PARTE 10 IL PASSAGGIO A CASA

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-LIAM-

Theo raeken... sì avvicinò lentamente a me guardandomi dalla testa ai piedi con il suo sorriso da cattivo ragazzo.
Mi sembrò strano vederlo in un luogo simile, un ragazzo riservato che passa le serate al sinema è piuttosto contraddittorio, così gli chiesi con tono curioso cosa ci facesse lì tutto solo.

Liam: ciao Theo... anche tu frequenti questo club?

Theo: no, sono qui solo per portare una cosa ad una persona che conosco

Liam: e perché sei qui sul retro?

Theo: ti ho visto da lontano mentre parcheggiavo il mio pick-up e volevo chiederti una cosa

La mia curiosità non tardò ad arrivare, chissà che cosa vuole chiedermi.

Theo: non ti ho visto a scuola dopo il nostro incontro... cos'è successo?

Liam: oh io... sono dovuto tornare a casa, è una lunga storia.

Annuì con il capo lentamente e sì voltò per andarsene.
Di colpo come se il mio corpo reagì da solo feci due passi avanti verso di lui e uscirono le seguenti parole dalle mie labbra..

Liam: puoi accompagnarmi a casa?

Sì fermò rimanendo di spalle e non rispose alla mia richiesta.
Per quale motivo l'ho fatto? Non capisco non avevo alcuna intenzione di chiederglielo, ma ormai quel che è fatto è fatto.
Rimanendo di spalle si voltò guardandomi e mi rispose

Rimanendo di spalle si voltò guardandomi e mi rispose

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Theo: vuoi che ti riporti a casa io?

Liam: sì voglio dire... se per te non è un disturbo

Theo: no non lo è, c'è un solo pick-up nel parcheggio è il mio, aspettami lì.

Feci come mi chiese, lo aspettai mentre lo vidi andare all'interno, impiegò poco tempo, entrò ed uscì in 5 minuti.
Non appena sblocco le sicure del suo veicolo entrai e mi misi a mio agio, è davvero comoda la sua auto

Theo: va bene Liam... il tuo indirizzo?

Liam: Norfolk Ave, è una strada più o meno in mezzo al bosco

Theo: la conosco, un pò isolata come zona ma ci sono delle belle case

Accese la macchina inserì la prima tolse il freno a mano e sposto guidando senza aggiungere una sola parola.
Guardai fuori dal finestrino rimanendo in silenzio non sapendo che cosa dire, ma pensai in fretta a qualcosa, non voglio passare tutto il tempo così creando quel silenzio imbarazzante.
Mi voltai verso di lui e prima di aprir bocca rimasi come pietrificato nel vederlo, è bellissimo... non potei fare altro che restare in silenzio e guardarlo fino a quando non si volto e fu lui a guardare me.
Distolsi subito lo sguardo imbarazzato e feci finta di niente ma sentì una risata leggera da parte sua

Theo: che cosa c'è?

Mi chiese ridacchiando

Liam: niente ti stavo solo guardando guidare... io non so farlo

Theo: non hai ancora preso la patente?

Lo guardai un attimo rispondendo di no e mi voltai ancora una volta.
L'atmosfera era tranquilla fino a quando Theo stese il braccio sul mio petto con forza per proteggermi e frenò di colpo facendo passare un auto che senza fermarsi allo STOP attraversò a velocità.

Theo: cazzo... Liam stai bene?

Dovetti ancora riprendermi da quello che era appena successo ma la prima cosa che realizzai fu la sua mano sul mio petto, il modo in cui mi tiene ancora stretto nonostante il pericolo sia passato.

Liam: s-si sto bene...

Theo: sei sicuro? Guardami

Mi voltai verso di lui incrociando il suo sguardo, era preoccupato per me... guardai la sua mano ancora lì e lui se ne accorse

Theo: scusa, non avevi la cintura così ho dovuto farlo

Liam: non devi giustificarti... anzi ti ringrazio, se non l'avessi fatto mi sarei fatto male

Theo: no non ti farai mai male finché sei con me, sono più grande sei una mia responsabilità

Si mise a ridere e capì che quelle parole servirono per sdrammatizzare e cercare di calmarmi.
È fu così, dopo un bel respiro profondo mi calmai e sentì la sua mano scivolare via da me.

Riprese a guidare, eravamo quasi giunti a casa mia e una volta lì accostò sulla destra del marciapiede

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Riprese a guidare, eravamo quasi giunti a casa mia e una volta lì accostò sulla destra del marciapiede.

Theo: eccoci qui... puoi andare a casa

Mi disse sorridendo, un attimo dopo lo vidi sorridere ancora di più fino ad iniziare a ridere

Liam: cosa c'è?

Gli chiesi, la sua risata è così bella e contagiosa che mi misi a ridere anche io senza sapere il perché lo stesse facendo

Theo: scommetto che se potessi tornare indietro non mi avresti chiesto un passaggio

Liam: no non è affatto così, te lo avrei chiesto ugualmente... anche se stasera fosse andata peggio

Mi guardò con aria un pò confusa e mi chiese perché, ad essere sincero non lo sapevo nemmeno io.
In qualche modo stare accanto a lui mi faceva stare tranquillo, sì a volte anche a disagio e non capisco ancora perché.
Anche adesso non vorrei scendere dalla sua auto ma devo.

Liam: non è stata colpa tua, stavi rispettando la velocità è stato quel tipo che andava forte

Theo: si è vero... beh allora ci vediamo lunedì Liam

Liam: va bene

Gli sorrisi e apri lo sportello, uscì dalla sua auto pensando se dovessi chiedergli di restare o meno per bere qualcosa insieme, ma preferì lasciarlo andare così chiusi lo sportello e lo salutai con la mano, tornando a casa apri la porta e guardai alle mie spalle, era ancora lì che mi guardava... stava aspettando che entrassi per assicurarsi che stessi bene, di fatti non appena entrai e chiusi la porta senti il motore della sua auto partire.
Usai il mio udito per ascoltare la situazione in casa ma non sentì nulla, mia madre stava probabilmente dormendo così andai su in camera mia e mi tolsi i vestiti mettendomi a letto.
Era tardi ma non avevo minimamente sonno, non riuscivo a smettere di pensare a quante cose mi siano successe oggi, Brett.. Hayden.. Mason..Theo
Ho le idee chiare su tutti ma Theo mi confonde.
Non c'è molto a cui pensare però, lo conosco solo da un giorno, prevedo una bella amicizia con lui tutto qui.
La prof si sbagliava sul suo conto non può avere una brutta influenza su di me, non dopo quello che ha fatto questa sera, ma prima di giudicarlo meglio aspettare.
Steso sul letto mi toccai il petto, pensando alla sua mano su di me e mi chiesi..
Ha avuto dei riflessi incredibili ma è ancora più sospetto la forza con la quale mi tenette fermo al sedile, magari sarà stata l'adrenalina o forse... è un lupo mannaro come me, non riesco ancora a distinguere i miei simili, delle strane sensazioni le ho provate con Brett, con il coach stavo addirittura perdendo il controllo... ma con Theo è stato diverso.
Girai il cuscino dalla parte fresca e chiusi gli occhi, è tempo di dormire penserò a tutto questo domani quando sarò più riposato.
Mi lasciai andare e mi rilassai fino a quando non presi sonno e mi addormentai, domani farò luce su tutta questa storia...

UN NUOVO INIZIOWhere stories live. Discover now