XXIV. La verità nascosta

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"Come puoi essere ancora viva?" pianse di gioia Peter.

"Peter dalle tempo, non vedi che fatica a risvegliarsi?" commentò Wendy.

Quando Bella aprì gli occhi si trovò in posizione supina sopra ad un letto dalle fattezze indiane. Spalancò pian piano le palpebre e cercò di focalizzare meglio la vista: si trovava all'interno di una tenda indiana circondata da Peter, Wendy ed una donna della tribù. Da com'era vestita, probabilmente la moglie del Grande Capo.

"Come...? Quando...?" bofonchiò la sirena.

"Ti hanno trovato Orsetto e Flautino mentre camminavi vertiginosamente nella foresta. Mi hanno detto che non rispondevi alle loro chiamate, come se dormissi. Eri come nel bel mezzo di una fase osmosi." spiegò Peter. "Dopo la battaglia della Radura abbiamo portato i feriti nell'accampamento del Grande Capo."

"Quindi anche Trilli è qui?!" domandò Bella ansimante mentre cercava di sedersi.

"Trilli è nelle mani delle fate al momento. Stanno cercando di incanalare ogni granello di polvere nel suo piccolo corpicino. E' viva per miracolo, ma non volerà mai più. Per salvarti ha perso le ali." rispose Wendy mentre guardava Peter nascondere le lacrime.

Bella si avvicinò lentamente al ragazzo e lo prese tra le braccia. Crollarono insieme in un pianto soffocato mentre la moglie del Grande Capo riempiva dei bicchieri con una bevanda al profumo di camomilla per i suoi ospiti. I tre la ringraziarono educatamente e bevvero.

"Non è tutto." parlò Peter asciugandosi la bocca con una mano. "Quando ti hanno portata qui eri gravemente ferita, ma anche in via di guarigione. La moglie del Capo è riuscita ad identificare ciò che ti stava salvando e ha trovato il veleno del rampicante nelle ferite. Non sappiamo come, ma quella pianta malefica ti ha attaccato più volte per poterti salvare in futuro."

La donna annuì mostrando in una borsa di cuoio delle fiale ricolme di una sostanza violacea.

"Non ha senso. Nulla ha senso" commentò Bella.

Guardò verso la ferita nella gamba e si rese conto di indossare ancora i vestiti presi dalla cabina di Uncino.
Le guance si arrossarono in segno di vergogna, ma notò che in effetti non provava dolore. Si portò le mani al petto e notò delle fasciature imbevute di veleno. Fasciature bagnate.

"C'è dell'altro." sospirò Wendy.

"Ho il corpo fradicio, ma non la coda da sirena." dichiarò Bella.

"Esattamente."

La moglie del Grande Capo iniziò a parlare in una lingua sconosciuta dalla ragazza. Peter invece l'ascoltava con attenzione mentre annuiva con la testa.
I due si scambiarono parole su parole e Wendy nel frattempo raccontò a Bella di come Capitan Uncino fosse scomparso dalla battaglia senza neanche attaccare il loro rifugio.
I bimbi sperduti non feriti erano costantemente in guardia nella loro stessa casa.

"Dice che il rampicante attacca solo le creature legate alla polvere fatata. Per questo era arrotolato alle radici dell'albero. Prende potere per poi legarlo a qualcun altro. Qualcuno che sceglie lui." spiegò Peter indicando la donna.

Quest'ultima si diresse verso un baule vicino all'ingresso della tenda e ne tirò fuori un meraviglioso arazzo. Su di esso vi erano diversi disegni che mostravano la pianta e i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco.

"Dice che solo lei ed il marito conoscono questa storia. Hanno giurato di non rivelarla nessun altro della tribù. Il rampicante sceglie solo chi è legato a tutti e quattro gli elementi."

"Ma io sono legata all'acqua. Sono una sirena, o almeno lo ero." commentò Bella.

"No." gridò la donna. "Tu sei acqua, Tu sei terra, Tu sei aria, Tu ... sei fuoco. Tu provochi tempeste. Muovi le acque a tuo piacimento. Quale sirena lo può fare? Tu cammini sulla terra come un'umana. Tu voli come il bambino che siede al mio fianco. Tutto ciò che ti è stato insegnato ha uno scopo. Il tuo sguardo ha fatto innamorare un pirata. Forse non erano nemmeno i suoi veri sentimenti. Il tuo potere va oltre la tua immaginazione. Per l'ultimo elemento, il fuoco, dovrai scoprire da sola come possederlo. Sei legata alla polvere, la quale tutto rende possibile e soprattutto sei legata a quell'albero."

Non erano i suoi veri sentimenti. Ecco spiegato tutto, lei era una manipolatrice. Lui una preda. Tutti conoscono le leggende sulle sirene, di come ammaliano i marinai con i loro canti per farli naufragare.

Anche se non letteralmente, lei ci era riuscita.

"Ma non poteva parlarci direttamente da subito?" sussurò Wendy a Peter.

"Sssh" rispose lui.

"Jam...-Capitan Uncino ha parlato dei miei poteri quando ero prigioniera sulla Jolly Roger." si ricordò Bella.

"COSA?" urlarono insieme Peter e Wendy.

"Mi ha spiegato di come io fossi diversa dalle mie sorelle, forse mi ha avvicinata solo per usarmi in qualche modo sin dal principio"

"Come faceva a saperlo? Cosa ti ha detto esattamente?"

"Ehm, non molto in verità, ero occupata in diversi tipi di magia in quel momento. Trilli può confermare."

La moglie del Grande Capo si voltò, spostò i teli che coprivano l'entrata della tenda e se ne andò. Wendy spalancò la bocca e le sue guance divennero dello stesso colore della pelle della donna. Peter invece si limitò ad un sonoro e più che giustificato "Che schifo."

"Tutto ciò che so è che in qualche modo devo scambiare due parole con Uncino. E solo quelle questa volta. Devo assicurarmi che Trilli stia bene o almeno che possa aiutarla ed escogitare un piano per finire ciò che ho iniziato. Chi è con me?"

"Io ci sto. Ma che schifo." rispose Peter.

L'amore di UncinoWhere stories live. Discover now