emozioni che provai in quel momento sono indescrivibili, era come se potesse scoppiare il mondo intero e io sapessi che non mi sarebbe successo niente perché lui non l'avrebbe permesso.
Poggiai la fronte sul suo petto e chiusi gli occhi, adesso avevo un bel problema.
Non volevo lasciare le sue braccia, e il fatto che mentre mi tiene stretto a sé con una mano mi accarezza dietro la testa non aiuta.
In più sento di nuovo il suo profumo, è così bello che mi dimenticai di tutto.. di Gabe, il killer, Hayden.. eravamo solo io e lui.
Fino a quando... di colpo si sentì aprire la porta dello spogliatoio e mi allontanai.
Guardai attraverso gli armadietti e vidi spuntare il coach.

Scott: ragazzi.. che ci fate qui? Non state litigando vero?

Theo: no..

Liam: no coach..

Rispondemmo insieme e ci guardammo ancora

Scott: dovreste essere in classe.. andate forza

Dopo quelle parole il coach prese delle divise da lacrosse, voltò le spalle e uscì dallo spogliatoio.

Theo: beh allora... ci vediamo in classe Liam

Rispose cennando un piccolo sorriso

Liam: s-si certo.. vai avanti ti raggiungo subito.

Annuì e uscì anche lui dallo spogliatoio.
Io mi dovetti sedere un attimo su una delle panchine e mi passai le mani tra i capelli chiedendomi che cosa mi stesse succedendo.
Non è normale quello che sento quando gli sono accanto, devo darmi una svegliata.. letteralmente, sto ancora impazzendo per il sonno.
Mi alzai e andai in bagno, mi bagnai il viso e mi guardai allo specchio.
Sospirai e tornai in classe, vidi Theo seduto che mi guardava e stavolta.. mi sedetti accanto a lui.
Guardai il professore ma non lo conoscevo così chiesi a Theo

Liam: quello chi è?

Theo; un supplente, il prof non c'è

Rispose sorridendo

Liam: ottimo

Sbadigliai e ne approfittai per dormire un pò ma facendo attenzione per evitare di finire di nuovo dal preside.
Ma theo mi guardò e si mise a ridere

Theo: dormi pure, al prof di supplenza importa solo che facciamo silenzio

Quelle parole erano musica per le mie orecchie, chiusi gli occhi e mi addormentai per entrambe le due ore di supplenza.
Riuscì a riposare decisamente bene, quando aprì gli occhi mi guardai il braccio e notai che non avevo il giubbotto.. mi guardai meglio ed era il braccio di Theo, così mi spostai subito confuso e lo guardai mentre lui rideva.

Theo: dormito bene?

Liam: cosa ho fatto?

Chiesi imbarazzato

Theo: niente, avevo il braccio poggiato sul banco tu l'hai preso e l'hai stretto usandolo come cuscino.

Liam: mi dispiace io non-

Theo; hey..

Mi interrompette subito sorridendo

Theo: avevi bisogno di dormire e in quel modo stavi più comodo, a me va bene così..

Non credo di star impazzendo per il sonno.. sto impazzendo e basta.
Mi guardai un attimo intorno e notai Mason che sorrideva immaginando chissà cosa.
Suonò la campanella e passai il resto della giornata a scuola con Mason, avevo bisogno di pensare un pò e se fossi rimasto con Theo chissà che altro avrei combinato.
Quando uscì fuori per tornare a casa vidi passare l'auto dello sceriffo e dentro c'era anche mia madre..
Credevo di essermi sbagliato ma era proprio lei.
Li seguì con lo sguardo fin quando non si allontanarono troppo, spero sia tutto ok...

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