Perchè a me...

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La vita scorreva tranquilla, nessuna minaccia si era manifestata in quegli anni o almeno così sembrava per tutti gli abitanti. Jade, portava tra le braccia un fagottino, lo guardava con tenerezza mentre gli teneva la mano.
Quel piccolino si chiamava Jace, era uno dei suoi due figli, aveva ereditato i meravigliosi capelli rossi della donna accompagnati dagli occhi ambrati del padre. Aveva uno sguardo così dolce, non aveva la stessa faccia cattiva di Matthew appena nato ma un sorrisone enorme. La donna era a conoscenza di cosa aveva tra le braccia, lo aveva scoperto quando era più giovane insieme al suo compagno, Jace sarebbe diventato l'erede di Hyperion. Da quanto era stato stabilito, era nato allo stesso modo di Matthew, un demone puro senza alcuna traccia di bontà.
Jace rise vedendo la faccia pensierosa di Jade e le toccò il naso.
"Ehi !" Rise la donna facendogli un lieve solletico. "Sei un mascalzone proprio come tuo padre".
"Cosa sarei io scusa ?" Davanti a lei apparve una figura a lei nota, Matthew , il marito di Jade teneva in braccio l'altro fagottino che si girò piano con la stessa faccia del padre.
"Che tuo figlio, è un furbetto come te" rise la donna per poi guardare l'altro bambino: "Ciao Axel, come siamo arrabbiati anche oggi..."
Axel era il secondogenito dei due, era nato dopo di Jace di qualche minuto e probabilmente il primo lo avrebbe sempre detto al fratello. Aveva gli occhi neri come la pece di Jade ma del resto aveva preso tutto dal padre, i capelli biondo cenere e lo stesso sguardo contrariato.
"Sono due piccole pesti, ma dovevamo aspettarcelo, sono figli nostri del resto" Matthew prese in braccio anche Jace che appena lo vide iniziò a ridere.
"Jace è una Jade la vendetta, ogni volta che mi vede ride" accarezzò il visetto del piccolo rosso che rise nuovamente. Come poteva quel bambino essere il suo erede pensò l'uomo sistemandosi i capelli. Dopotutto nemmeno la madre di Matthew era riuscita a capire come mai suo figlio avesse ereditato tutto il lato cattivo del padre.
"Meglio se li portiamo a dormire, Axel continua a sbadigliare e non voglio stare sveglia per dei pianti" rise la donna insieme al marito che le dette un bacio in fronte.

12 anni dopo...
Una furia dai capelli rossi si catapultò giù dalla scale, Jace era in ritardo per l'ennesima volta. Questa sua tendenza era probabilmente ereditata da sua madre che non arrivava mai giusta a un appuntamento.
"Mamma ! Scusa ! Sai dove è la mia cartella ?" Chiese il giovane che aveva i lunghi capelli rossi legati con un codino. La donna con lo stesso colore di capelli si giro dicendo: "È davanti alla porta dove la metti di solito Jace, dai lo sai bene" rise Jade mentre beveva il suo caffè.
"Grazie mamma, ti voglio bene" si avvicinò e abbracciò la madre teneramente.
"Ora scappo che Emily mi ammazza se faccio tardi di nuovo !" Emily era la fidanzata di Jace, era una ragazza davvero splendida in confronto al ragazzo. Che era molto smilzo e portava sempre vestiti molto larghi.
Nonostante ciò, Jace sembrava realmente perso per quella ragazza, avrebbe dato la vita per lei.
Il ragazzino corse fuori prendendo l'autobus in tempo, sopra trovò Joy che gli fece segno di sedersi a fianco a lei. La ragazza era la sua migliore amica nonché la figlia di Jenny e Andrew, aveva ereditato i capelli scuri dal padre mentre gli occhi chiari della madre. Aveva un anno in meno del rosso che appena sedette accanto a lei, tirò un respiro di sollievo facendo ridere la mora. "Stavolta non verrai ucciso dai, dovresti metterti meglio la sveglia Jace"
"Si lo so Joy, proverò a fare del mio meglio prossima volta" sorrise il ragazzo per poi guardare fuori, non vedeva l'ora di vedere Emily, era il suo pensiero fisso, probabilmente era completamente innamorato di lei.
***
"Allora signorina Emily, per entrare a far parte di questa cerchia lei dovrà compiere un sacrificio umano..." la ragazza dai capelli castani e gli occhi dorati guardò in avanti per poi dire"Che tipo di sacrificio?"
Le figure incappucciate ghignarono: "Dovrà uccidere questo ragazzo precisamente..." i loschi figuri misero davanti alla giovane una foto, in cui riconobbe il ragazzo con cui stava.
"Lui è Jace Houston, suo padre ha tentato più volte di distruggere la nostra attività grazie al suo potere, per poter diventare ufficialmente parte di noi dovrà uccidere questo ragazzo in modo da ottenere i poteri che ha sempre desiderato"
Emily guardò la foto, era una ragazza diversa dagli altri, non aveva manifestato i suoi poteri e da i test genetici era risultato che non avrebbe avuto nemmeno un potere se non quello di essere un riccio come i suoi genitori. Ciò che desiderava con tutto il suo cuore era diventare qualcuno, guardò la foto per poi dire: "Volevo mollarlo, è il mio ragazzo, ma sapete una persona come me non può avere uno come lui nella sua vita. Guardatelo è uno sfigato con gli occhiali e i capelli lunghi, l'unica cosa che lo rendeva diverso erano i capelli... detto ciò credo che accetterò tutto questo." Quella ragazza voleva mollarlo a ogni costo, avrebbe preferito ammazzare un'anima pura come lui che non avere dei poteri per il resto della sua vita. Solo che Jace lo avrebbe scoperto troppo tardi...

