Mi stai sfidando angioletto ?

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Jace dopo aver pianto per tre quarti della serata se ne andò a letto. Voleva migliorarsi, voleva provare dei veri sentimenti per una volta nella sua vita. Provò a rigirarsi più volte nel letto,cercando di dormire,ma l'unica cosa che gli veniva in mente, era la scena che aveva vissuto in infermeria.
Ci ripenso per almeno mezz'ora per poi cadere in un sonno profondo fino allo squillare della sveglia del suo telefono. Immediatamente si alzò e si preparò in bagno, si lavò il viso, si mise le lenti a contatto per poi cambiarsi . Si mise una camicia rossa bordeaux e un giubbino di pelle insieme agli occhiali da sole neri mentre usciva da casa con lo zaino sulla schiena.
Suo fratello Axel lo stava aspettando fuori, indossava una felpa nera e i suoi immancabili occhiali da vista neri. Salutò il fratello per poi salire insieme a lui nel pullman.
Molte ragazze iniziarono a sospirare vedendo l'entrata in scena dei gemelli Houston tanto che Jace si sentì osservato da tutte. Sfoggiò il suo ghigno ammaliatore e poi si sedette.
I due fratelli arrivarono in tempo alle lezioni e si misero ad ascoltare la lezione di meccanica che avevano quel giorno. La sessione si avvicinava, avevano passato i pomeriggi a studiare le prime parti dei corsi in modo da trovarsi pronti in tempo.
La lezione finì in fretta e i due gemelli andarono verso il corridoio dove un gruppetto di ragazzi si era accerchiato.
Qualcuno probabilmente stava dando spettacolo, gli occhi del rosso saettarono di puro odio quando vide Jason tenere il viso di Drake. Doveva cercare di calmarsi, non doveva dare alcun tipo di spettacolo tanto che si mise a parlare con i ragazzi intorno a loro.
Il castano intercettò il rosso e si avvicinò a lui, lo abbracciò salutandolo: "Ciao Jace !" Sorrise il giovane.
"Ciao Drake..." il ragazzo ricambiò l'abbraccio visibilmente in imbarazzo ma il saluto venne interrotto dal peggior angelo sulla faccia della terra.
"Non hai proprio capito niente Houston... devi stare lontano da lui" ringhiò il biondo.
"Ah davvero ?" Chiese il rosso allontanandolo di più.
"Si , patto che probabilmente non riusciresti nemmeno a battermi"
"Ma non ero io ad avere la bellezza demoniaca ? Ti stai fregando da solo Jason , potrei veramente rubarti il ragazzo" disse sarcastico Jace per poi mettersi vicino Drake.
"Stai lontano..."
"E se non volessi ?" rispose nuovamente l'altro giovane al fianco del castano.
"Non riusciresti a sedurlo..."
Un guizzo divertito si vide negli occhi del rosso che rispose: "Mi stai sfidando angioletto ?"
Jason non rispose e Jace spinse Drake sul muro avvicinandosi al suo viso.
Lo guardò con uno sguardo suadente per poi sussurrargli: "Mi piaci vestito di verde, si abbina al tuo colore degli occhi. Non sto scherzando, stai veramente bene" Il rosso fece un sorriso tenero e smagliante che fece arrossire il castano che però lo tirò nuovamente a sè.
"A te dona il bordeaux, sembri un re Jace..." lo era realmente , ma fu colpito da quelle parole tanto da arrossire a sua volta.
Jason si scaldò ma una barriera invisibile lo fermò sul posto. Notò la mano di Drake muoversi verso il biondo, stava facendo uno scudo. Uno dei poteri dell'angelo che aveva davanti.
"Perché lo stai fermando..." sussurrò il rosso stringendo la presa sui fianchi del giovane.
"Perché in questo momento non voglio le sue avance, ma le tue..." l'aria aveva iniziato ad essere pesante per il giovane dagli occhi ambrati che si ritrasse dicendo: "E non hai ancora visto niente caro Drake... potrei sorprenderti" sussurrò Jace scompigliando i capelli del giovane che aveva davanti.
