Finalmente ti sei rivelato per ciò che sei realmente

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"Cazzo Drake ! Sono fregato ora!" Disse il rosso mentre i due si nascondevano in una classe.
"No che non lo sei, lui crederà alle mie parole, ricordati che obbedisce a me per questo" rispose pacato l'angelo mentre lo guardava.
"Ti ricordo che non sono semplicemente un demone ma uno dei due re demoniaci, se risale a me, risale anche a mio fratello... potrebbe addirittura fare qualcosa alla mia famiglia" il giovane continuava a girare in tondo alla cattedra della classe mentre cercava una via di scampo. Non poteva farsi prendere e non doveva arrendersi.
"Jace... tu sei lo stesso ragazzo che ha combattuto nella guerra vero ?" La domanda era spontanea e senza malizia.
"Si, per stare dove sono ora ho dovuto scalare tutte le posizioni dei demoni,i miei decisero che dovevo meritarmi la corona insieme a mio fratello. Quando mi hai visto per la prima volta, stavo finendo il mio compito di comandante delle truppe, dopo qualche giorno sarei stato incoronato re. Per quello, non mi feci abbattere da nessuno di voi"
"Ci tenevi così tanto? Io sono stato incoronato da giovane, senza alcun addestramento, ho dovuto arrangiarmi"
Il rosso rise: "Certo che ci tenevo, ero e sono tutt'ora ossessionato dalla mia posizione, è ciò che ho sempre voluto e desiderato. Al contrario di te, non ho avuto la fortuna di essere incoronato subito, anzi ci ho messo la bellezza di quasi 17 anni per stare dove sono ora. Ho iniziato a pochi anni ad allenarmi e a ricoprire ogni incarico possibile per riuscire a farmi vedere" sorrise infine.
"Sai che essere ossessionati non è così spettacolare ?"
Jace sorrise: "Caro Drake, l'ossessione batte il talento e probabilmente lo batterà sempre. Questa è la frase che mi disse mio padre, potrò anche essere il più bravo sovrano possibile ma non andrei avanti senza l'ossessione"
Il castano guardò il giovane: "Probabilmente è uno dei motivi per cui sono così attratto da te, che non ti arrendi, non sei quel genere di persona che si fa sottomettere, non lo hai fatto una volta, perché dovresti farlo adesso ?"
"Perché ho paura per la mia famiglia e per te ! Non posso rischiare così tanto per te... tu dovresti vivere una vita tranquilla senza doverti preoccupare di un ragazzo che alla fine sarebbe il tuo nemico" urlò il demone mentre sbatteva entrambe le mani sul tavolo.
Drake sorrise e gli prese le mani: "Ti stai seriamente preoccupando per me demonio ?"
"Si mi sto preoccupando per te" strinse la presa maggiormente sulle mani dell'angelo.
"Ecco un altro motivo perché voglio il re dei demoni e non il mio comandante" sussurrò il castano prendendogli il viso e baciandolo teneramente sulla guancia.
"Hai capito che non ti conviene baciarmi in bocca ?" Domandò scherzoso Jace cercando di eliminare la tensione oltre che nascondere il rossore in viso.
"Non ti rispondo nemmeno, non userei delle parole consone per un angelo se lo facessi" sussurrò serio il ragazzo.
Il rosso divenne dello stesso colore dei suoi capelli mentre si massaggiava il collo in imbarazzo, stava ammettendo che lo desiderava ?
Gli occhi del demone divennero azzurri, fece un ghignetto soddisfatto, staccò le mani dal tavolo per poi far girare Drake dal lato della cattedra.
"Se fosse per me ti bacerei e prenderei subito anche in questa fottutissima aula" disse schiettamente quello che realmente provava usando il modo più provocante possibile.
L'angelo arrossì violentemente e gli strinse la presa sui polsi: "Non tentarmi così bel demone" sussurrò di rimando imbarazzato
"Non mi pareva ti dispiacesse in biblioteca, anzi volevi sempre di più"
Continuò il re dei demoni per poi avvicinarsi maggiormente al suo viso, sfiorando sempre di più le sue labbra.