***
Il ragazzo dai capelli rossi saltò fuori dal pullman, era molto felice di iniziare quella giornata di scuola. Al contrario di sua mamma stava apprezzando quel periodo.
Il sorriso gli si accese maggiormente quando vide Emily, la ragazza che aveva rapito il suo cuore mentre parlava con qualche ragazzo. Il rosso non era geloso, anzi era contento che lei avesse degli amici maschi che la potessero ascoltare come faceva lui. La giovane si girò e fece un piccolo sorriso verso il rosso che corse ad abbracciarla: "Ciao Emily , che bello vederti !"
"Ciao Jace, anche per me è bello vederti... ci vediamo dopo a merenda vero ?" Chiese con un finto sorriso la ragazza.
"Certo che si ! Sai che ci vediamo sempre per quello, mi mancherai molto per il resto delle lezioni " sorrise il ragazzo tenendole le mani.
"Eh si anche a me..." disse la ragazza che gli dette un bacio sulla guancia.
"A dopo Jacey" gli strizzò l'occhio la giovane per poi andare in classe seguita dal fidanzato.
Le ore di scuola passarono molto in fretta, Jace non vedeva l'ora di uscire dalla classe per andare a vedere la sua fidanzata nuovamente, era così felice che continuava a sbattere i piedi.
Appena la campanella suonò il ragazzo corse fuori tanto in fretta che nemmeno Joy poté stargli dietro.
Poco dopo, il ragazzo andò nel solito angolo buio  dove lui e Emily si trovavano, era il loro posto segreto o almeno così credeva Jace che rimase stupito vedendo gli altri suoi amici a fianco di lei.
"Uhm ciao..." disse il giovane vedendo la ragazza girarsi con una faccia annoiata. "Ascolta Jace, sarò breve, io e te non possiamo stare più insieme"
Gli occhi del rosso si dilatarono sentendo quelle parole che gli fecero molto male al cuore: "Perché?" Chiese tentando di trattenere le lacrime.
"Semplice, una persona come me non può stare con uno come te,credevi veramente che mi piacessi ? Avevo messo in programma di mollarti da quando ci siamo fidanzati"
Quelle parole colpirono in pieno il giovane che si mise a piangere davanti a lei, Jace era debole e non sapeva che altro fare sentendo quelle parole orribili. Non riuscì nemmeno a parlare perché preso dai singhiozzi.
"Ecco un'altro motivo per cui è meglio che io non stia con te" lo abbracciò piano, il rosso non sapendo cosa fare la abbracciò di conseguenza ma sentì qualcosa trapassargli il petto. Al ragazzo mancò il fiato tanto che fini a terrà, si guardò il punto da dove proveniva il dolore. Un coltello era infilato proprio sopra l'altezza del cuore, cercò di levarlo ma il ragazzo continuava a piangere mentre il respiro diventava sempre più corto e rado. La ragazza disse: "Da un lato mi dispiace, vedere morire uno come te non è bello. Anche se probabilmente nella tua vita non avresti combinato niente di buono"
Il rosso pianse ancora, mentre gli occhi si facevano pensanti questi cambiarono colore e virarono all'azzurro: "Tu... rimpiangerai...di avermi conosciuto" la voce del ragazzo era completamente diversa, però fece ridere la ragazza.
"Non credo proprio, tanti saluti Jace...muori e basta" Emily infilzò meglio il coltello, gli occhi del giovane tornarono neri per poi chiudersi definitivamente.
Tutti gli uomini risero vedendo la marea di sangue uscire dal ragazzo, Jace era morto. Non aveva ancora fatto niente sulla terra ma il suo momento era già finito.
"Ragazzi andiamo, non vedo l'ora di ricevere i miei poteri, magari assomiglieranno a quelli che avrebbe avuto questo povero pezzente..." i ragazzi risero nuovamente e passarono senza alcun rispetto sopra al corpo del ragazzo dai capelli rossi. Lo pestarono e colpirono più volte finché non se ne andarono.
Qualche ora dopo, Joy andò a cercare Jace, non lo trovava da nessuna parte. Iniziò a chiamare tutti i professori che si misero alla ricerca.
Il corpo morto di Jace, fu più visibile con la luce del tramonto. Sembrava che risplendesse, ma poco dopo quegli occhi che sembravano chiusi si riaprirono di colpo e il ragazzo iniziò a tossire. Si guardò il coltello infilato nel petto, lo estrasse e si mise a urlare dal dolore. Joy che stava controllando da quelle parti sentì l'urlo disperato del giovane a cui corse incontro.
"Jace ! Oddio sei pieno di sangue cosa ti è successo ?"
Il ragazzo osservò Joy e la abbracciò: "Io... non so come ho fatto, sono morto... Emily mi ha accoltellato, non so nemmeno perché sono vivo !" Il ragazzo parlò di fretta mentre si teneva il petto.
"Non sforzarti troppo... o mio Dio...Jace guarda..." il ragazzo si guardò il punto dove aveva il taglio ma non aveva più dolore , solo una chiazza enorme del suo sangue.
"Che diavolo...oh mio Dio che poteri ho..."
"Non lo so... Jace è meglio se torni a casa magari lo scoprirai chiedendo ai tuoi genitori"
"Meglio di sì..." lo sguardo del ragazzo era duro. "Giuro Joy..."
La ragazzina dai capelli mori , prese il braccio a Jace che finì di dire: "Mi vendicherò... morirà lei stavolta..."
Joy rise:"Mi piace questa cosa, comunque se tornerà ti aiuterò volentieri visto che ti ha ammazzato praticamente"

Can I fall for a Demon ? Where stories live. Discover now