Stavolta rido io

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8 anni dopo
"Axel !! Ti farò saltare in aria come un cazzo di petardo prima o poi !" Un giovane con la cresta rossa si sentì urlare per tutta la casa mentre l'altro fratello rideva come un matto per aver rubato il telefono al fratello.
Jace era vestito di tutto punto, aveva una camicia bianca e i pantaloni neri, i capelli erano ben tagliati in una cresta corta. Vicino alla luce si vedevano i muscoli del ragazzo che era diventato col tempo muscoloso e soprattutto carismatico.
"Che c'è fratello non riesci nemmeno a prendermi ?" Chiese Axel che portava una felpa nera e i jeans, portava i capelli allo stesso modo del fratello però era vestito più sportivo nonostante anche lui fosse muscoloso e alto.
Gli occhi ambrati di Jace si illuminarono sentendo quelle parole: "Non osare sfidarmi fratellino..." a tutta velocità il rosso fece lo sgambetto al fratello prendendo al volo il suo telefono.
"Non vale ! Ero di spalle" disse Axel ridacchiando.
"Tutto è lecito in guerra caro fratello"ghignò il ragazzo dai capelli rossi mentre una figura a lui nota scendeva.
Suo padre, Matthew Houston aveva uno sguardo furioso mentre disse: "La smettete di fare casino ?! Siete peggio di vostra madre..."
"Che cazzo vuoi da me ?" La moglie nonché madre dei ragazzi apparve a fianco dell'uomo, aveva lo stesso sguardo imbronciato di Jace che insieme al gemello colse l'occasione e scappò fuori di casa.
"Ehi ! Non avevo ancora finito con voi due !" Urlò Matthew dalla porta mentre sospirava esasperato vedendo i ragazzi correre.
I fratelli risero mentre presero l'autobus correndo insieme, sopra di questo Joy vide i gemelli dicendo: "Non cambiate mai vero? Farete sempre arrabbiare lo zio e la zia in qualsiasi momento delle vostra vita" la migliore amica di Jace rise mettendosi apposto i capelli. Anche Joy era diventata nettamente più carina di anni fa e si era fatta una bella ragazza anche lei. O almeno così sembrava, i fratelli non avevano alcun legame di sangue con i genitori di Joy ma da sempre li avevano chiamati zii.
"Papà ci starà sempre addosso, da quando Selene è nata è ancora più severo con noi, nonostante la nostra sorellina sia la principessa della casa" Selene era nata 7 anni dopo di loro, aveva solo 13 anni ma era la copia sputata del loro padre se non per l'atteggiamento di mamma.
"Inoltre solo io assomiglio in tutto e per tutto a nostra madre, come dice papà sono un Jade 2 la vendetta" rise il ragazzo dai capelli rossi che dopo poco smise di ridere. Una ragazza entrò in autobus, non poteva crederci a quello che stava vedendo. Quei capelli scuri, gli occhi ambrati e un sorriso fintissimo mentre lo sguardo traspariva disgusto alla vista di alcuni ragazzi davanti a lei.
"Joy... dimmi che non è quello che penso..." sussurrò il giovane all'amica mentre delle piccole fiammelle nere si estendevano per la mano.
La ragazza guardò in avanti e strabuzzò gli occhi alla vista della ragazza,prese una felpa da Axel e la mise addosso al rosso facendogli coprire i capelli e gli abiti eleganti che portava.
"Non deve capire che sei tu... è convinta che sei morto da anni" disse Joy all'orecchio del ragazzo. La ragazza dai capelli neri che tanto odiavano si diresse verso la loro parte del pullman e guardò compiaciuta Axel: "Che bel tipo che sei..."
Jace si alzò e disse con una voce strana: "Mi spiace ma non è disponibile"
"E tu cosa ne sai ?" Domandò stizzita Emily guardando il ragazzo con il cappuccio.
"Sai è mio fratello, vuoi anche che ti porto un test del dna per comprenderlo o puoi arrivarci con la tua testa ?" Jace parlò con un tono sarcastico facendo ridacchiare la ragazza: "Ti credi divertente sfigato con il cappuccio ?"
"Sicuramente non sono una pigna in culo come te... quindi gira largo da mio fratello" il tono del rosso era serissimo e soprattutto pieno di rabbia. Non doveva lontanamente provarci con suo fratello e Joy sembrava dalla sua parte. Jace diceva da sempre che quei due sarebbero stati benissimo insieme, avrebbe approvato tutto ciò visto che si conoscevano da sempre.
"Maleducato..." rispose la mora andando a sedersi in fondo a loro.
Axel si mosse verso di lui: "Wow, dimmi che quella ragazza è quella Troia che ti ha ucciso 8 anni fa..."
"Si Ax, è proprio lei, ma credimi renderò la sua vita un inferno" gli occhi ambrati di Jace brillarono di cattiveria mentre il pullman arrivava in università.
Le lezioni del corso passarono velocemente e i ragazzi si trovarono fuori dalle aule, Jace appena era uscito si era rimesso la felpa per evitare di essere riconosciuto ma continuavano a salutarlo di continuo. Era comunque un ragazzo famoso di per se, aveva aiutato molti ma ad altri non aveva reso la vita facile. Diciamo che era il classico bad boy ma in parte era anche buono e gentile se lo si conosceva a dovere.
"Jace non ti girare... sta arrivando" disse Joy tenendogli il braccio. Tutti sapevano di cosa era in grado Jace, da quando era morto la prima volta il ragazzo era riuscito a manifestare i suoi poteri, distruggendo persone e mondi allo stesso modo del padre. Solo che il giovane Houston dai capelli rossi lo faceva per vendetta, rancore e disprezzo contro coloro che lo avevano ucciso. Tre quarti dei tirapiedi di Emily, furono inaspettatamente trovati impiccati per degli alberi con ognuno un messaggio diverso riferito alla mora. Nessuno tranne il fratello Axel e Joy sapevano della cattiveria che aveva il ragazzo.
Emily dal canto suo, passò davanti a Jace e alla giovane andando dritta da Axel. "Come ti chiami bel fusto ?" Chiese la mora mentre osservava la faccia cattiva del ragazzo con il cappuccio.
"Axel..." disse il biondino con un tono di voce molto piatto.
La ragazza dopo poco fece una triste faccia dispiaciuta: "Oddio... tu sei il fratello di... uhm... il ragazzo che è stato trovato morto"
"Il suo nome è Jace" disse Axel con durezza. "E si sono proprio io, sono suo fratello. Però come ben sai ora non ho più il mio gemello..." il ragazzo più piccolo fece finta di commuoversi, le doti del secondo Houston nell'essere un'attore nato erano state ereditate dalla madre che più volte aveva dato prova di essere una grandissima attrice quando voleva.
"Comunque, tralasciando il lutto, perché ci tieni così tanto di uscire con me ?"
"Oh niente, sarei curiosa di conoscerti... veramente"
Jace strinse i pugni e digrignò i denti tentando di contenersi mentre intuiva cosa volesse fare Emily, voleva uccidere Axel allo stesso modo in cui voleva sbarazzarsi di Jace.
"Beh che dici di vederci stasera allora ?" Il biondino fece un sorriso e le fece l'occhiolino.
"Sarò onorata di uscire con te" la mora dagli occhi dorati si girò verso il ragazzo incappucciato per poi dire: "Sei geloso sfigato ?" La sua espressione era malvagia. Il rosso non perse tempo a risponderle e camminò verso l'aula.
Il fratello minore lo raggiunse per poi dire: "Jace... ho un piano ma mi serve il nostro principe demoniaco..."
Il giovane lo guardò sfoderando un ghigno compiaciuto.