I due continuarono a guardassi fisso negli occhi, come se fossero imbambolati. Attratti reciprocamente uno dall'altro nonostante non sapessero di essere nemici giurati dalla nascita. Un angelo e un demone, l'essere più candido e puro sulla faccia della terra con quello più corrotto esistente.
Jason ebbe tutto il tempo per alzarsi e per ribadire: "Tu sei un demone... ne sono sicuro... è impossibile che lui sia attratto da te sennò"
Jace si schiarì la gola: "Come ti ho già detto io non sono un demone... quante volte dovrò dirtelo" una bugia che a tutti sembrava così veritiera e così convincente. Ormai molti pensavano che in realtà il demone fosse Jason visto che lo spintonava e picchiava di continuo. Aveva creato una copertura perfetta, tanto da sembrare un nobile ragazzo che non avrebbe contrattaccato. In quei giorni girava la voce che Jason si fosse dipinto le ali di bianco tanto da sembrare un angelo, ma a quanto pare aveva incuriosito molte persone attorno a loro che iniziarono a dire: "Secondo me qui il demone sei tu ! Jace Houston è uno tra i più rispettabili e onesti qua dentro, non come te che vai in giro per  mezza scuola a picchiare chiunque parli o si avvicini a Drake"
"No vi sbagliate ! Io sono veramente un angelo ! Lui è un demone !"
"Anche se fosse ?" Esclamò una voce familiare, Axel Houston nonché gemello del rosso si era messo vicino a lui prendendogli la spalla: "Sicuramente abbiamo visto negli anni che sono stati i demoni a pararci il culo... non voi. Dobbiamo ringraziare due eroi che sono demoni se noi stiamo in pace, Annabelle la vostra precedente sovrana ha distrutto qualsiasi cosa per i suoi fini"
"Esatto !" Esclamò la folla per poi far continuare il biondo: "Voi angeli non avete fatto altro che creare scompiglio e lo state facendo anche adesso. Inoltre, se mio fratello fosse un demone credimi in questo momento non saresti ancora in vita, saresti sotto terra per ogni male che hai causato qua dentro... mi auguro che colui che ami non sia così stupido da seguirti..." le parole di Axel cessarono quando un pugno lo becco dritto in faccia, Jason lo aveva preso in pieno e lo aveva fatto cadere a terra.
"Axel !" Urlò Jace correndo da lui, si voltò a guardare colui che aveva avuto il coraggio di colpire il gemello.
I suoi occhi divennero azzurri per qualche istante , si mosse veloce come un fulmine per poi buttarlo a terra con un calcio allo stomaco.
"Non ti azzardare mai più a toccare mio fratello o giuro su Dio..."
"Cosa dannato diavolo ?!" Urlò il biondo a terra con un ghigno trionfante che svanì quando il rosso sbatte violentemente la sua testa al muro.
" Giuro che ti toglierò tutto... ogni singola cosa, Drake soprattutto. Ma se proprio ti interessa anche la tua semplice vita se tocchi nuovamente Axel ? Chiaro angelo ?" Chiese con gli occhi completamente azzurri pieni di rabbia.
"Tu sei il diavolo..." sussurrò.
"Oh e non hai ancora visto niente figlio di puttana" sussurrò Jace per poi tramortirlo.
Drake lo guardò e se ne andò insieme ai fratelli tenendo Axel: "Lo porto in infermeria io Jace" sussurrò al ragazzo.
"Non provare mai più a colpirlo, ti troveresti in guai seri. Suo padre può essere distruttivo" disse il castano trascinando via il giovane Houston, che immaginava nuovamente l'incontro tra Matthew Houston e il comandante delle schiere angeliche. Non sarebbe finito bene.

Can I fall for a Demon ? Where stories live. Discover now