PARTE 13 LA LUNA PIENA

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-LYDIA-

Trascorsero le ore in un attimo si fecero le 23.00 e ad ogni ticchettio dell'orologio potevo percepire la tensione di mio figlio crescere sempre di più.
Il sole è già tramontato e la luna sta sorgendo, molto presto sarà all'apice della sua altezza e Liam dovrà riuscire a controllarsi.
Beacon hills è una città con un livello di influenza maggiore rispetto a dove vivevamo prima, tutta colpa del Nemeton... un antico albero che i druidi esseri mostruosi usavano per compiere sacrifici umani.
Andai giù in cantina a prendere delle catene o delle corde, qualsiasi cosa possa aiutarmi a prendere tempo in caso Liam perdesse il controllo.
Trovai solo delle corde ma non basteranno, è troppo forte le spezzerà in un attimo.
Come andrà a finire... dipende solo da lui e dal modo in cui agirà.
Tenendo la corda ben stretta tra le mani tornai su raggiungendo Liam d'avanti l'ingresso

Liam: mamma dovrei andare via da qui

Mi disse cominciando a sospirare, sta già cominciando ad avere difficoltà a rimanere lucido

Lydia: non puoi andare via, io resterò al tuo fianco

Liam: potrei farti del male

Lydia: se vai via lo farai a qualche innocente... io ti aiuterò te lo prometto, ma ho bisogno che tu ti lasci aiutare

Abbassò lo sguardo preoccupato e annuì lentamente.
Mi avvicinai a lui e legai i suoi polsi con la corda come meglio potevo, sapendo che non sarebbe cambiato nulla, ma dobbiamo tentare.

Liam: vorrei che papà fosse qui

Lydia: lo so piccolo, lo vorrei tanto anch'io.

Cominciò a respirare sempre più forte e sudava visibilmente, guardai fuori dalla finestra e la luna è ormai al suo apice... è ora.

Lydia; Liam... quali sono le tre cose che non si possono nascondere

Liam: mamma non servirà a niente

Lydia: fidati di me... ripeti lentamente quali sono

Liam: il sole... la luna... la verità

Strinsi i pugni agitata tanto quanto lui, il cuore mi batte forte e temo che non ci riuscirà.
Ormai le sue unghie diventarono artigli, e i suoi denti zanne affilate

Lydia: LIAM...

Urlai con tono deciso

Lydia: ripetile ancora una volta e ricorda, ogni volta sei sempre più calmo e senti di avere il controllo

Separò i polsi strappando la corda come niente fosse e si inginocchiò a terra chinando la testa.

Liam: il sole... la luna... mamma non serve a niente... devi urlare

Lydia: no... ma che stai dicendo

Liam: con il tuo urlo magari... riesco a controllarmi per un pò

Lydia: Liam questa non è una soluzione... l'unico che può riuscirci sei tu

Liam: mamma devi farlo

Ad ogni sua singola parola sento tutta la sua forza di volontà, ma non riesce proprio a controllarsi... nella nostra vecchia città non era così difficile per lui

Lydia: non ti farò mai del male

Risposi con tono preoccupato e mi avvicinai a lui di scatto per abbracciarlo, ormai non so più che cosa fare, ma mi fermai nel sentirlo urlare

Liam: ADESSO...

Il suo tono si fece aggressivo, con gli artigli graffiò anche il parquet, alzò la testa di colpo e mi ruggi contro

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Il suo tono si fece aggressivo, con gli artigli graffiò anche il parquet, alzò la testa di colpo e mi ruggi contro.
Ci siamo, quello non è più Liam.
Non avevo altra scelta, spero funzioni

Lydia: mi dispiace...

Presi un bel respiro riempiendo completamente i polmoni e urlai stordendo così Liam, il mio urlo da banshee si propagò per tutta la stanza e sembrò funzionare.
Mio figlio si coprì subito le orecchie e tornando in sé mi guardò

Liam: m-mamma

Lydia: Liam...

Sì tornò ad agitare di nuovo, non posso continuare con questo passo... notai del sangue uscire dalle sue orecchie, se dovessi urlare di nuovo ho paura che gli farei ancora più male.

Liam: mamma SCAPPA... TI PREGO

Lydia: NO!! Sei mio figlio a costo che tu mi uccida io non ti lascerò qui da solo

Liam perse il controllo di nuovo e si scaraventò su di me gettandomi a terra, i suoi occhi brillavano di un giallo intenso e non smetteva di ringhiare.
Presa dal panico non mi restava che urlare di nuovo ma più piano per non ferirlo, ma ecco che un attimo dopo sentì la porta spalancarsi con un calcio.
Qualcuno entrò in casa, con le luci spente non notai di chi si trattasse ma lo percepì venire correndo verso di noi.
Cercai di tenere Liam lontano da me per non farmi mordere e la persona in questione che entrò, afferrò con la mano Liam da dietro la maglietta e lo tirò via lanciandolo contro il muro.
Mi sollevai da terra con le spalle e indietreggiai guardando in faccia chi fosse, ma non lo conoscevo

??: sta bene signora? Le ha fatto del male?

Scossi la testa velocemente presa ancora dall'agitazione, guardai Liam alzarsi affaticato dal muro e mi alzai.

Scossi la testa velocemente presa ancora dall'agitazione, guardai Liam alzarsi affaticato dal muro e mi alzai

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Liam ringhiò verso di noi ma nel vedere chi mi aiutò si fermò confuso.
Pensavo fosse riuscito a controllarsi ma ripartì ancora verso di noi cercando di morderci, per fortuna questo ragazzo prese alle spalle Liam e mettendogli un braccio attorno al collo gli fece perdere i sensi.
Una volta svenuto lo poggiò a terra delicatamente e mi guardò.

Lydia: ti ringrazio ma... chi sei tu

Theo: sono Theo raeken

Raeken... come la famiglia che Liam stava cercando stamattina

Lydia: sei un lupo mannaro?

Theo: non proprio... è una lunga storia

Mi guardò sorpreso quasi come se fosse affascinato

Theo: lei è una banshee non è così?
Stavo venendo qui e ho sentito il suo urlo

Lydia: che rapporto hai con mio figlio

Theo: siamo amici, se così si può dire

Distolse lo sguardo da me e si abbassò guardando Liam

Theo: dovrebbe rimanere privo di sensi fino a domani mattina

Mise un braccio tra le sue ginocchia e l'altro dietro la sua testa e lo prese in braccio

Lydia: che stai facendo?

Mi avvicinai a lui guardandolo

Theo: mi faccia vedere dov'è la sua camera così lo metto a letto

È gentile... e mi ha salvato la vita, non mi fido di uno sconosciuto ma se Liam lo conosce gli concederò il privilegio del dubbio.
Annuì e andai su per le scale, una volta in cima aprì la sua porta e lasciai passare Theo.
Entrò e poggio delicatamente Liam sul letto, gli tolse le scarpe e lo coprì con il lenzuolo.
Rimasi colpita nel suo atteggiamento nei suoi confronti

Lydia: non so cosa ti porta qui a quest'ora ma... ne sarà felice quando lo saprà.

Theo: forse... ma adesso è meglio che io vada

Lydia: avrai i tuoi motivi per farlo... non ti trattengo oltre

Annuì senza dire nulla e se ne andò.
Mi sedetti accanto a Liam accarezzandogli i capelli pensando a come sarebbe potuta andare peggio.
Di colpo sentì la voce di mio marito urlare

Stiles: CHE CAZZO FAI IN CASA MIA!!

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