***
Era una notte serena e tranquilla, vi era una piccola brezza che faceva muovere gli alberi della via dove Axel e Emily si erano dati appuntamento.
Il ragazzo indossava una camicia nera molto elegante, i pantaloni dello stesso colore. Il giovane si stava girando una sigaretta tra i pollici e finché aspettava fumava osservando il cielo limpido.
Sopra la testa aveva tenuto il cappuccio per ripararsi dal freddo.
"Eccomi qui Axel sono felice che tu mi abbia invitata" La ragazza si mise a fissare il giovane che era di spalle mentre buttava via l'ultimo mozzicone di sigaretta per terra.
"Sono felice che anche tu sia qui... Emily..."
La giovane sorrise sentendo la voce del ragazzo, prese dalla tasca il coltello che aveva  e iniziò a muoversi di soppiatto.
"Tipico tuo..." sussurrò il ragazzo che si girò in fretta tenendole la mano sul polso con estrema forza. La ragazza non si vide davanti due occhi neri e una capigliatura bionda, ma due occhi ambrati che la trapassavano accompagnati dai capelli rossi che svolazzavano alla brezza del vento. Davanti a lei si ergeva Jace Houston colui che lei credeva di aver ucciso.
"Tu...dovresti essere morto..." sussurrò lei guardando il ragazzo che però iniziò a ridere sguaiatamente.
"Oh Emily... l'erba cattiva non muore... mai !" In pochi istanti Jace venne coperto da del fuoco nero come la pece, che iniziò a muoversi verso la giovane che ritrasse il coltello.
"È impossibile! Tu eri senza poteri !"
Il rosso ghignò per poi dire: "Questo lo credevi solo te... non hai idea di chi cazzo hai provato a uccidere...non hai nemmeno idea di chi hai davanti" la voce del ragazzo era diventata completamente un'altra. Alla giovane vennero in mente le ultime parole del ragazzo che si posò a terra: "Tu... rimpiangerai...di avermi conosciuto".
"A proposito mi ricordo un'altra frase che rimarrà indelebile nella mia vita...una persona come me non può stare con uno come te..." Jace rise nuovamente. "Avevi perfettamente ragione, l'unica cosa che ti meriti è soffrire come ho sofferto io e di non vivere... crepa... salutami Lucifero già che ci sei" disse il ragazzo prendendole in fretta il coltello dalla mano.
"C-cosa sei..." sussurrò la giovane prima che  il ragazzo le piantò 6 volte il coltello nel cuore.
Jace rise nuovamente per poi rispondere a quella domanda: "Semplice io sono il demone per eccellenza, la reincarnazione del male sulla terra venuta ad ucciderti una volta per tutte" la voce del ragazzo suonò con un tono ancor più crudele mentre pronunciava quelle parole. Estraendo il coltello dal corpo morto della sua ex fidanzata. Meritava di morire pensò Jace lanciando il coltello verso di lei. Avrebbe solo atteso che qualcuno trovasse il corpo con sopra inciso nella pelle: "Il diavolo è passato di qui"

Can I fall for a Demon ? Where stories live. Discover now