"Non mi dispiaceva e tutt'ora non mi dispiace affatto" schiuse le labbra aspettando il bacio che alla fine fu solo a stampo. Drake rimase impassibile mentre vide ridacchiare il giovane davanti a lui.
L'angelo gli scoccò un occhiataccia: "Oh tu maledetto demonio" disse con tono divertito: "Non provare a sfidarmi"
"Ti rendi conto chi stai sfidando ?" Chiese colui che se la stava ridendo.
"Si che ne ne rendo conto, ma non sono per niente intimorito da te, probabilmente non lo sarò mai" sussurrò Drake avvicinandosi.
Jace sorrise per poi abbracciarlo teneramente, per la prima volta una persona sembrava accettare il suo carattere seriamente, l'ultima persona su cui avrebbe scommesso.
"Sire" disse una voce dura dietro di loro. Jason come al solito era venuto a rovinare il momento.
"Si Jason...che succede ?" Chiese attento il giovane angelo mentre fissava il suo comandante.
Il biondo fece un gesto così pericolare che nemmeno il rosso capì di cosa si trattava all'inizio. L'angelo aveva lanciato un incantesimo rivelatore sul proprio re, facendo apparire le ali scurite precedentemente dal bacio del demone.
"Lo sapevo ! Tu sei realmente un demone Jace Houston ! Ho fatto bene a non credere a nessuno, nemmeno a mio padre" disse trionfante Jason guardando con sguardo di sfida il ragazzo.
Il rosso si mise davanti a Drake in modo da proteggerlo da qualsiasi attacco proveniente da uno dei suoi fidati angeli.
"Ora ti catturerò e ti porterò finalmente davanti a una corte per aver attentato la vita di un sovrano angelico, non hai scampo !" In pochi secondo la luce lasciò spazio a Cyber che fece roteare in fretta la sua spada mentre metteva in mostra le sue ali candide.
Jace guardò Drake, che annuì vedendo il suo sguardo furibondo.
Il rosso guardò con un ghignetto furbo il comandante: "Stavolta sarò io a darti ciò che ti meriti Cyber... una volta per tutti... stronzo" il fumo nero inghiotti il rosso mostrando all'angelo Leviathan che in due secondi lanciò la sua falce nera verso il costato dell'angelo.
"Tu..." sussurrò dolorante
"Io ? Si ... proprio io ! Hai davanti il re dei demoni in persona, quindi bada bene a disonorare e sfigurare il tuo re" disse il riccio prendendo la mano del re degli angeli che sembrava sull'orlo del pianto a causa delle sue ali. Il demone si girò e prese le spalle a Drake prendendo un bel respiro: "Drake ascoltami..." sussurrò guardando in faccia il giovane che alzò lo sguardo. "Tu devi vivere serenamente, senza problemi per un altra persona. Non volevo accadesse questo ma sappi che ci tengo...sei una tra le poche persone che mi ha fatto ritrovare i sentimenti che avevo perduto. Te ne sarò sempre grato per questo" disse dolcemente Leviathan guardando negli occhi l'angelo: "Ma demoni e angeli non possono stare insieme" sussurrò infine.
In qualche secondo il demone trasformò la sua falce in una pistola e sparò verso Cyber, cinque colpi che andarono a segno tra gambe e braccia.
Drake rimase allibito finché vedeva il suo comandante cadere a terra, lo stava proteggendo da uno della sua stessa razza per salvare entrambi da una brutta sorte. Il demone prese il mento del castano e gli dette un leggero bacio sulle labbra per poi dire: "Vivi Ratziel, non pensare che io possa tornare così presto" sussurrò nuovamente Leviathan per poi scomparire all'interno di un pentagono, lasciando li il ragazzo che gli aveva fatto tornare tutta l'umanità che aveva precedentemente perso.

Can I fall for a Demon ? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora