Can I fall for a Demon ?

Pace pt1

"Non posso prometterti che manterrò la calma Jade" disse a denti stretti Matthew a braccia conserte. "Non potremmo rimandare questo incontro in data da destinarsi, soprattutto ora che abbiamo scoperto che Annabelle ha disertato il posto. Magari questi sovrani saranno anche più comprensibili rispetto ai precedenti ma non posso prometterti di riuscire a non ammazzare nessuno"
Jade sullo stipite della porta sbuffò roteando gli occhi: "Matt sono in grado di badare a me stessa, lo sai più che bene visto che ho protetto questa città per più di 25 anni e tu mi hai raggiunto solo per 10 anni"
"Si ma devi ricordarti Jay Jay che non andrai lì come la protettrice della terra ma come la regina angelica, soprattutto ora che siamo sposati da poco" il biondo si posizionò in fronte a lei guardandola con sfida.
"Ora sei diventato il marito premuroso per la mogliettina indifesa ? Peccato per te perché io sono tutto fuorché indifesa" ghignò la rossa mettendosi più dritta.
"Io sono sempre premuroso con te, anche fin troppo visto che non mi ascolti mai, sei una testona immensa"
"Sarebbe una novità per te ?"
"No purtroppo, so benissimo che sei così ma questo non mi vieta di allertarti per un pericolo" il giovane prese il viso della ragazza tra le mani e le dette un tenero bacio.
"L'ultima volta che abbiamo avuto problemi con gli angeli..."
"Sei tu che hai perso la memoria non io, io ho lottato fino all'ultimo per salvarti e per farti ricordare chi eri. Dovrei essere più preoccupata visto che questa cosa non è successa da molto. Ma non ho in mente di ciò , mi fido e so che starai attento a ogni minimo particolare"
"Lo so Jade solo che..."
"Solo che ? Guarda che io sto benissimo e non ho niente"
Matt prese un bel respiro per poi avvicinarsi alla moglie: "Sono solo preoccupato, gli angeli hanno distrutto per anni il nostro popolo e noi. Inoltre ora che tu sei ufficialmente la regina, la cosa mi preoccupa ancora di più !" Disse mentre i suoi occhi si colorarono di verde.
La rosso sorrise: "Non preoccuparti ,sono in grado di risolverla veramente". I due si guardarono e poi si abbracciarono teneramente.
***

"Wow è così luminoso questo castello" disse Gi guardando meravigliata le guglie e il cielo azzurro che si nascondeva dietro all'immensa costruzione.
Hyperion si guardava intorno stringendo la mano della moglie. Era visibilmente nervoso, non gli piaceva affatto quel posto.
Una guardia uscì e guardò i due porcospini con discrezione: "Benvenuti, il sovrano vi sta aspettando all'interno"
La riccia sorrise e si sistemò la corona: "Grazie mille". Gi prese la mano al suo compagno per poi avvicinarsi all'entrata. Le porte si aprirono davanti ai due mentre entrarono, la figura in fondo alla sala si alzò in piedi con un caloroso sorriso. Aveva degli aculei candidi, le strisce azzurro cielo e degli occhi azzurri abbinati alle strisce: "Buongiorno a voi cari, spero che il vostro viaggio sia stato piacevole, è un onore conoscere i sovrani demoniaci nonché gli eroi della terra"
Hyperion sorrise teso per poi avvicinarsi: "Buongiorno anche a voi, speriamo di riuscire a firmare in fretta questo trattato di pace in modo da finire l'astio millenario tra le nostre stirpi"
Il re angelico fissò il demonio negli occhi per poi dire: "Lo spero anche io vivamente, comunque volevo dirle che assomiglia veramente tanto a suo padre, Hyperion. Vedo in lei la stessa energia di suo padre Lucifer, colui che spodestò uno dei precedenti re dei demoni"
Gi fissò il marito che si irrigidì ulterioriormente. Ciò che aveva detto era vero, il re dei demoni era la copia sputata in tutto per tutto al padre, nonché ormai suocero di Gi che intervenne: "Spero  che non ci sia astio per ciò che ha fatto mio marito o suo padre, visto che noi veniamo con le migliori intenzioni per..."
"Per distruggere questo posto?" Una figura si avvicinò al sovrano angelico con uno sguardo disgustato.
La riccia di girò visibilmente innervosita visto che era stata interrotta da qualcuno mentre stava parlando. "La vostra stirpe ci distruggerà uno a uno per quanto mi riguarda, soprattutto..." l'angelo dalle candide ali bianche indicò Hyperion che aveva uno sguardo fermo e duro: "se voi deciderete di dare a luce un abominio come lui, cosa che sicuramente accadrà"
L'eroina prese un respiro: "Signor consigliere, volevo ribadirle che siamo qui per firmare un accordo di pace, non per farci la guerra a vicenda ancora. Fermo restando che se proprio il sovrano demoniaco decidesse di avere eredi, se vi sarà un accordo di pace, nessuno toccherà la vostra terra e la vostra gente. Quindi è inutile che cerchi di sminuire il sovrano, perché noi siamo venuti qui e non abbiamo in alcun modo insultato o mancato di rispetto al vostro sovrano" concluse la regina fermamente.
Il marito della giovane si girò sorridendo orgoglioso,adorava quando la ragazza rispondeva a tono.
"La regina ha ragione Altares, loro sono venuti qui senza mancarci di rispetto, cosa che tu hai immediatamente fatto con loro. Dovresti imparare a mettere da parte questo odio che hai per i demoni"
"Sua Altezza, lei non capisce con chi sta parlando. La loro unione è più pericolosa di quanto lei pensi, inoltre come ben vede i due sono già sistemati, ciò significa che non ci vorrà molto ad avere un ennesimo distruttore come loro"
"Ho una curiosità ? Lei hai salvato la terra in questi ultimi anni ? Ha protetto la città che amava senza alcuna paura ?" Chiese strafottente la riccia che aveva difeso con la sua vita il pianeta Terra, onorando le gesta del padre.
"Abbiamo tentato di farlo in passato ma c'era lei a intromettersi ! Spetta a noi angeli difendere questo pianeta e non essere infidi come voi. Si rende conto di chi ha vicino?" L'angelo puntò con il dito Hyperion che scoccò a questo un occhiataccia.
"Me ne rendo conto si, in quanto lo ho anche sposato. Al contrario vostro però lui si è redento e ha deciso di aiutarmi a proteggere il pianeta che tanto amate, quindi come la mettiamo ?" Chiese nuovamente la regina fissando i due angeli ammutoliti