5. L'Assassino e l'harem

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*PRE NDA*


No, non è un nuovo capitolo, ho solo diviso il precedente in due parti vista la considerevole lunghezza. Buona lettura!

***


Il palazzo era meraviglioso, costruito da un vasto complesso di padiglioni, cupole e chiostri, con giardini e cortili pergolati. Quella tipica pietra gialla e porosa, base di tutte le costruzioni del regno, riluceva di una meravigliosa sfumatura dorata alla luce del sole e le varietà di fiori colorati e palme verdi rendevano l'atmosfera elegante ed esotica allo stesso tempo. Un odore di incenso mi accarezzò il naso e il lieve suono dello scroscio delle fontanelle mischiato alla lontana melodia di un'arpa mi invitarono a socchiudere gli occhi, cullato da una calmante sensazione soporifera.

La guardia mi fece strada verso una piccola porticina di legno che dava l'accesso ad una parte piuttosto nascosta del palazzo. Non ero solo. Nella stanza erano presenti almeno una dozzina di schiavi di tutti i tipi: bellissime fanciulle dai ricci rossi e fluenti o delicati ragazzi dai tratti eccentrici. Eravamo tutti piuttosto giovani, alcune ragazzine dovevano avere almeno quattordici anni, mentre la soglia massima d'età rasentava appena i venti, e tutti spuntavamo per qualche nostra caratteristica. Potevo dire di avere diversi rivali in bellezza.

Sarebbe stato davvero così facile sedurre il sultano?
Scossi la testa. Nessuno poteva mettersi sulla mia strada.

Intanto, mentre aspettavamo l'arrivo di qualcosa o qualcuno nessuno s'azzardava a parlare; i più belli accennavano a lanciarsi sguardi torvi o sorrisetti d'avvertimento. Qualcuno mi fissò con evidente fastidio, convinto che potesse mettermi a disagio, invano. Diverse ore dopo finalmente, un uomo allampanato dalla pelle scura, tutto coperto da gioielli, turbanti e strati di seta, giunse per scortarci in una più ampia, con arazzi e pelli di tigre appesi sulle pareti. Ci spiegò che era un eunuco nero, uno di quelli che si incaricavano di sorvegliare, istruire e imbellettare gli schiavi dell'harem.

Una volta raggiunta la meta, rimasi impressionato dalle fauci spalancate delle belve usate come decorazione, sembrava che con i loro occhietti vuoti mi giudicassero. Qualche pianta e fontanella facevano da sfondo. L'uomo aprì una pergamena ed iniziò a leggere in diverse lingue qualcosa di simile ad un giuramento. «... siete ufficialmente diventate concubine e concubini.» concluse, ma io non gli avevo prestato grande attenzione. Sentii qualche ragazza singhiozzare. «E adesso giurate obbedienza alla grande Sultan Valide.» annunciò e tutti si fecero più curiosi.

Non sapevo cosa stesse per accadere, eppure mi drizzai sull'attenti più degli altri, sentendo così a bruciapelo il titolo del mio secondo obiettivo. Entrò nella stanza una splendida donna dalle fattezze seducenti. Doveva avere trentacinque, massimo quarant'anni, appena accennati sulle linee ai lati delle labbra: lunghi boccoli d'ebano le scivolavano sulle spalle, due intensi occhi smeraldo raggelavano la stanza e la pelle color crema s'abbinava in maniera incantevole all'insieme. Lei era la Valide, la madre dell'attuale Sultano.

Mi bastò guardarla negli occhi per scorgere una scintilla imperiosa e gelida. Portava un velo di seta rossa sul capo e diversi giri di fili d'oro intorno alla testa, alla gola, alla vita e agli arti. Non disse una parola ma ci squadrò stizzita, come se fossimo stati soltanto pezzi di carne. Scambiai un'occhiata con altri schiavi, incerto sul da farsi, poi uno ad uno si inchinarono ed io li seguii a ruota, riluttante. C'era qualcosa che proprio non mi piaceva in quella donna. Non mi sarebbe dispiaciuto ucciderla.

Lasciandoci solo quello sguardo d'inquietudine e velata minaccia, si dileguò in silenzio, così come era arrivata. Successivamente, dopo un'attenta divisione fra uomini e donne, ci portarono fino al cuore dell'harem: la sezione del palazzo in cui avremmo dovuto passare tutta la vita nella logorante attesa delle attenzioni del Sultano, finché non saremmo sfioriti, diventati inutili.

Le cronache dell'Assassino 1 - Sfavillo | 𝑩𝒐𝒚𝒙𝑩𝒐𝒚 |Where stories live. Discover now