13. L'Assassino e le due notti

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Socchiusi gli occhi, notando l'ombra di un letto a baldacchino. Subito compresi di essere alla Fortezza e di aver fatto solo un gran brutto sogno.

«Heliaass...» cantilenò una voce cavernosa nelle mie orecchie. La riconobbi subito e mi alzai di scatto, quasi catapultandomi fuori dalle lenzuola. Ma la mia testa venne scossa da terribili capogiri. «Fai piano piccolo assassino.» mi consigliò il Conte Alucard, con un tono di rimprovero quasi divertito, come se stesse riprendendo un bambino piccolo.

«Cosa... Cosa mi hai fatto?» mi sentii balbettare con una voce flebile. Avevo la bocca così secca che poteva spezzarsi in mille pezzi. «Cosa diavolo sei?» Lui ridacchiò e io riuscii a intravederlo fra le ciglia, steso accanto a me sulla coperta di seta rossa. Un risolino che suonò in maniera quasi sinistra.

«Dovrei chiederti io cosa sei.» mi rimbeccò, stupendomi. Spalancai gli occhi, per quanto mi era possibile. Ma di che diavolo parlava? «Il tuo sangue è così buono... E così diverso. Tu non sei umano.» riconfermò, come pensando ad alta voce. Ecco, un altro che mi diceva che ero strano. Ma che avevano tutti? Io ero umano! Da quale pulpito, poi.

«Invece lo sono!» dissi, facendomi forza nella coltre di debolezza. «Tu piuttosto, che razza di demonio ti ha partorito?!» ringhiai, furioso per essere stato ridotto in quello stato, anche se mi accorgevo che piano piano le forze stavano ritornando.

«Che lingua lunga...» cantilenò, facendo schioccare la propria, di lingua, contro il palato. «Potrei strappartela così velocemente che non te ne renderesti neppure conto.» ridacchiò in un modo un tantino psicopatico, il che mi fece gelare il sangue nelle vene e ammutolire all'istante. Poi scoppiò in una fragorosa risata e io finalmente riuscii a metterlo a fuoco, mentre la vista diventava nitida e chiara, gli arti riprendevano forza e il sangue tornava a rifluirmi un poco sulle guance. «Scherzavo, ovviamente.» Esibì un macabro ghigno. «Non ci avrai mica creduto?» E mi scostò una ciocca di capelli dorati dal viso. Allungò un braccio su di me, stringendomi, quasi fossi una sua proprietà, si avvicinò al mio collo e affondò il naso sulla mia nuca, annusandomi. 

Ecco, in questo momento non solo mi sembrava un pazzo indemoniato, ma anche un cane da tartufo. «Sei così invitante...» Si riscosse e, ricordandosi solo dopo un po' della mia domanda, decise di rispondermi, ancora cingendomi il corpo con le braccia. «Sono un vampiro.» Mai sentito parlarne.  «Noi siamo morti ritornati alla vita, assetati di sangue umano.» Mi spiegò e forse il fatto di sentirglielo dire, di sentirgli confermare che aveva bevuto il mio sangue, mi fece ancora più terrore, ma cercai in tutti i modi di non darlo a vedere. O ancora meglio, di non pensarci.

Mi voltai verso di lui, che ancora mi stringeva sul letto come il suo animaletto di pezza, avvicinandomi per afferrargli il bavero della camicia. «E allora perché non mi ammazzi subito?» gli chiesi, arrabbiato. Mi staccò la mano dal bavero e se la portò alla bocca, leccandomi il polso. I canini si allungarono, graffiandomi le vene e facendo zampillare qualche goccia di sangue. I suoi occhi si accesero di un rosso luminescente, mentre sorrideva.

«Perché non sarebbe divertente!» ammise, con una punta di follia nello sguardo. «Ho passato secoli ad uccidere...» continuò a leccarmi il polso, raccogliendo tutto il sangue che riusciva a succhiare da quel graffietto e provocandomi lievi gemiti che piegai a forza nella gola. «Ormai sono solo annoiato.» Si alzò sulle ginocchia, ancora sul letto, vestito di tutto punto. Poi mi sollevò per le braccia, mettendomi a cavalcioni su di lui. Non riuscii ad opporre resistenza, perché ancora una volta la sua forza si manifestava in tutta la sua possanza. Il maggiordomo doveva avermi cambiato, perché indossavo una camicia da notte di seta bianca che, seduto su di lui, si era sollevata fino a scoprirmi la parte alta delle cosce. «Che ne dici di fare un gioco?» Quel tono non mi piacque.

Le cronache dell'Assassino 1 - Sfavillo | 𝑩𝒐𝒚𝒙𝑩𝒐𝒚 |Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon